In The Box 30/04/2024 14:50

Le baruffe chiozzotte del CND

casini in the box

LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Campionato Nazionale Dilettanti. C.N.D. Nessun acronimo riassume meglio la gestione del campionato italiano di primo livello. Quello che a detta di De Siervo sta davanti a Premier League, Bundesliga, Liga e Ligue1, perché nella passata stagione ha portato tre squadre nelle tre finali di coppa. Si riempiono la bocca, quando gli fa comodo. Dipendesse dall'aiuto che ottengono da Federcalcio e lega, i club italiani uscirebbero al primo turno ogni anno.

Invece, nonostante tutto, la Roma colleziona cavalcate, in una dimensione europea che fino a qualche anno fa si poteva soltanto sognare. Un trofeo vinto, semifinali che quasi fatichi a ricordare quante sono. Con allenatori diversissimi tra loro. Da Di Francesco a Fonseca, da Mourinho a De Rossi. A certificare che non esiste un solo modo di proporre calcio, non esiste una sola formula vincente, e che le divisioni sulle filosofie calcistiche risiedono tutte nella testa di chi vuole dividere l'opinione pubblica per interessi paralleli. Nessuno si permetta di accreditarsi meriti di contorno. Tutto ciò che la Roma ha conquistato è ascrivibile unicamente alle sue forze. Costretta persino a rimuovere dal percorso gli ostacoli piazzati dalla scarsa conoscenza della materia dei super manager italiani, dal lassismo e dall'indolenza. Dalle baruffe chiozzotte, e chiedo scusa a Goldoni, che si creano in Lega.

A tal proposito, in giornata, il loquace presidente della Lega Serie A, Casini, è intervenuto per dire la sua nella stucchevole diatriba fra Lotito e Gravina, e ha spalleggiare il Senatore, criticando la Federcalcio per le lacune gestionali. Intervenismo dialettico che aveva provato a manifestare pure a margine delle discussioni sulla data per il completamento di Udinese-Roma. All'epoca partorì l'infelice frase "abbiamo concesso alla Roma la possibilità di scegliere il giorno e l'orario in cui cui giocare a Napoli". Fantasilandia. I più maliziosi propenderebbero per la provocazione.

Totalmente ignorate le richieste del club giallorosso, che una volta per tutte si è reso conto del mare in cui naviga. Italia chiama Europa, le istituzioni calcistiche nazionali e continentali, se non combattute, vanno quantomeno tenute d'occhio. E si apprezza il cambiamento pubblico della Roma, il nuovo corso politico-mediatico del club, che non porterà vantaggi concreti, ma serve quantomeno a sottolineare, in pubblico, che razza di gestione dilettantesca il calcio italiano sia costretto a subire.


In the box - @augustociardi75