In The Box 29/03/2023 10:07
Bisogna convincere Mourinho? No, si deve convincere Friedkin
LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Le ultime ore non hanno sciolto i nodi sul futuro di Mourinho alla Roma. Non c'è ancora alcun accordo firmato per spostare la scadenza oltre il 2024, per quanto rimanga un'opzione. Ma non è neanche scontato che rimanga soltanto a fronte di un nuovo modulo da firmare, pur essendo fisiologico ragionare sull'estensione del contratto fino al 2025, magari con opzione per la stagione successiva. E a oggi formalmente non è stata ancora fissata la data del meeting. Questi sono i fatti.
Ma è evidente che Mourinho, inquieto a fine anno solare scorso, perché era già pronto per parlare del futuro ma all'epoca non riceveva segnali decriptabili, e poi schietto a inizio 2023 nel dichiarare pubblicamente che fosse necessario un appuntamento chiarificatore, ha poi ragionato sul futuro e, soprattutto, ha le idee sempre più chiare su cosa deve fare il club per fare proseguire la sua esperienza in giallorosso.
Insomma, non sarà Friedkin a dovere convincere Mourinho a restare, perché l'allenatore non ha mai rinnegato per una sola ora di un solo giorno la scelta fatta. Friedkin dovrà ascoltare. E seguire uno che in carriera ha dimostrato di sapere come si fa. L'americano non ha mai avuto alcuna intenzione di privarsi del suo allenatore (glielo ribadì quando emerse l'interessamento del Portogallo, che il tecnico non ha mai considerato una priorità).
Sarà fondamentale pianificare le strategie di cessione di calciatori che magari finora hanno rappresentato una colonna di questa Roma, perché si deve fare cassa. Occorre che la dirigenza sia più elastica quando ascolta proposte per i cartellini dei calciatori, anche perché da almeno quattro anni non piovono offerte per i calciatori della Roma e la Roma ora ha impellenza di monetizzare. E poi bisognerà cambiare marcia quando i calciatori si devono comprare, considerando che le possibilità finanziarie sono limitate dal fair play finanziario.
Mourinho pur sbuffando ha dimostrato di sapere lavorare coi giovani e con calciatori che fino a qualche anno fa non sarebbero neanche entrati nel centro sportivo delle squadre da lui allenate. Sarà importante dare seguito a uno scouting di qualità. Nel mondo non esistono solo i Kvaratskhelia che diventano subito top player. Ma non è neanche automatico che per trovare un vice titolare in attacco si debbano spendere più di quindici milioni di euro per la punta che gioca part time nel Genoa. Insomma, si deve evitare in futuro di disperdere decine di milioni per operazioni alla Shomurodov e alla Viña. La Roma nelle ultime stagioni ha sperperato troppo i non troppi soldi a disposizione.
In sintesi, Mourinho e la Roma non sono ai ferri corti, alla resa dei conti o ai titoli di coda. Ma allo stesso tempo a oggi non è affatto scontato che rimanga. Motivo? Devono incontrarsi. Vedersi. Parlare. Pianificare. Nessuno dovrà convincere Jose Mourinho a restare. Tutti invece dovranno ascoltarlo affinché lui rimanga. Affinché la Roma cresca.
Se resta Mourinho va via Pinto o viceversa? Favole. Mourinho al PSG? Al Real? Conte, De Zerbi, Emery alla Roma? A oggi, film, pure se a volte è facile confondere la realtà con il virtuale, soprattutto quando fonti attendibili e accreditate giocano al depistaggio. Ma alla fine la realtà vince sempre. E la realtà va trattata con rispetto.
In the box - @augustociardi75