In The Box 03/08/2022 13:42
Ecco perché
LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Rui Patricio, Abraham, Matic, Dybala, Wijnaldum. Cinque calciatori di caratura internazionale arrivati alla Roma in tre sessioni di mercato. Da quando Mourinho è l'allenatore della Roma. Ecco cosa significa decidere di puntare su un allenatore come lui. Significa avere preso la decisione di cambiare rotta, di fare all in, di fermare le rotative usate per la stampa della cronaca della propria storia, perché c'è da riscrivere capitoli che potranno diventare epocali.
Dodici mesi per una rivoluzione tecnica. Mourinho, arrivando, ha trovato calciatori in cerca di autore: Pellegrini fresco capitano, Mancini, Ibanez, Cristante, Karsdorp. Ha perso subito Spinazzola ma dopo un tentativo finora mal riuscito, Viña, ha individuato le doti giuste nel giovane più rampante delle giovanili, Zalewski. Ha trovato uno dei talenti più fulgidi del calcio italiano, Zaniolo, di quelli che se scocca la scintilla ti cambiano la vita, e finora a tozzi e bocconi Zaniolo ha comunque griffato la Conference League. Ha trovato due suoi vecchi allievi, Smalling e Mkhitaryan. Poi succede che se gestisci una rosa di venticinque calciatori vai incontro a scelte doverose, errori e ripensamenti. La Roma ha preso Viña e Shomurodov spendendo 30 milioni, mal destinati. Ha preso decisioni drastiche escludendo via via Fazio e Santon, Diawara e Villar, ha preso e rispedito al mittente Maitland-Niles e Oliveira. Non ha finora quadrato il cerchio con Veretout, che sembrava perfetto per Mourinho. Ordinaria amministrazione.
Ma mentre Mourinho scriveva il copione giusto per i ragazzi che già c'erano e che sono diventati suoi soldati, ne ha fatti nel frattempo assoldare altri che avevano bisogno di poche raccomandazioni. Gente pronta. Di caratura internazionale. E allora, in un anno e mezzo, la vita della Roma che ha scelto Mourinho è cambiata.
Nessun'altra squadra in così poco tempo ha messo dentro giocatori con questo spessore internazionale. Ciò non vuol dire che la Roma ora sia la squadra più forte che ci sia. Ma che la crescita esponenziale è figlia unica e legittima della scelta primaria. Mi affido a Mourinho, faccio una squadra a immagine e somiglianza di Mourinho. Ossia cambio i connotati alla squadra. Così è stato. Rui Patricio 13,5 milioni; Abraham 45 milioni; Matic a parametro zero, Dybala a parametro zero, Wijnaldum in prestito. Meno di 60 milioni di euro per i cartellini, tanti soldi per gli ingaggi. Una scelta chiara nell'estate in cui i parametri zero sono di prima classe. Scelte condivise da Juventus (Pogba e Di Maria) e Inter (Mkhitaryan e Lukaku, in prestito come Wijnaldum).
La Roma con Mourinho ora gioca sullo stesso tavolo delle big.
In the box - @augustociardi75