In The Box 15/07/2021 14:10
Dannate amichevoli
LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Da Borriello ala di svolta nell'attacco della Roma di Luis Enrique, ai dubbi sulla Roma di Liedholm dopo una sconfitta contro il modesto Trento. Dal fantomatico 4-2-4 di Spalletti, a Di Francesco che medita l'addio dopo la sconfitta con il Celta. Le amichevoli estive producono una realtà parallela, dove regna la fantasia e si esasperano i giudizi fino a renderli ridicoli. Per chi li scrive e per chi li commenta.
Nasce una nuova era. Le oasi montane da anni stanno passando di moda, sostituite dalle tournée inutilmente pompate dai mass media soltanto per provare a vendere meglio un prodotto televisivo improbabile, da nottambuli, spacciando partite giocate dalle riserve delle riserve, per eventi simili ai match clou della Champions League. Benvenuti nel fantastico mondo delle amichevoli estive. Più che comprensibile il rammarico dei tifosi, che hanno negli anni persino fissato le vacanze estive in base alle date della pre season, prenotando alberghi dai tetti spioventi nei paesini prealpini per unire il necessario (alimentare la propria passione) al dilettevole (godersi le ferie ossigenandosi in altura).
Parzialmente giustificabile il malumore degli addetti ai lavori che seguendo la squadra in ritiro avrebbero potuto lavorare meglio riportando le cronache per giornali, radio e tv dando le prime indicazioni ai tifosi lettori, ascoltatori e telespettatori. Fuoriluogo le sentenze degli stessi che si scandalizzano perché una società decide di blindarsi, magari nel proprio attrezzatissimo centro sportivo.
La Roma di Mourinho c'è ma non si fa vedere. Sacrosanto. L'allenatore portoghese, al pari dei suoi colleghi, sa bene quanto conti la preparazione estiva. Ma allo stesso tempo ha sempre dato l'impressione di ritenere esagerato il modo di commentare partite che non portano punti, come se fossero gare da dentro o fuori. È sempre così.
La Roma che avrebbe poi vinto il secondo scudetto, perse a Trento, e già nel lontano 1982 si mise in discussione il lavoro di Liedholm, che nel giro di pochi mesi scrisse una delle più importanti pagine della storia del club. Spalletti fece delle prove tattiche che il giorno dopo furono tradotte come svolte tattiche epocali. Luis Enrique che nel lontano 2011 aveva uno sparuto manipolo di calciatori a inizio ritiro, piazzò Borriello a destra nel tridente per una manciata di minuti, e si disse che l'attaccante rigenerato avrebbe garantito una soluzione sulla fascia, salvo poi ascoltare la conferenza stampa di Sabatini pochi giorni dopo che iniziò con la frase "Borriello è un problema per la Roma" (il contratto di Borriello).
Iniziano le amichevoli. Ogni calciatore ha i suoi tempi. Può saltare la prima e forse pure la seconda. Magari è un calciatore che si crede debba essere titolare ma si ipotizza che possa partire. Se sta fuori in un'amichevole, non significa che sia stato venduto. Così come succede che se gioca, magari pure bene, uno che non ti aspetti, non significa che sia un nuovo titolare inamovibile. Diamo un senso alle amichevoli. Lasciamo che siano utili agli allenatori e non usiamole come sceneggiatura di un film fantasy.
In the box - @augustociardi