In The Box 15/03/2020 18:21
Chi ha fatto palo?
LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Prima domenica senza lo straccio di una partita. Amen. Abbiamo altro a cui pensare. E forse è vero che il calcio è la cosa più importante fra quelle meno importanti. Ci manca, ma è più forte la preoccupazione, che precede in classifica la noia e la voglia di sapere quando ne usciremo.
Tutti in casa. Sono serviti tre decreti per ficcarci in testa che fosse un obbligo e non una violazione dei nostri diritti. Sono giorni (saranno settimane) in cui emergerà lo spirito di adattamento dei molti, ma anche l’essere disadattati dei parecchi. Sono giorni in cui facciamo i conti coi i danni causati dalla malagestione. Mentre i politici invocano l'assistenza dell’Europa adorata, in soccorso del Paese arrivano i vip che hanno più appeal di molti uomini di Stato. Attenzione, non i vip che ostentano le librerie di legno nobile a parete nei video selfie socialmente utili. Ma quelli che con un post su instagram spostano milioni di euro da destinare a una sanità al collasso non soltanto per il coronavirus.
Quindi i primi gol, forse i più pesanti, li realizzano la Ferragni e Fedez, e con loro vanno a segno le centinaia di migliaia di cittadini coscienziosi che inviano soldi, non importa quanti, perché servono macchinari, mascherine, strutture, serve tutto. Palo a porta vuota dell’austera francese, oggi bacchettata da chi fino a ieri la idolatrava, che con due tre frasi male assestate manda in tilt le Borse, atterrisce gli astanti, diffonde il virus della paura fra chi teme per il futuro dei Paesi, dei figli, del proprio lavoro. Giallo per la senatrice che sale sul pulpito del proprio terrazzo, piano attico, affacciato sul centro della città, e si immortala col dalmata con tanto di pedigree per ricordarci che in casa abbiamo tutto, e non abbiamo motivo di preoccuparci, perché ora non dobbiamo pensare al lavoro.
Giallo con diffida per gli amministrativi che fino a due settimane fa incautamente (eufemismo) invitavano la gente nei musei, a fare aperitivi, a organizzare cene di gruppo. Dopo avere detto che, in fondo, si tratta di un’influenza che uccide “soltanto” gli anziani. Sostituzione in vista per chi in casa ha tutto per trascorrere momenti sereni e bene organizzati ma si lamenta perché il Wi-Fi fa i capricci, alla faccia delle famiglie da sei persone in due camere e cucina nelle case popolari, senza tv a pagamento e coi giga limitati in esaurimento da usare per la didattica dei figli, che non si possono distrarre né guardando gli youtuber preferiti né giocando alla PlayStation, perché mamma e papà non possono permettersela.
Rosso diretto per gli uomini di medicina che parlano nel nome dell’ego e non della scienza. Per fortuna qualcuno nelle ultime ore è stato rimosso dalla propria carica. Radiazione per quei presidenti di club e i loro adepti che non accettano la realtà neanche davanti alla pandemia, a un mondo che sta chiudendo, nazione dopo nazione, non soltanto il calcio, ma ogni tipo di attività. Lavorativa e sociale.
In the box - @augustociardi