In The Box 17/08/2019 20:50
Complimenti. Senza se e senza ma
LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Quasi novanta gol in quattro stagioni. Con possibilità di aggiornare il dato. Il libro delle storie d’amore è pieno di capitoli dedicati alla vana ricerca nelle persone che incontri nel mondo di ciò di cui hai bisogno, che desideri. Perché tutto ciò che ti serve è già accanto a te. Da anni. Momenti che per accadimenti e vicissitudini avevi rimosso, convinto che quel rapporto fosse da archiviare. La Roma ha ricomprato Dzeko. Lo sposa in seconde nozze. La carrambata arriva nel corso di una serata meno afosa del solito. Un gradevole maestrale spazza via all’improvviso il fastidioso scirocco che appiccicava gli abiti sudaticci alla pelle e notizie di mercato stantie nelle nostre menti. Logorate da presunti rilanci Inter. Sfibrate da un valzer di punte che non è mai stato ballato. Dzeko passando per Higuain fino ad arrivare a Icardi. La nove non ha più bisogno di essere assegnata. Dzeko 2022 significa che arrivando alla scadenza naturale, fissata per i trentasei anni del bomber, si certificherebbero per lui le stagioni numero cinque, sei e sette. Longevità. Per ripartire c’era bisogno del rinnovo. Impensabile vederlo ancora un anno per poi lasciarsi nel 2020. Se avesse fatto venti gol ma si fosse infortunato seriamente in tarda primavera? Rischio che un calciatore di trentatre anni non può correre. In queste ultime due settimane di mercato non dovremo più interpretare i post di Wanda Nara. E già questo vale la soddisfazione per la notizia portata dal maestrale. Mossa da applausi della Roma. Onore al merito.
L’ipotesi Dzeko non era scartata da nessuno ma prevederla con sicurezza era altrettanto azzardato se non impossibile. Si era arrivati al punto di cercare alternative ai soliti nomi. Idea Sanchez, ipotesi Werner. E all’improvviso il sorriso di Edin. La maglia col 2022 mostrata ai fotografi. Brava Roma. Bravo Fonseca. Che pochi giorni fa con forza e sicurezza affermava di avere basato la preparazione sul bosniaco, che il suo attaccante era il bosniaco. Parole, rileggendole, non di circostanza. E se fosse quello svogliato dell’ultima stagione? Domanda legittima, rassicurazione altrettanto legittima. Dzeko resta rinnovando. Per un anno ha giocato, sbagliando, sfiduciato dalle mosse del club, dal non gioco della squadra, dalle sirene interiste, dalla voglia di trovare nuovi stimoli. Non giustificazioni ma analisi. L’uomo cade in tentazione. Può essere fragile. Sbarellare. Se ha firmato, è perché ci crede. Anche perché è l’ultimo contratto importante della sua eccellente carriera.
Sistemato l’attacco (categoria titolari), c'è da completare la difesa. Con risorse economiche che non ci si aspettava, quelle risparmiate per la punta. Poi, avanzasse tempo e danaro, ritocchini sugli esterni di difesa e di prima linea. Quindi, magari un vice Dzeko, laddove per Schick è difficile immaginare colpi di scena alla Edin. La Roma ha tre obiettivi. Tornare fra le prime quattro. Arrivare finalmente in fondo in Coppa Italia. Ben figurare in Europa League. Con Dzeko può essere molto più semplice fare pace coi tifosi, con le ambizioni. Roma non ha bisogno di chissà cosa per accendersi. Roma sa che i mezzi non consentono sogni a cinque stelle. Bastano dei gesti. Quello del rinnovo di Dzeko è un grande gesto. Inaspettato fino a sedici ore fa. Spiazzante e per questo emozionante. Nessuna faccia nuova, anzi sì. Quella col sorriso. Che mancava sul volto di Dzeko e dei tifosi della Roma da troppo tempo. Orientativamente dal momento in cui al novantesimo di Torino-Roma, prima di campionato di un anno fa, il bomber decideva il match correndo poi come un forsennato verso il settore dei tifosi giallorossi in trasferta. Fra Dzeko e la Roma non poteva finire così. Coi fischi coperti dagli applausi quando veniva sostituito pure in amichevole. Con il primo gol stagionale in campionato all’Olimpico quando già giravamo in maniche corte. Con l’Inter che in tre mesi, dopo aver speso tanto per ogni obiettivo fissato, non andava mai neanche vicina alla cifra chiesta dalla Roma. La Roma che riparte da Dzeko. Una gran bella notizia.
In the box - @augustociardi