In The Box 09/06/2019 19:36
Esistono anche cose positive
LR24 (AUGUSTO CIARDI) - La lista delle cose brutte viene aggiornata ogni santo giorno. La Roma è piena di problemi, se ci si distrae c’è sempre qualcuno pronto a ricordarcelo. Con questi presupposti è possibile immaginare una stagione, la prossima, positiva? Proviamo a stilare la lista delle cose positive, quelle da cui ripartire. La Roma non è soltanto equivoci e contraddizioni, non è soltanto gente che abbandona la nave in avaria e calciatori scarsi. Ci sono elementi che devono trasformarsi in certezze dopo un anno da incubo che li ha coinvolti nel marasma. Lorenzo Pellegrini, Zaniolo, Cristante, Under, El Shaarawy, Kluivert. Alcuni nel pieno della maturità, altri all’alba di una scintillante carriera. Via i senatori, la palla passa a loro, coordinati da un allenatore che, speriamo, sia finalmente supportato a dovere da una società troppo spesso latente nei momenti di bisogno, divisa fra l’auto convinzione di essere sempre dalla parte della ragione e la cattiva abitudine di intervenire sempre in ritardo quando è necessario risolvere i problemi più urgenti.
La Roma deve ripartire dal mini blocco azzurro. Il più talentuoso è Zaniolo. Ipotizzare la sua cessione è una bestemmia. Farsi ingannare dagli ultimi due mesi complicati di un ragazzo di neanche venti anni, è l’errore da non commettere. Niente scherzi, Zaniolo deve restare, con un contratto nuovo, e va messo al centro della Roma. In ogni senso. Anche tattico. Vederlo giocare defilato sulla destra, ad altezza guardalinee, alla lunga sarebbe da autolesionisti. Lo vogliono tutti? Chi se ne frega. Si è montato la testa? Leggenda metropolitana. Ha un presente da calciatore vero e un potenziale tutto da scoprire. È destinato un giorno ad andarsene? Non è il momento dei sofismi, Zaniolo oggi serve come il pane. Come serve la consacrazione di Lorenzo Pellegrini. La prima stagione si è sentito troppo responsabilizzato perché era colui che più di tutti conosceva Di Francesco, la seconda stagione è iniziata benissimo ma si è chiusa quasi nell’anonimato. La terza deve essere la sua, deve lasciare il segno.
Cristante forse non sarà quel mortifero incursore che abbiamo ammirato nell’Atalanta, ma può fare molto di più, possibilmente in una mediana che abbia un senso e non faccia senso come nel 2018-19, quando è stata assemblata in modo quasi dilettantesco in nome di idee sadiche. El Shaarawy deve ripetersi. Da oggi in poi sarà uno dei senatori della squadra, fra i più esperti della rosa. Ha un compito: diventare un punto di riferimento per i compagni. Under uscendo dal cono d’ombra dei guai muscolari deve riallacciare il filo del discorso, tornare quel talento puro che abbiamo ammirato per soli sei mesi. Kluivert ha terminato l’anno di formazione. Qualche lampo accecante, tanti errori di gioventù, ora deve maturare. Un giorno vorrebbe sprintare sulla fascia del Barcellona? Per adesso conquisti quella della Roma. Poche cose positive da infilare nella lista? Può darsi, ma era ora di sottolinearle. Da qualche parte bisognerà pur ripartire. A furia di leggere che mezza Roma andrà all’Inter, che l’allenatore è buono solo per carnevale, che la prossima stagione sarà una nuova via crucis, c’è il rischio di auto convincersi che la Roma sia destinata a prendere il posto del Chievo. E che esonerando Fonseca si chiamerà al capezzale Ventura. Animo.
In The Box - @augustociardi