In The Box 12/10/2017 17:29
Pochi spettatori per Roma-Napoli: chi si sorprende ignora la realtà
LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Smettiamola di fare appelli, evitiamo di fingere stupore. Il mancato pienone per il big match Roma-Napoli non è un inedito e non sarà un caso isolato. 40-45 mila unità sono una costante nei numeri che la squadra giallorossa registra in casa. La Roma in questo campionato ha giocato tre volte all’Olimpico, portando sugli spalti 110890 spettatori, 36963 a match. Nel 2016-17 la media spettatori fu di 32638, cifra condizionata dalla civile protesta dei tifosi che per un lungo periodo decisero di disertare.
Lo scorso 4 marzo la Roma veniva da un febbraio d’oro. Andò male in campo ma sugli spalti non c’era elettricità: 30909 spettatori (11895 biglietti venduti). L’anno prima, trentacinquesima giornata, la Roma grazie al gol di Nainggolan si porta a meno due dagli azzurri: 11116 biglietti venduti, 24157 abbonati, per un totale di 35273 presenze. Il 4 aprile 2015 finisce uno a zero, decide Pjanic, è la partita degli striscioni polemici con la mamma di Ciro Esposito: 34425 spettatori. 18 ottobre 2013: Garcia è il condottiero di una squadra che esalta i suoi tifosi. Non ci sono festività pasquali imminenti (come l’anno successivo), non ci sono proteste dei tifosi come negli ultimi due campionati. Risultato? Esaltante, due a zero, Pjanic più Pjanic. Ottava vittoria consecutiva. Colpo d’occhio non all’altezza: 45900 spettatori. Tutto disincantatamente in media con il trend stagionale degli ultimi anni. La Roma non sfonda il tetto delle 41000 unità dal 2009-10, la stagione della cavalcata interrotta della squadra di Ranieri: 41113.
Tenendo conto dei cinque campionati top continentali (Serie A, Premier League, Liga, Ligue 1, Bundesliga) la Roma è al 36esimo posto, ed è da un paio di anni quinta in Italia, attualmente come nel 2016-17, quando in media aveva in casa 10000 spettatori in meno rispetto all’Inter. Smettiamola di sorprenderci. Arrivare a contare fino a 45000 spettatori per Roma-Napoli non è scandaloso, né inedito, tantomeno in controtendenza. È la regola.