In The Box 23/10/2017 20:59
Metodo Stanislavskij
LR24 (AUGUSTO CIARDI) - La parola coinvolgimento viene notoriamente associata a eventi negativi. Sì è coinvolti in rapine, truffe, raggiri, crack, omicidi. Se parliamo dell’attuale Roma il coinvolgimento si interpreta in chiave emotiva e motivazionale al punto tale che l'attore-calciatore chiamato in scena, anche se ha calpestato poche volte il palcoscenico, è coinvolto al punto tale da mostrarsi scafato e a proprio agio nell'interpretazione mentale della parte.
Ieri a Torino mancava una difesa quantomeno da zona Champions League. Karsdorp, Manolas, Fazio, Emerson. Non se ne è accorto nessuno, e non soltanto perché il Torino attaccava(?) con Sadiq, capace di finire in fuorigioco pure quando entra nell'ascensore. Chiunque viene chiamato in causa si cala nella parte giusta. E per nessuno sorge la domanda “ma perché lo hanno fatto giocare?”. Ieri è toccato a Moreno, finora un ufo: disinvolto, navigato, mai a disagio. “Mi sembra di stare qua da molto più tempo di tre mesi”. Parola di Kolarov. Quello che lui prova è ciò che emerge guardando la squadra. O meglio le squadre. Perché di Roma ne possono scendere in campo due. Florenzi (443 minuti) Juan Jesus (477), Moreno (124), Gerson (73 più un gettone da titolare a Londra) Pellegrini (378), Gonalons (92), Defrel (158), Under (184), El Shaarawy (445): turnover fatto con logica tradotta in scelte mai infelici, quantomeno per il rendimento mentale. Poi esistono i limiti. Di Peres nel gestire i palloni, per esempio. Ma nessuno è estraneo al lavoro di squadra. E non abbiamo ancora visto Emerson, Karsdorp e Schick. Mentre a Napoli se manca una punta avanzano un mediano perché Ounas ha bisogno di tempo. Perché all’Inter pregano di non vedere Ranocchia. Perché la Juventus fa i conti con l’ancora immaturo Rugani, e si interroga sui 40 milioni spesi per Bernardeschi, finora pesce fuor d’acqua. Bravo Simone Inzaghi nel coinvolgere anche le terze linee in un brillante avvio stagionale. Velo pietoso sul Milan che dopo 100 giorni di calcio ancora non distingue titolari da riserve. Questa speciale graduatoria la guida la Roma, che non manda mai in campo gente che sembra capitata lì per caso.