Europeo infausto: i romanisti (presenti e promessi) in azzurro vengono sconfitti dalla Spagna dei record. Non sfigura De Rossi: il centrocampista di Ostia tiene a galla una mediana falcidiata da infortuni, assenze e qualità degli omologhi opposti. A Roma, intanto, comincia il mercato e comincia ufficialmente la stagione. Sabatini comincia da Dodò: "Visite ok", dirà l'agente del brasiliano. Previsione più che mai funesta, viste le continue defezioni del terzino carioca. 

A Brunico va in scena, dunque, lo spettacolo zemaniano: appaiono i gradoni, al sole della Val Pusteria si irrigidiscono le gambe e si allunga il fiato. In Val Pusteria si vedono due volti nuovi, quelli di Svedkauskas e Bradley, mentre Fabio Borini prende direttamente la via di Liverpool. Tempo di fare tappa allo Stadio Olimpico, con Castan e Tachtsidis che arrivano e Juan e Simplicio che lasciano la capitale, la squadra fa tappa negli Stati Uniti per l'attesa tournée americana, per poi ripartire in direzione di Irdning, per la seconda parte della preparazione. In Austria faranno parte del gruppo Mattia Destro e Federico Balzaretti, mentre Josè Angel, Rosi, Pizarro e Heinze lasciano la Capitale.

La settimana di Ferragosto è segnata dalle polemiche a distanza tra Zeman e la Juventus, oltre che alle sirene inglesi per Daniele De Rossi. Ma lo stesso centrocampista in conferenza stampa ha ribadito la sua volontà di restare a Roma. Dopo il pareggio casalingo di Catania, che apre il campionato di Serie A per i giallorossi, viene ufficializzato il cambio ai vertici della società, con James Pallotta che diventa ufficialmente presidente della Roma. Tutto questo mentre il mercato si conclude con l'arrivo negli ultimi giorni di Martquinhos e Goicoechea, con Marco Borriello che è l'ultimo in ordine di tempo a fare le valigie

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