Corsi e ricorsi 28/09/2017 16:18
28 settembre 1952 - 65 anni fa la ressa dei 5000 a Termini per la 'nuova' Roma
LAROMA24.IT (Federico Baranello) - “Mai tanta folla, come ieri sera, in Piazza dei Cinquecento. Oltre cinquemila persone, cinquemila irriducibili tifosi giallorossi, hanno fatto ressa dinanzi alla stazione Termini, bloccando il traffico per un’ora, in attesa del treno proveniente da Bologna, a bordo del quale è rientrata la Roma” (Cit.L’Unità, 29 settembre 1952). I tifosi giallorossi, che mai hanno abbandonato la loro squadra, hanno ancora ben presente gli anni di lotte nei bassifondi della classifica e la retrocessione avvenuta nel 1951. Ora, dopo un anno di purgatorio tra i cadetti, i giallorossi sono di nuovo nell’élite del calcio nazionale. Sono proprio in questi anni che le trasferte di massa organizzate, “con la Roma in fondo al Cuor”, hanno il loro inizio. Nel periodo di maggiore sofferenza e non poteva essere diversamente. Nelle prime due giornate nella massima serie i giallorossi inanellano altrettante vittorie: a Trieste con la Triestina per 3 a 2 con reti di Venturi (r), Bronée e Galli, e in casa con la Fiorentina di misura con rete ancora di Galli. La compagine giallorossa è di scena ora a Bologna e tanti sono i tifosi che sulle ali dell’entusiasmo hanno seguito la squadra: "… lo stadio echeggiava continuamente delle grida di incitamento dei tifosi romanisti calati in massa a Bologna…" (Cit. Nuova Stampa Sera, 29 settembre 1952). Contro i Felsinei è ancora vittoria, è ancora 1 a 0, è ancora gol di Galli. Le vittorie sono tre ora e i giallorossi sono primi in classifica insieme al Milan, avversaria proprio la domenica successiva. Roma torna a sognare. “Alle 0,30, con 45 minuti di ritardo, il treno proveniente da Bologna ha fatto il suo ingresso nella stazione: i giocatori giallorossi, commossi e stupiti dalla manifestazione, hanno cercato di sgattaiolare inosservati verso l’uscita. Ma in pochi ci sono riusciti” (Cit. L’Unità, 29 settembre 1952). È notte fonda ormai sulla Capitale. Una notte che culla sogni di gloria come solo Roma sa
fare: “Lungotevere dorme, mentre er fiume cammina…”.