Rosa 12/10/2009 09:32

Maria Sensi al convegno della FISSC: "Si alla tessera del tifoso"

Il convegno organizzato a Montesilvano, in Abruzzo, dai vertici della Federazione italiana sostenitori squadre di calcio (la Fissc) con la Federcalcio non è servito solo ad illustrare pregi e difetti di una carta discussa. È stata anche l’occasione per registrare la posizione del club. La signora Maria, mamma di Rosella Sensi e consigliere di amministrazione della Roma, ha spiegato perché "è favorevole alla tessera del tifoso". "Può essere utile per i tifosi in trasferta. E può consentire di evitare che si ripeta un altro , con lo stadio semivuoto e un danno in termini di incasso".

Rapido rewind. I romanisti che non avevano amici abbonati e non risiedevano in provincia (condizioni poste dal Viminale per l’acquisto dei biglietti) si erano dovuti rassegnare. Niente . Dice la Sensi: "Si deve necessariamente trovare una soluzione per chi non abita a Roma e che è discriminato, trovandosi impossibilitato ad assistere ad una partita quando vengono imposte queste limitazioni". Una soluzione che, per la signora Maria, può essere proprio la tessera del tifoso. E la presunta schedatura? Per la Sensi, "esiste già da anni con il biglietto nominativo".

C’è pure chi, come il presidente della Fissc Francesco Lotito, pensa che sia stata sbagliata la campagna di comunicazione fatta attorno alla carta. "Errori commessi sin dalla presentazione - dice Lotito - avvenuta all’interno di una scuola di polizia. Questo può aver dato l’impressione di uno strumento volto più a schedare i tifosi che a favorirli con servizi migliori". Durante il convegno è stato anche ribadito che il Daspo non avrà effetto retroattivo. Una volta scontato (per modo di dire: non è una condanna, anche se le assomiglia parecchio), chiunque potrà chiedere la tessera del tifoso.