I ragazzi di De Rossi partono dal 2-1 di Trigoria (a El Shaarawi risposero Pettinari e la decisiva autorete di Amico).

Il club giallorosso cerca un trofeo che sarebbe l’unico di questa stagione. La famiglia Sensi iniziò il suo cammino da sola al timone del club vincendo proprio questa Coppa nel 1994: e il diciassettenne Totti mise tre firme nell’andata e nel ritorno con l’Inter. Fu decisivo, lo era giallora. Dopo la doppietta del ’74 e del ’75, in cui c’era anche il giovanissimo Bruno Conti, quella è stata la prima Coppa per i Sensi e per il giocatore simbolo della loro gestione.

Crescenzi tornerà nello stadio che lo ha visto esordire in A: era il 15 marzo scorso contro la Sampdoria e finì in parità, 2-2. Il biondo esterno sinistro subentrò a Menez. Il 21 marzo è ­toccato all’esterno romeno di centrocampo Stoian e all’ala di straordinaria inventiva D’Alessandro esordire in A all’Olimpico nel pesante 1-4 subito dalla Juve: D’Alessandro prese il posto ancora di Menez e Stoian di Vucinic. Alberto De Rossi guida la Primavera pù igiovane d’Italia, composta prevalentemente da ’91 e ’92. Una squadra che ha altri ragazzi in rampa di lancio, gi accostati alla prima squadra: Valerio Frasca­ un portiere molto interessante, che non ha la fisicità di certi suoi colleghi, ma una presenza in area e un senso della posizione straordinari; Riccardo Brosco è ­un difensore centrale ormai pronto per il salto, Andrea Bertolacci un centrocampista da seguire con attenzione. Stasera la Roma vuole la Coppa e un futuro migliore. In questo senso il suo vivaio non l’ha mai tradita. E dal suo vivaio puarrivare un sorriso. E un trofeo.