Roma Femminile 21/11/2022 20:11

Roma Femminile, Serturini: "La Supercoppa è stata il coronamento di un sogno, spero di vincere altri trofei"

femminile inter-roma serturini

Annamaria Serturini, attaccante della Roma Femminile, è stata protagonista del podcast "Fino a qui", prodotto dal club. La giocatrice giallorossa si è raccontata attraverso una lunga chiacchierata nella quale ha toccato diversi temi, dalla crescita della squadra al rapporto con i tifosi, fino al successo in Supercoppa contro la .

Queste le sue dichiarazioni:

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7 settembre 2018, presentazione della prima squadra femminile della Roma. Cosa ricordi di quella giornata?

"Mi vengono i brividi ancora adesso. Ricordo quando sono stata chiamata a scendere tutti gli scalini, il mio primo pensiero era quello di non cadere. Poi ho visto quanta gente ci fosse, ho capito che per Roma significava tanto. Ho ancora l'immagine di quel giorno impressa nei miei occhi. È bello ricordare il primo giorno in cui abbiamo dato ufficialmente inizio a questa società".

Sei scesa mano nella mano con Coric, è stato gentile?

"Sì sì, lo è stato".

Cosa è diventata la Roma per te?

"Si è presa un pezzo importante della mia vita, sono tanti anni. Sono contenta di aver scritto un pezzo importante per questa società e spero di scriverne altri. È qualcosa di unico, di difficile da descrivere. Solo chi vive questa città può capire cosa significa giocare per la Roma".

C’è un momento del rapporto con i tifosi che ti porti nel cuore?

"In questi anni il tifo è aumentato a dismisura, adesso le partite sono sempre piene di gente: è un motivo d'orgoglio per noi. È grazie a loro se andiamo oltre la fatica. Sono il nostro dodicesimo uomo in campo, con alcuni si è instaurato un bel rapporto dopo le partite. Le foto sono una tappa fissa ormai". 

Riesci a sentire se qualcuno grida il tuo nome?

“Sì, non puoi deludere i tifosi, devi andare oltre".

C’è sempre una presenza importante, è veramente emozionante…

“In ogni campo dove andiamo sembra che giochiamo in casa, anche in Europa. Spero di vedere questo per tanti altri anni. Significa che i risultati stanno arrivando, che il gioco piace. Spero che ci saranno sempre più tifosi".

Nell'ultima stagione sembrate avere una consapevolezza diversa, la squadra è più matura. Questa è una percezione che avete anche all'interno?

"È normale perché il livello si stia alzando. Abbiamo preso ottime giocatrici di livello europeo che ci stanno aiutando molto. Stiamo crescendo insieme a loro. Prima magari mancava qualcosa, adesso siamo una squadra completa. Sono cambiate tante cose, a livello di qualità e di unione di gruppo".

Si può dire che Betty Bavagnoli abbia costruito la Roma e che Spugna stia continuando questo percorso?

"Betty ha creato qualcosa di importante. Ha dato le basi fondamentali e poi le ha passate a mister Spugna per continuare un percorso di crescita importante. Betty ci ha lasciato con la vittoria della Coppa Italia e quest'anno abbiamo già dato un'impronta importante a livello europeo e in Italia".

Quanto vi ha dato e quanto vi darà il successo in Supercoppa con la ?

"I dati erano a loro favore. In cinque anni avevamo quasi sempre perso o pareggiato. Le finali sono finali, siamo state bravissime a non mollare di un centimetro nonostante la stanchezza causata dalla partita di . L’obiettivo era lì, sarebbe stato sciocco buttare qualcosa di concreto. È stato il coronamento di un sogno. Vincere a Roma ha un altro sapore e spero di vincere altri trofei qui, penso che si ricorderanno di noi per tanti anni".

Chi è stata l’anima dei festeggiamenti?

“Andressa”.

Anche in Europa sta crescendo la vostra fiducia…

“Ciò che contraddistingue questa squadra è la consapevolezza nei propri mezzi. La rimonta con il St. Polten è stata una grandissima prova di carattere. Testimonia che tutto il gruppo era sul pezzo”.

Il tuo rapporto con Elisa Bartoli?

"Sono stata fortunata ad avere una persona come lei. Mi ha accolto, mi ha cresciuto, mi ha sgridato e mi ha aiutato. Per me è come una sorella maggiore. Abbiamo un bellissimo rapporto anche fuori dal campo. Vedo in lei il romanismo: è un punto di riferimento per me. Le voglio tanto bene e sono onorata di giocare con lei, di trascorrere con lei questi anni".

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