Roma Femminile 08/06/2020 23:31
Serie A Femminile, campionato sospeso e titolo non assegnato: Juve e Fiorentina in Champions, fuori il Milan. La Roma chiude al quarto posto
Non ci sarà la ripartenza per la Serie A Femminile. Il Consiglio Federale ha deliberato oggi lo stop definitivo al massimo campionato. Classifica cristalizzata e titolo non assegnato, con l'algoritmo Figc applicato per decretare il verdetto relativo alla seconda qualificata alla Womens' Champions League. Oltre alla Juventus, che prima della sospensione guidava la classifica con 44 punti, la seconda qualificata è la Fiorentina, seconda a pari merito con il Milan a 35 punti ma premiata dall'applicazione dell'algoritmo. Nulla da fare per la Roma, che chiude la stagione al quarto posto a a quota 34. Retrocessa in Serie B l'Orobica, promosso in Serie A il Napoli.
«La decisione di sospendere il calcio femminile è una nota negativa per me - ha sottolineato il n.1 della Figc, Gabrile Gravina, al termine del Consiglio Federale - sarebbe stato un bellissimo spot per tutto il movimento dare pari dignità alle ragazze». L'idea di riprendere il campionato con una formula ridotta dei playoff e playout aveva trovato la netta opposizione delle calciatrici: «O scendiamo tutte in campo o non ci scende nessuna», la sintesi del pensiero delle atlete diffuso in una nota Aic prima del consiglio federale di stamattina, «non vediamo come possa essere tutelato il merito sportivo con una modalità di gioco che a nostro avviso non garantirebbe la vera equità. Tutte devono essere in grado di lottare per i propri obiettivi, oppure devono tutte mettere un punto su questa stagione e prepararsi per la prossima partendo dalle stesse condizioni. Quello che appare in sintesi ai nostri occhi è che il nostro sistema va riformato. Siamo le calciatrici della Serie A Femminile, si parla di noi e delle imprese della Nazionale di cui alcune di noi fanno parte e che sentiamo nostra. Ma è ora di garantire le giuste tutele a tutte quante, uno status da professioniste e condizioni reali di professionismo»