Roma Femminile 17/11/2019 22:59

Roma Femminile, Bavagnoli: "Non ci sono giustificazioni, ci prendiamo le nostre responsabilità. Ora testa alla Juve"

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La Roma Femminile perde per 2-1 sul campo della Florentia, in una partita difficile e tirata, in cui le giallorosse nonostante il forcing finale non riescono a trovare il gol del pareggio. Al termine della gara ha parlato ai microfoni di Roma TV il mister della squadra, Betty Bavagnoli, rammaricata di non aver visto giocare la propria squadra per tutta la gara con la giusta intensità. Queste le sue parole:

Non è bastato il forcing della squadra
Non è bastato perché la Florentia è stata più squadra di noi. Hanno avuto più coraggio e cattiveria agonistica sul pallone. Nel primo tempo hanno vinto più contrasti, quando c'erano i rinvii del portiere siamo sempre arrivate seconde, sia sui contrasti alti e sulle seconde palle. Devo fare i complimenti alla mia squadra per il secondo tempo dove hanno reagito e se avessimo giocato tutta la gara come i secondi 45' avremmo vinto.

Il gol dopo pochi minuti e lo stato del campo hanno complicato la gara?
No non penso che prendere gol dopo pochi minuti abbia cambiato la gara, il un terreno messo male c'era anche per loro. Prendere gol dopo pochi minuti fa parte del calcio. Se vogliamo crescere dobbiamo tirare fuori quella personalità che oggi è mancata. Ci sono stati momenti in cui non ci abbiamo creduto e non siamo state abbastanza cattive. Non ci sono giustificazioni. Bisogna fare un bagno di umiltà, tirarci su le maniche e capire dove vogliamo andare e che squadra vogliamo essere. Ci prendiamo le nostre responsabilità e ci riprenderemo per il futuro.

Domenica c'è la Juventus
Dover affrontare una squadra così importate come la Juve ci permette di eliminare lo schema mentale che abbiamo avuto oggi e magari di proiettarci in una partita che sicuramente, dal punto di vista della personalità, dovrà essere diversa dal primo tempo di oggi. Poi dovremo migliorare dal punto di vista tattico. Nel secondo tempo abbiamo anche avuto tre o quattro situazioni in cui potevamo pareggiare. Lì dovevamo essere cattive e o decidiamo di fare il salto di qualità oppure rimaniamo una squadra così.