Nazionali 30/09/2024 16:48
Italia, Spalletti: "Pisilli tra i pre-convocati"
Daniel Maldini e Niccolò Pisilli sono stati inseriti dal ct della Nazionale Luciano Spalletti nella lista dei preconvocati per i prossimi impegni dell’Italia contro Belgio e Israele in Nations League. Lo ha confermato Spalletti parlando ai giornalisti oggi a Napoli, dove ha visitato il carcere minorile di Nisida e l’ospedale pediatrico Santobono, al quale ha donato la sua Fiat Panda impreziosita da un dipinto celebrativo del terzo scudetto del Napoli.
Interpellato sulle recenti prestazioni dei due giovani del Monza e della Roma, Spalletti ha risposto: “Ci sono dei giovani veramente forti che stanno crescendo e che stanno facendo vedere che quello dell’Italia può essere un futuro importante. Quei due nomi sono nella lista dei preconvocati, li abbiamo già dati, e naturalmente ci fa piacere che ci siano forze nuove che possano venire poi a dare un contributo, una mano a quella che sarà la difficoltà che avremo ancora per mettere a posto le cose dopo che non abbiamo fatto un grandissimo europeo”.
Rispondendo a una domanda su Nicolò Fagioli e Samuele Ricci, il ct della Nazionale ha spiegato che “dobbiamo andare alla ricerca di quei calciatori lì, perché sono calciatori forti che però sono strutturati e che ormai hanno fatto vedere che quello è il loro timbro, il loro marchio di fabbrica. Ci sono calciatori più giovani che hanno fatto vedere delle buone cose ma che hanno ancora dei margini di miglioramento e attraverso quell’andare ad acchiappare quel qualcosa in più, quell’invenzione che uno può tirar fuori, che bisogna essere bravi a individuare poi e a dare spazio a questi ragazzi giovani”.
Discorso aperto anche per calciatori come Federico Chiesa e Matteo Politano: “Noi abbiamo deciso di ringiovanire molto la squadra – ha spiegato Spalletti – ma questi due qui hanno un’età ancora accessibile, e anche questi sono dentro i nostri pensieri. È chiaro che bisogna fare attenzione, perché avendo cambiato modo di giocare ci siamo affidati più alle due punte, a calciatori che sanno fare un po’ tutto in campo, a questa disponibilità di prendersi anche la responsabilità di altri ruoli, di non essere soltanto questo comportamento qui, ma di essere anche ‘riesco anche a darti una mano in altre posizioni del campo’. In questo i centrocampisti sono quelli che riescono meglio a sviluppare questa funzione, questo comportamento, per cui noi continueremo così. Si va avanti con una punta, una sottopunta, con le due punte, con la costruzione bassa dei cinque giocatori che fanno il perimetrale della squadra e si va a dare continuità a quello che abbiamo visto, perché abbiamo visto delle cose nuove e delle cose molto interessanti”.