RAI 1 - In onda sull'emittente pubblica la trasmissione "Sogno azzurro", docu-serie dedicata all'Italia di Roberto Mancini verso l'Europeo. Venerdì 11 giugno è in programma il debutto nella competizione contro la Turchia. Tra le fila della Nazionale presenti i giallorossi Lorenzo Pellegrini, Bryan Cristante, Leonardo Spinazzola e Alessandro Florenzi (quest'anno al Psg), oltre all'ex capitano della Roma Daniele De Rossi, ora nello staff di Mancini.

"Non è stato un rifiuto ad entrare - dice De Rossi ricordando Italia-Svezia, che decretò l'esclusione degli azzurri dal Mondiale del 2018 in Russia -. La telecamera ha staccato due secondi dopo, ma io mi sono tolto la giacca e sono andato a scaldarmi. Non ho rifiutato l'ingresso in campo. Eravamo terrorizzati dall'idea di uscire, stavamo mettendo sotto la Svezia e dicevo che come idea inserire un centrocampista come me non era la prima sostituzione. Poi il mister ha messo altri giocatori, è finita come è finita. È stata la mia ultima presenza in Nazionale".

"È stato uno dei momenti più bassi e l'unica cosa che potevamo fare era iniziare un nuovo ciclo", aggiunge Stephan El Shaarawy, da gennaio tornato in giallorosso ma escluso da Euro 2020. "Il paragone tra caduta e riscatto - continua Florenzi, di proprietà della Roma e in questa stagione in prestito al Psg - lo porto non solo nel calcio, ma anche nella vita di tutti i giorni".

Tra i momenti del racconto di "Sogno azzurro" c'è anche l'infortunio al ginocchio di Nicolò Zaniolo in Olanda-Italia di settembre 2020. "Dopo l'infortunio a fine primo tempo mister Mancini mi ha rincuorato dicendomi che non era niente, di star tranquillo, che poteva essere una distorsione e che Kean entrava e segnava per me. Ma penso che tutti sapevamo la diagnosi senza il referto - racconta il classe '99 giallorosso -. Proveremo a riportare l'Italia dove merita: l'Italia non è quella vista con la Svezia, ma quella degli ultimi mesi ed anni".