Nazionali 10/09/2018 03:34
Italia, Mancini: "Vogliamo arrivare primi nel girone. Dobbiamo essere più propositivi ma ci vorrà tempo"
Dopo il pareggio contro la Polonia, torna a parlare in conferenza stampa il ct Roberto Mancini. Gli Azzurri, infatti, saranno impegnati domani sera contro il Portogallo, orfano di Cristiano Ronaldo. Queste le sue parole:
Sull'attacco...
"Noi vorremmo cercare di fare questo, anche prendendo dei gol. È difficile non concedere occasioni, come tanti anni fa, ma dobbiamo fare più di un gol nelle partite, o avere più occasioni. Alla lunga vogliamo fare questo, anche il prima possibile, nel calcio le situazioni cambiano improvvisamente senza nemmeno il motivo. Dobbiamo attaccare, senza sbagliare la palla per concederlo".
Sul centrocampo a tre...
"Io non sono così negativo come molti di voi hanno scritto e visto la partita, non penso così negativamente. Sono abbastanza positivo e onesto nel pensarlo, avessimo fatto tutto male sarei stato il primo a dirlo. Ci sono stati degli errori, penso sia normale. Che noi dobbiamo cercare di essere più propositivi è anche possibile, ma stiamo cercando di fare. Ci vorrà un po' di tempo".
Sugli obiettivi...
"Vogliamo fare un ottimo girone e poi arrivare primi in classifica per andare agli Europei. Per la Nations League non vorremmo arrivare terzi, anche per il problema del sorteggio, l'obiettivo è di cercare di vincere".
Sul Portogallo...
"Abbiamo visto la partita con la Croazia, ma in molti sono stati al Mondiale. Non c'è Ronaldo, bensì Bruma che ho avuto al Galatasaray. Ci sono giocatori tecnici, non cambia di molto, chiaramente con Bruma può essere più pericoloso in contropiede, ma non cambia molto la filosofia della squadra".
Su Gagliardini...
"Penso sia un ottimo giocatore, credo abbia delle qualità. Può migliorare e tornare a essere quello che era all'inizio all'Inter. Ho risposto che hanno giocato pochi italiani, alcuni mi hanno attaccato per questo. Per me ci sono giocatori bravi e che meritano di giocare, abbiamo questa difficoltà e dobbiamo trovare una soluzione. Ho chiamato anche ragazzi che non hanno giocato in Under21 proprio per conoscerli".
Sui cambi e su cosa si aspetta dai giovani...
"Quando un ragazzo gioca per la prima volta può avere un po' di paura, domani sarà pieno di tifosi, è anche abbastanza normale. Alle volte non pensano, sono spensierati, mi aspetto anche quello".
Sui tiri in porta...
"Quanti ne ha fatti la Polonia? Se uno va a guardare la statistica dobbiamo anche vedere i tiri loro".
Su cosa è successo a Bologna..
"Quel che non è andato nel primo tempo sono stati gli errori sui passaggi, sul gol e sulla parata di Donnarumma su Zielinski. Per la qualità dei giocatori non ci dovrebbero essere. Poi quando attacchiamo dobbiamo avere più attaccanti in area di rigore. Chiesa? Sì, gioca. Donnarumma? Anche, se vi mettete d'accordo chiedete un giocatore per ciascuno...".
Sul Portogallo senza Ronaldo...
"Sono comunque i campioni uscenti in Europa, con CR7 sono più forti, ma è anche normale che facciano altre prove quando lui non c'è. Rimane molto forte anche senza di lui".
Su Balotelli...
"Uno può anche giocare male, quando entra in campo. Nessun calciatore della Nazionale deve avere qualcuno vicino perché non è riuscito a dare il 100%. Fanno parte di una gara. Quella con la Polonia era la prima ufficiale, ce ne saranno ancora tantissime. Troveremo la formula giusta, bisogna avere un po' di pazienza, ma in Italia non esiste. Speriamo di trovarla in fretta".
Sulla pressione su Jorginho...
"Nel primo tempo lo hanno marcato, ma poi nella seconda frazione ha fatto il suo molto bene. È normale che se un giocatore può essere la fonte del gioco poi viene tenuto d'occhio. È migliorato con l'andare dei minuti".
Sui cambi...
"Non so chi giocherà domani, la notte porta consigli. Ciro è qui... cambieremo qualche giocatore, c'è un viaggio di mezzo, non siamo al massimo della condizione".
Sulle critiche
"Ognuno la vede come vuole, tutti hanno la propria visione. Non mi preoccupo più di tanto. Sono abbastanza cosciente che in una gara ci siano degli errori, ma anche cosa si può fare e se ci sono state cose più o meno buone. Non è una grande preoccupazione"