Nazionali 17/06/2014 20:47

Nazionale, DE ROSSI: "Non sono insostituibile. Obiettivo minimo? Dirlo sarebbe mediocre. Totti in questo gruppo giocherebbe da fenomeno" (AUDIO E VIDEO)

de rossi conf nazionale

è intervenuto in conferenza stampa dal ritiro della Nazionale a Mangaratiba, a pochi giorni dal secondo impegno degli azzurri contro la Costa Rica, in programma venerdì 20 giugno alle 18 (ora italiana) a Recife. Questo l'intervento INTEGRALE del centrocampista della Roma:

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Sei considerato insostituibile in questa Italia: più orgoglio o più preoccupazione?

E' un concetto sbagliato, soprattutto dopo una partita, pensare questo di me e degli altri. I fatti parlano chiaro, ci sono almeno 2-3 che posson fare il mio ruolo, anche meglio di me. Questi titoli non mi interessano e non mi piacciono tantissimo, mi interessano i punti e le belle prestazioni sul campo.

Il tuo ultimo Mondiale con Pirlo?

Per me è stato un discorso più ampio, i Mondiali sono manifestazioni che ti restano dentro. Ricordo bene anche quello in Sudafrica, nonostante non sia stata un'esperienza positiva. Di conseguenza, 10-12 anni n Nazionale, con una parentesi in Under 21, passati con lo stesso giocatore e con molta sintonia, ti segnano, ti lasciano qualcosa di bello. Ti toccano anche, visto che da quello che ho capito l'ultima partita al mondiale potrebbe essere l'ultima partita giocata insieme?

Il tuo rapporto con i social network? I tuoi compagni li usano, tu non li ami cosi tanto...

Il discorso è anche qui complicato. E' probabile che mi aggiri sui social network in maniera privata, con nomi di fantasia, per condivere e passare qualche minuto divertente con la mia famiglia e i miei amici, ma non lo uso per comunicare con i tifosi. So che ci sono molti 'fake', uno di loro ieri ha messo all'asta la mia maglia di Inghilterra-Italia, come se fossi io...Non so social network a livello pubblico, per comunicare cose che non ho intenzione di comunicare. Vengo qui in conferenza, come tocca a tutti, non serve parlare ogni giorno.

Perchè temere la Costa Rica?

Un pochino dobbiamo anche temerla, si parla sempre di rispetto ma non bisogna avere paura di nessuno. bisogna avere una paura sana di una squadra che ha sorpreso tutti. Nessuno pensava potesse avere un risultato così netto con l'Uruguay, che è uno squadrone, e soprattutto ha rivelato, per chi non le conoscesse, di avere individualità importanti. Oltretutto giochiamo all'una di pomeriggio, in un clima che sarà probabilmente più difficile da sopportare per noi che per loro, magari più abituati a queste temperature tropicali. Sono una buona squadra, sono carichi. Il fatto che abbiano vinto e che siano primi in classifica è un vantaggio per noi, può suonare come un campanello d'allarme e ci fa aprire gli occhi, come abbiamo affrontato l'inghilterra. Avessero perso 4-0 magari li avremmo sottovalutati, così sono sicuro che non avverrà.

Una parola per Belinelli, che ha vinto l'NBA con gli Spurs?

L'ho seguito, amo molto il basket. Pur non conoscendolo, tifo sempre per l'italiano di turno. Alle Olimpiadi seguo l'italiano che fa tiro con l'arco... Mi piace legarmi alla mia nazione e mi piacerebbe che tutti facessero così quando gioca la Nazionale di calcio. Ha fatto qualcosa di storico, si è ritagliato il suo spazio e ha avuto una gavetta, girando 4-5 squadre e trovando la sua dimensione in una squadra piena di mostri sacri. Il suo è stato un percorso umano importante. Una doppia vittoria per lui, l'ho visto commosso e lo capisco.

Possiamo dire che il 4-1-4-1 senza di te non si potrebbe fare perché sei l'unico che può giocare in mezzo ai due centrali?

Entrando nel tatticismo credo di no, Thiago Motta lo fa bene quanto me, è meno dinamico ma ha più classe, è ancora più regista. E' chiaro che se vai a chiedere a Pirlo o a Verratti di andare a contrastare i cross all'altezza del dischetto di rigore faresti un buco nell'acqua, dovresti chiedere loro altre cose. Per il mio discorso, Thiago Motta è un mediano difensivo di livello mondiale, tra i più forti al mondo.

Questo modo di giocare ricorda un po' il tiki-taka della Spagna, rivisto e corretto? Un modo di fare tanto possesso palla e costringere l'avversario a fare pressing a vuoto?

Magari, loro sono stati un'innovazione, una delle cose belle che il calcio ci ha regalato, al di là dei 5 gol che hanno preso. Possiamo allargare il concetto anche al . Questa è stata un'intuizione del mister, che ha cercato di capire le qualità dei suoi giocatori.  Se hai un centrocampo di incurosori e gente di gamba, li sfrutti in una maniera. Se hai giocatori come noi, li sfrutterai anche in questa veste. Secondo me sarà interessante in vista del clima. Oggi vedevo la partita dell'una, giocatori fisicamente incredibili come quelli di Belgio e Algeria che vanno a due all'ora, come andavamo noi contro l'Inghilterra. Si fa veramente fatica a tenere ritmi alti, tenere la palla con questo caldo è più difficile di andarla a recuperare.

E' esagerato dire che il nostro centrocampo, per varietà di colpi ed esperienza, è il migliore del mondo?

Si, penso sia esagerato. Abbiamo visto solo una partita, sulla Spagna ad esempio il risultato può distrarre dal valore effettivo dei giocatori e dalla loro prestazione, specie nel primo tempo. Abbiamo un centrocampo forte ma lo era anche all'Europeo, alla Confederations Cup. Credo che sia un reparto forte da tanti anni, abbiamo sempre avuto centrocampisti di qualità. Questo in particolare è quello più ricco di sfaccettature che si possono completare bene tra di loro.

Il centrocampo è il marchio di fabbrica di questa Nazionale? Sullo sforzo fatto, avete corso di più dell'Inghilterra? State trovando un equilibrio per il recupero pallautile per fare male e il piazzamento per evitare di subire?

Si, ma è un concetto riproponibile in altre squadre. Nessuna squadra non cerca di recuperare palla in fretta, nel calcio moderno tutti hanno capito che questa è un arma micidiale per gli avversari. Non è solo il centrocampo che ci ha fatto vincere, la squadra ha lavorato bene insieme e negli episodi siamo stati fortunati. Abbiamo giocato bene e meritato la vittoria.

Al tuo primo Mondiale alla seconda partita sei stato espulso, al secondo Mondiale hai procurato un rigore decisivo. Cosa ti aspetti da questa seconda partita in questo mondiale? Magari un gol?

Sicuramente non di prendere un altro rosso, è passato tanto tempo e quella resta l'unica espulsione che ho preso in Nazionale. Spero di raggiungere un virtuale passaggio del turno vincendo contro il Costa Rica, il giorno prima giocheranno Uruguay e Inghilterra e la situazione per noi sarebbe delineata. Vincendo metteremmo un'ipoteca sul passaggio del turno.

Si vede che siete un gruppo unito, anche tra giocatori che in campionato magari hanno dei 'problemi'. Di chi è il merito di questa unità? Di Prandelli o della vostra responsabilità?

Innanzitutto giochiamo insieme da una vita, ci conosciamo e si creano rapporti importanti. il campionato ci toglie lucidità e ci mette tutti contro l'altro. E' normale che sia così, ma è normale che poi quando si è qui si pensa alla Nazionale. Chi era il tuo avversario prima ora diventa il primo compagno da difendere, perché affrontiamo qualcosa di molto importante come un Mondiale. Non più importante di quanto succede nel club ma comunqe molto importante, qualcosa che non è seconda a nulla. Questa diventa per un mese e mezzo la tua prima squadra. Al di là di questo non c'è da sotterrare qualche rancore, ma giocare in un gruppo che spesso si rivela un gruppo di amici. Basta vedere uno come Sirigu, che diventa il migliore in campo alla prima partita. O quando chi subentra gioca bene quanto il giocatore che ha sostituito. Sono cose di cui raccogli i frutti in campo

L'incontro con i bambini delle scuole di Mangaratiba di quest'oggi, cosa ha significato per voi?

Posso parlare solo bene di quanto abbiamo vissuto fin oggi. Siamo stati accolti bene, una cordialità unica. C'è gente che vive per il calcio e si vede. I bambini avevano un entusiasmo contagioso. Il popolo brasiliano è meraviglioso, siamo stati accolti in maniera stupenda. L'unico problema è il clima, ma non dipende da nessuno. Si preannuncia il mondiale più bello e gioioso di sempre, sperando che non avvengano più gli scontri al di fuori, ma questa situazione va al di là di noi.

Si è parlato molto del clima e dell'orario, la Fifa dovrebbe ascoltare di più i giocatori? La trovi una mancanza di rispetto giocare in queste condizioni

E' un problema più vicino di quanto pensiamo, non serve scomodare la Fifa per vedere gente che ragiona più in base agli interessi delle tv piuttosto che pensare alla salute dei calciatori o allo spettacolo. Basti pensare che in Italia magari giochiamo alle 21 del 6 gennaio a Verona o a Torino, dove fanno 2 gradi, il campo è ghiacciato e sembra di giocare sui pattini. La prima cosa che salta all'occhio è che lo spettacolo ne risente. Vedi suqadr epiù lente di quello che dovrebbero essere. Anche giocando la sera c'è lo stesso problema, lo scorso anno a Recife abbiamo giocato dalle 21 contro il Giappone e ci eravamo quasi spaventati a fine partita. Se poi pensiamo che quando sono le 21 qui in Italia sarebbero le 2 di notte, capisci che anche a livello di diritti tv ci sarebbe un grande danno. Accettiamo questo, fa caldo per noi come per gli inglesi e i costaricani e andiamo avanti. Si potrebbe stare meglio, si potrebbe giocare meglio ma questo è l'orario e quando fa caldo lo fa per tutti.

Si è parlato di un Mondiale con molti gol. E' cambiato qualcosa o è solo la prima fase e con la seconda fase tutti si chiuderanno in difesa?

Balza agli occhi li fatto che tutte le squadre sono all'altezza. Tutti quanti hanno imparato a giocare a calcio, anche guardando i grandi club europei è evidente che va avanti più chi propone calcio rispetto a chi pensa solo a difendere. E tutti si sono organizzati. Magari a Italia '90 nel Costa Rica c'erano tutti giocatori che giocavano dei dilettanti, adesso molti di loro giocano in Europa e magari li affrontiamo durante l'anno due-tre volte. Non si può parlare più di realtà lontani anni luce dalle nostre. Il calcio diventa più competitivo e si fanno più gol, di conseguenza. Ma non è che le partite finiscano 8-0. Sono partite tutte combattute è belle, è cambiato il livello ma non per la presenza di squadre sprovviste di qualità e organizzazione.

Ti aspetti un Costa Rica simile a quello dell'Uruguay?

Non abbiamo visto la partita, stavamo preparando la partita con l'Inghilterra ed eravamo in albergo. Personalmente ho visto solo 20 minuti, ma la prepareremo domani vedendo i video. Da quello che ho capito giocheranno in maniera simile, sanno difendersi insieme e hanno buone individualità davanti, soprattutto il centravanti che mi dicono aver fatto una grande partite. Questo è il loro stile di gioco, non vedo perchè non debbano riproporlo, visto il risultato che hanno prodotto.

Quale squadra ti ha sorpreso di più? Dove può arrivare l'Italia

E' facile dire l'Olanda, ha battuto una delle squadre più forti con un risultato roboante, mettendo in mostra i loro gioielli. Non oso immaginare cosa avessero fatto se ci fosse stato anche , un grande campione che gli manca. Hanno impressionato per il risultato e compattezza, hanno un allenatore che si conferma un grandissimo. Preoccupano e forse hanno stupito di più perché hanno avuto subito una partita difficile e l'hanno superata a grandissimi voti. Dove arriverà l'Italia? Non lo so, parlarne solo dopo una partita sarebbe sbagliato. ritorno al discorso della Spagna: potremmo dire che non farà un grande Mondiale ma io penso esattamente il contrario, sono campioni che sapranno risollevarsi. Anche per chi ha fatto bene l'insidia è dietro l'angolo. Non è detto che siamo qualificati per la fase finale, bisogna conquistarsi tutto passo dopo passo. Talvolta le squadre che vincono sono quelle che zoppicano nelle prime partite.

Sei contento di questo ritiro? Vi manca un po' il contatto con i tifosi o è un sacrificio che vale la candela?

Sto bene così, quando si prepara un evento così importante, ma anche durante l'anno nel mio club... non sono uno che si entusiasma per gli allenamenti a porte aperte. E' bello farle, dai gioia a loro, ma non mi dispiace preparare una partita in silenzio, senza tifosi e giornalisti.

Non dici dove possiamo arrivare, ma l'obiettivo minimo di questa Nazionale? Quando ci sarebbe stato bene in questo gruppo?

Non dico neanche l'obiettivo minimo, sarebbe mediocre farlo, detto da uno che il Mondiale l'ha vinto e nel quale non partivamo da vincitori. l'obiettivo è il solito, cercare di arrivare almeno alle semifinali. Può succedere di tutto, ma fissare prima un obiettivo mi sembra un po' mediocre. Riguardo Francesco, lui ha saputo trovarsi bene e far trovare bene i propri compagni in squadre tecniche e squadre più fisiche. Sono passate 4-5 generazioni di squadre diverse e lui si è sempre trovato bene. Credo però che in questo caso avrebbe trovato qualcuno che lo avrebbe messo in condizione di fare quello che è, cioè un fenomeno. Questa squadra ti fa arrivare la palla pulita sui piedi e libera i migliori giocatori con facilità. Avrebbe tratto anche lui i suoi vantaggi da questo tipo di gioco.

L'allenatore della Costa Rica ha detto che il caldo sarà un problema più per voi. Come valuti la questione dei time-out?

Farà caldo, abbiamo giocato lo scorso anno alle 9 a Recife e si moriva. Il timeout potrebbe essere accettato da entrambe le squadre, per un discorso di buon senso. Magari per natura noi soffriremo più di loro, ma farà caldo anche per loro. Anche loro dovrebbero essere contenti se ci fossero questi minuti di pausa.

La qualità da mettere in campo contro Costa Rica? Come definiresti Pirlo in una parola?

Pirlo lo definirei un esempio, l'affetto  che riceve anche fuori dall'Italia lo riceve anche perché oltre che alle grandi giocate non ha mai sbagliato nemmeno un comportamento. Un ragazzo compassato, elegante, non protesta e non simula. A questo la gente non resta indifferente. Sulla partita, dovremmo fare una partita simile a quella dell’Inghilterra, che davanti aveva giocatori forti e dinamici come la Costa Rica. E poi siamo l’Italia, dobbiamo mantenere la nostra identità finché possiamo.

A proposito di Pirlo, che faccia fai quando dice che questo Mondiale è da vincere perchè è l'ultimo per lui? Anche te come lui ti senti addosso una data di scadenza per la tua esperienza in Nazionale?

Il fatto che lui lo voglia vincere non è rilevante, tutti lo vogliono vincere, tutte le squadre hanno un giocatore che lascerà al termine del Mondiale. Sarebbe bello salutarsi con la coppa in mano, ma tutti sono qui per questo. Date di scadenza? Non ne ho, quando uscirà fuori sarete i primi ad accorgervene. Le prestazioni che faccio dicono che ho margini per giocare bene anche in campo internazionale. Mi sento ancora giovane e forte, questa stagione in Nazionale e con la Roma mi dà ancora più consapevolezza dei miei mezzi e della mia salute fisica, facendo i debiti scongiuri. Giocare in Nazionale, lo ribadisco, mi piace tantissimo, finché sarò in grado di sostenere e onorare questa maglia me la tengo stretta.