A guidare in panchina la ‘nazionale dei tre leoni’ c’è adesso Roy Hodgson: “Sta facendo bene, ma se l’Inghilterra è arrivata a questo punto è anche merito nostro, abbiamo fatto alla grande la nostra parte. All’inizio c’è stato un po’ di rammarico nel lasciare l’incarico – prosegue Tancredi – ma a pensarci bene avrei fatto una fatica enorme se ci fossi stato ancora, al momento dell’inno infatti sarebbe stato davvero difficile trattenere le emozioni. Avrei preferito vedere questa sfida in finale, peccato”.

Anche perchè Tancredi non nasconde che Rooney e compagni saranno un ostacolo durissimo da superare per gli azzurri: “Tranne Oxlade-Chamberlain che non conosco, so bene quale sia la forza del gruppo inglese. È una formazione di valore assoluto, con un portiere (Hart, ndr) che ha fatto passi da gigante diventando tra i migliori d’Europa. Dopo il Mondiale del 2010 poi c’è stato un ringiovanimento importante e adesso è una squadra pragmatica, che gioca su linee strette e davanti può contare su grandi individualità”. E che col ritorno di Rooney fara’ ancor più paura: “Il valore di Wayne è acclarato a livello mondiale, ma bisogna stare attenti anche a Welbeck, che proprio noi abbiamo fatto esordire, senza dimenticare la forza fisica di Carroll. L’Italia dovrà stare molto attenta. Mi sembra il quarto di finale più in bilico”.