Interviste Partita 19/05/2025 00:42

Roma-Milan, MANCINI: "Dal derby abbiamo fatto un percorso unico, siamo orgogliosi. Ranieri lascia un gruppo ancora più unito"

roma-milan mancini

La Roma vince 3-1 nello scontro diretto contro il Milan grazie alle reti di Gianluca Mancini, Leandro Paredes e Bryan Cristante e resta a -1 dal quarto posto a una giornata dal termine del campionato. Al termine della partita proprio Gianluca Mancini ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dei cronisti. Ecco le parole del difensore giallorosso.

MANCINI IN CONFERENZA STAMPA

Se ti avessero detto a fine 2024 che a 90 minuti dalla fine la Roma sarebbe stata ancora in corsa per la Champions?
“Auguri (ride ndr). Dal derby a oggi è stato un qualcosa di unico. 23 punti erano veramente pochi nel girone di andata. Ci siamo sempre detti di giocare partita dopo partita e di pensare anche così. Il mister è stato bravo a farci recuperare i giocatori e le forze. Nell’ultimo periodo quando continuavamo a vincere guardavamo la classifica e ci dicevamo di provarci. Essere lì ora è un qualcosa di unico e siamo orgogliosi”.

Che valore lascia Ranieri? Sai chi sarà il nuovo tecnico?
“No, non lo so. Il gruppo è sempre stato unito nonostante il periodo settembre-novembre, ma non c’è mai stata discussione. Volevamo ottenere risultati, ma il calcio è così. Sono tanti i fattori che portano a vincere, ma il mister ci ha messo tanto del suo tra allenamenti e lavoro mentale. Andare a Trigoria con quel mal di stomaco per i risultati non era facile. Lui è arrivato e ci ha dato serenità e tranquillità. Abbiamo perso con Napoli e Atalanta nonostante delle buone partite e lì abbiamo capito che c’eravamo. Il mister lascia un gruppo ancora più unito”.

Si conclude una stagione per te di grande continuità. Quanto incide il cambio di posizione? Ti chiameresti in Nazionale?
“Continuità? Mi tocco (ride, ndr). A livello disciplinare sono migliorato tanto, posso continuare a farlo dato che ancora mi parte la scintilla. La posizione in campo da braccetto cambia, a volte affrontavo esterni rapidi e veloci ed era più facile avere 3 secondi di follia. Da centrale devo guardare tutti e ragionare di più. Lo spostamento mi ha migliorato. La Nazionale? Decide Spalletti, ma è qualcosa di unico. Se vengo chiamato prendo il treno altrimenti faccio il tifo per la Nazionale”