Interviste Partita 27/04/2025 17:51

Inter-Roma, NDICKA: "Il contatto con Bisseck? Non è rigore. Prestazione da 9, ora mancano cinque finali"

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La Roma sbanca San Siro vincendo 0-1 contro l'Inter grazie alla rete realizzata da Matias Soulé nel match valido per la trentaquattresima giornata di Serie A. Al termine della partita Evan Ndicka ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dei cronisti. Ecco le parole del difensore giallorosso.

NDICKA A DAZN 

Mancava questa vittoria contro una big ed è arrivata a San Siro, quanto vi siete divertiti oggi?
“Non è bello difendere bassi ma quando si deve fare va fatto. Oggi siamo contenti per la bella vittoria, la dedichiamo anche ai tifosi che non sono potuti essere qui”.

Il contatto con Bisseck?
“Lui è a due metri dal portiere e io dovevo difendere. Per me non è rigore, è 50 e 50 e lui lo sa perché anche lui è un difensore. Dovevo fare qualcosa perché eravamo vicini alla porta”

Lo scambio di marcatura con Angelino per coprire Dumfries?
“Me l’ha chiesto il mister perché Dumfries è più alto di Angelino".

Sei tu che chiedi di giocare sempre?
“No, il mister prende la decisione e per me è un piacere giocare per la Roma e a calcio. Ora dobbiamo pensare settimana per settimana”.

NDICKA IN CONFERENZA STAMPA

Che voto dai alla gara di oggi?
"Nove, perché non era facile venire a San Siro e giocare una partita così".

Date un'occhiata alla classifica?
"La guardiamo sempre, è normale. Vogliamo andare in Europa e in Champions, ora abbiamo cinque finali".

Ci racconti il duello con Dumfries?
"In area di rigore si marca a uomo, se lasci qualche metro prendi gol. Lui era lì, era un duello 50-50%".

Diciotto risultati utili consecutivi, qual è il segreto?
"Umiltà e voglia di combattere. Questo fa parte del calcio".

Come vedi la squadra? State lavorando più sulla parte atletica?
"Non tanto, col Verona è stata una partita differente rispetto a oggi. Mi piace giocare ogni tre giorni perché non amo aspettare troppo, per me è meglio giocare ogni tre giorni. Poi va bene avere una settimana di pausa, però non mi piace avere una settimana lunga; meglio correre sul campo in Europa".

Sembravate anche più liberi di testa.
"Sì, perché volevamo fare risultato. Era molto importante questa partita come per l'Inter, il risultato era difficile ma lo abbiamo fatto".

Il contatto con Bisseck?
"Lui mi ha preso e mi ha fatto girare, dovevo fare qualcosa. Per me è un normale duello in area e non si fischia".