Interviste Partita 02/03/2025 20:40
Roma-Como, MANCINI: "È stata la partita più tosta di queste giornate. I cambi ci hanno dato qualcosa in più"
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Allo Stadio Olimpico la Roma ospita il Como e vince in rimonta: finisce 2-1 con le reti di Saelemaekers e Dovbyk. Dopo la partita, valida per la 27esima giornata di campionato, Gianluca Mancini ha parlato ai microfoni dei cronisti:
MANCINI A SKY SPORT
L’umiltà e il sacrificio della squadra?
“Complimenti al Como, è stata la partita più tosta di queste giornate. Nel primo tempo erano difficilissimi da prendere, non ci davano punti di riferimento. Nell’intervallo ci siamo detti di aspettarli più bassi e ci siamo riusciti. Abbiamo avuto una reazione bellissima, di umiltà. Questa è una grande vittoria e sono tre punti importantissimi”.
I cambi?
“Tutti i ragazzi sono partecipi e si allenano bene, con le cinque sostituzioni i cambi sono importantissimi. Oggi ci hanno dato qualcosa in più per vincere la partita”.
MANCINI A DAZN
Che partita sarà contro l'Athletic?
"Difficile, le partite in Europa sono tutte toste, da martedì cominceremo a studiarli ma ci abbiamo già giocato nei gironi. Saremo pronti".
Da Como a Como, che cosa è successo in questi tre mesi, in che modo la Roma è cambiata?
"Nei risultati, nella spensieratezza, nell'essere tranquilli e felici di giocare a calcio. Anche il Como è cambiato, hanno fatto una bellissima partita e gli vanno fatti i complimenti, hanno giocato bene ed è stata una della partite più toste di quest'anno. I tre punti così valgono ancora di più".
MANCINI IN CONFERENZA STAMPA
Le partite vinte in maniera sporca come quella di oggi sono quelle che vi danno più convinzione?
“È stata una partita tosta, grandi complimenti al Como. Questa è stata una delle partite più difficili della stagione. Nel primo tempo abbiamo avuto tantissima difficoltà nell’andarli a prendere e a cercare di intercettare i loro palloni. All’intervallo ci siamo guardati e ci siamo detti che sarebbe stato troppo importante vincere questa partita. L’abbiamo fatto e siamo contenti, è stata una partita maschia e tosta. Dobbiamo però gestire meglio gli ultimi minuti: a parte la sfida con il Monza, nelle altre abbiamo fatto sempre un po’ di fatica. Dobbiamo migliorare quell’aspetto ma siamo sulla strada giusta. Sono tre punti fondamentali”.
Come hai letto la traiettoria della palla in occasione del gol del Como?
“L’ho subito rivista a fine primo tempo. Io sono fatto così e l’ho rivisto subito per non ripetere l’errore nella ripresa. Nel primo tempo avevamo tanta voglia di fare una cosa che non siamo abituati a fare, ovvero andarli a prendere a uomo sui riferimenti a tutto campo, ma non li prendevamo mai e quindi abbiamo aperto tanti spazi. Perrone fa un bel passaggio, se fossimo stati più stretti e avessi letto il cambio di corsa di Da Cunha non avremmo preso gol. Possiamo solo migliorare. Nel secondo tempo ci siamo messi in maniera diversa e abbiamo combattuto cercando di chiudere gli spazi”.
Cosa può rappresentare l’Europa League per voi in un’annata così storta? Avete fissato un obiettivo o guardate la coppa come un’opportunità?
“Negli ultimi anni teniamo a qualsiasi competizione, anche se la Coppa Italia ci è rimasta qua perché possiamo fare meglio. Ci teniamo tanto. In Europa abbiamo sempre fatto grandi partite ma ogni anno è difficile. Giovedì affronteremo un avversario forte ed entrambe le squadre sono cambiate. Da martedì studieremo la partita, saranno due sfide veramente difficili. Dopo un inizio di stagione così brutto il nostro obiettivo è pensare partita dopo partita. Ogni gara è difficile, pensiamo a preparare bene le partite per dare sempre il massimo. Dobbiamo combattere e sudare per portare a casa la vittoria”.
Quanto è stato importante il gruppo oggi? A livello di meccanismi difensivi è più forte questa difesa o quella di Tirana?
"Non mi stanco mai di dirlo: i veri gruppi si vedono nei momenti difficili. Quando le cose vanno bene è facile sorridere e stare bene, quando le cose vanno male il vero gruppo si vede. Purtroppo quest'anno, all'inizio, le cose andavano veramente male ma il gruppo non si è mai disunito. Ci alleniamo tutti al massimo, poi il mister fa le sue scelte. Ma nel calcio moderno con 5 cambi è importante. È un gruppo fantastico, unito, che tiene a quello che fa e lo era anche prima. Stavamo male quando le cose non andavano bene. L'impegno è il solito. Quando entra uno o l'altro ci dà coraggio e consapevolezza, questo è fantastico. Non posso rispondere alla seconda domanda perché c'era un altro allenatore, ci sono situazioni tattiche diverse. A livello di singoli per me sono tutti forti: Smalling, Ibanez, Hummels, Ndicka, Celik sono tutti forti. Lavorando insieme, come stiamo facendo, miglioriamo. Sono fortunato a giocare con questi ragazzi".
Celik si sente più a suo agio in quella posizione? Ti manca di andare oltre?
"Zeki è un professionista unico e un ragazzo fantastico, gli ho sempre detto che questa è la sua posizione. Ha fatto bene anche quinto. In queste partite sta giocando veramente bene, in difesa è applicato, è veloce ed è difficile da saltare uno contro uno, si sta trovando bene. Ho detto tante volte, dove mi fa giocare il mister non è un problema e cerco di fare sempre il massimo. Cambiando da braccetto a centrale cambia tipologia di partite e il mio modo di giocare, ma ci adattiamo e andiamo avanti così".