Interviste Partita 10/01/2024 21:09

Lazio-Roma, Sarri: "Della Coppa Italia non mi importava niente, queste partite vanno giocate per la gente. Il rigore è netto, l'1-0 stretto"

Sarri

La Lazio vince il derby di Coppa Italia contro la Roma grazie a un gol di Mattia Zaccagni su calcio di rigore, conquistando l'accesso alle semifinali della competizione (contro la vincente di -). A fine partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha parlato ai microfoni dei cronisti. Queste le sue parole.

SARRI A LAZIO STYLE CHANNEL

"Il regalo me l’hanno fatto i giocatori. Prestazione bella tosta, un tempo di grande attenzione e grande applicazione anche se un po' nervosi e un po' contratti all'inizio della partita e un secondo tempo in cui penso il risultato ci sta stretto. Abbiamo concesso veramente poco, anche nel secondo tempo abbiamo concesso un tiro alto dispiace aver vanificato situazioni in partenza. Io volevo ringraziare il pubblico, l’atmosfera allo stadio stupenda. Sono contento più per loro che per la qualificazione. Non male, i ragazzi mi hanno fatto anche un regalo perché passare il compleanno con una sconfitta sarebbe stata triste. Grazie a ragazzi e ai tifosi. Quando vinci un derby ti sembra sempre il più bello, ma per me sono stati tutti così".

SARRI IN CONFERENZA STAMPA

Quanto le danno fastidio le parole di Mourinho, che non ha apprezzato il rigore…
"Per l’immagine che ho visto io il rigore è netto. Un colpo netto, senza andare neanche vicino al pallone. Tanto che Orsato ci è rimasto 8 secondi al monitor. Però l’episodio mi interessa fino a un certo punto. Escluso 3-4 minuti nel recupero, le palle gol della Roma sono state 0. I venti minuti dopo il gol è una bestemmia non aver raddoppiato. A livello complessivo, l’1-0 non è legittimo ma è stretto".

Che sapore le lascia questa vittoria?
"La prestazione dà soddisfazione. Della qualificazione in Coppa Italia non mi importava nulla. Nel derby non contano neanche i tre punti in campionato. Queste partite vanno giocate per la gente che vive per te, per loro. Quindi siamo contenti aver dato gioia al popolo laziale. Poi passare una sera di compleanno avendo perso un derby era triste. Come festeggio? Me lo gusto, anche da solo".

Come ha preparato il derby con i tanti problemi di formazione?
"Siamo usciti acciaccati da Udine. Ieri abbiamo perso Provedel. Ci è mancato qualche giorno per recuperare Luis Alberto. In questo momento la mia soddisfazione è che c’è un’energia in uno spogliatoio diversa. Chiunque chiami in causa risponde in maniera positiva".

Come è nata la scelta di Mandas?
"Ci ha dato delle grandi indicazioni in allenamento. Poi essendo nostro e non in prestito, c’era la necessità di vederlo all’opera in una partita vera. All’inizio era teso, dopo mi sembra sia andato molto bene e ci abbia confermato le buone sensazioni dell’allenamento".

Hai ritrovato la sua Lazio?
"In questo momento sì, ma ogni tanto questa squadra ha dei momenti diversi".

Come si prepara la gara con il Lecce?
"Per noi per il Lecce è importantissimo, oltre che per i punti, soprattutto dal punto di vista mentale, se superiamo questa gara vuol dire che abbiamo fatto davvero un passo in avanti. Recuperare dopo i derby non è facile, in passato alcune volte non ci siamo riusciti, sarà un bel momento di verifica".

Esiste un paragone tra lei ed Eriksson e Mastrelli? I numeri dicono di sì…
"Mi sembra un po’ troppo, loro hanno vinto uno scudetto. In questo momento il mio pensiero è alla gara di domenica contro il Lecce. Un derby è sempre una partita sfibrante dal punto delle energie nervose e durante la settimana è ancora più tosta. Anzi dico grazie alla Lega che ci farà giocare domenica alle 12.30, tra l’altro contro una squadra che noi abbiamo sempre sofferto. Chi ha giocato ieri giocherà lunedì, chi gioca domani lo farà martedì. Noi invece prima di tutti".

La Lazio non subisce gol da 9 tempi consecutivi contro la Roma.
"Quando perdi un derby vedi la sofferenza delle persone che ti stanno intorno e ti rendi conto che non è una partita normale. Io mi vergognai il giorno dopo anche di entrare a Formello (quando la Lazio perse 3-0, ndr), tre schiaffi servono per capire quello che rappresenta il derby per il popolo che è fuori a soffrire. Speriamo siano serviti in modo definitivo".