Interviste Partita 17/12/2023 20:34

Bologna-Roma, MOURINHO: "Voglio continuare nella Roma, ma devo decidere la mia vita prima di giugno. In caso di separazione non sarà per decisione mia"

Mourinho conferenza smourinho conferenza stampa post Bologna Roma

Dopo la sconfitta in casa del per 2-0 nella 16esima giornata di campionato, José Mourinho ha parlato ai microfoni della piattaforma sportiva anche affrontando il tema futuro: il tecnico è in scadenza di contratto con la Roma a fine stagione. "Voglio continuare nella Roma e se continuassi dovremmo pensare veramente bene ai limiti del FFP - ha rivelato il portoghese -. Magari è meglio lavorare con i giovani che hanno un potenziale da sviluppare piuttosto che con giocatori che non hanno niente da sviluppare in vista del futuro. Vorrei continuare e sono disposto a pensare in un modo diverso”.

“La società vuole continuare? Non ne abbiamo parlato, tu sei il primo a sapere che io voglio rimanere - ha aggiunto il tecnico della Roma -. Quando i tifosi vedono una partita del genere c’è poco di cui essere innamorati, ma per 90 minuti ci hanno sostenuto. Quanti chilometri hanno fatto? Quanti soldi hanno speso? Sono tifosi unici, sarebbe dura una separazione da loro. Se la separazione dovrà esserci, non sarà mai per decisione mia”.

(Dazn)

In conferenza stampa il tecnico giallorosso ha proseguito sull'argomento aggiungendo: "Il compito che mi è stato affidato è di lavorare al massimo del mio potenziale, che è quello che faccio ogni giorno. La proprietà è sovrana, decide lei quando parlare con me. Ci sono tante cose che mi avvicinano a questo club, a questo popolo. Non voglio che la gente pensi che la mia frustrazione riguardante diverse cose sia più forte di ciò che provo a livello di sentimento per questa società e gente. In caso di addio non sarà mai per decisione mia per andare in un altro club o in vacanza. Voglio continuare qua. Ho detto questo perché qualche volta è meglio, quando tu non hai la capacità oppure non ti permettono di prendere giocatore di altissimo livello al top della condizione come Lukaku, sviluppare ragazzi giovani piuttosto che stare con giocatori che ti danno speranza, frustrazione o poche cose. Oggi invece di giocare con A o B avrei potuto mettere C o D, ovvero i ragazzi presenti in panchina”.

Qual è la sua sensazione: la sua motivazione verrà recepita?
"Non ho sensazioni, l'unica cosa che posso dire è che sto lavorando benissimo con la proprietà, capisco perfettamente la situazione, non c'è divergenza di opinione né di niente. Sono assolutamente sicuro: se fosse possibile per la società spendere 20-30-40 milioni per un difensore centrale a gennaio, lo farebbe sicuramente. Non lo può fare. Ci sono squadre che non hanno a che fare con il Fair Play Finanziario e non so perché, ma la Roma ha questa situazione difficile. Kristensen, al di là delle difficoltà tecniche e di interpretazione del gioco, è uno dei pochi giocatori che ha una condizione fisica per competere ad altissimo livello ma non può giocare in Europa. Se prendiamo adesso un difensore centrale, non sappiamo neanche se possiamo inserirlo in lista Uefa. All'inizio questo poteva essere discordante, nel senso che potevo pensare di avere più ambizione. Adesso, invece, siamo insieme perché l'ambizione della proprietà è anche la mia, la frustrazione è la stessa che ho io. Essere il direttore sportivo di una squadra di Championship sarebbe molto più facile per Tiago Pinto che essere il ds della Roma. È più difficile qui, ci sono difficoltà evidenti. Se mi chiedi se voglio scappare da questa situazione, rispondo di non voler scappare: sono disponibile per ogni tipo di progetto che la società decide di fare per la prossima stagione e per i prossimi anni. Se decidono che non sono la persona giusta per farlo, lo rispetto ovviamente. Sono assolutamente disponibile per continuare, ma devo decidere la mia vita prima di giugno. Ma per la gente dentro la società, per la proprietà, per quelli che erano lì 90 minuti al freddo dopo un brutto risultato, dopo tutto quello che mi hanno dato dal primo giorno, non sarò mai io a dire 'arrivederci, vado via'".