Interviste Partita 18/04/2022 21:26

Napoli-Roma, Spalletti: "Noi in panchina siamo sempre seduti, altri no e alcuni arbitri vengono condizionati..."

Spalletti Napoli

In scena -Roma alle 19.00 allo Stadio Maradona per la 33a giornata di Serie A. Prima del fischio d'inizio l'allenatore azzurro, ex Roma, Luciano ha parlato ai microfoni dei cronisti. Le sue dichiarazioni:

SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA

L'uscita di Lobotka ha cambiato la gara?
"Probabilmente è coinciso perchè da lì la palla è girata meno bene però chi l'ha sostituito ha la stessa qualità. Lui ha subito questo forte crampo ma non dovrebbe avere muscolo infortunato o rotto".

Sulle ultime cinque gare
"Noi non dobbiamo fare nessuna scelta, dobbiamo giocare per vincere le partite. Non sono percentuali che ci rimangono, dobbiamo solo vincere il 100% delle gare che ci restano".

Sui cambi fatti
"Sono stati fatti per avere più possesso palla. La Roma è una squadra che va molto fisica, nel finale ci siamo a specchio ma non siamo riusciti a proteggere la palla. Bisognava interpretare meglio l'azione del loro gol, potevamo atteggiarci un pochettino meglio. Fragilità? Il calcio sta andando verso questa volontà di fare un calcio di uomo contro uomo più fisico e noi lì se non siamo bravi a gestire la palla ne paghiamo le conseguenze".

Non crede che il si è abbassato di più con l'uscita di Osimhen?
"Osimhen sa fare delle cose, in quel momento lì la gara era messa in un certo modo. Dries è più bravo a palleggiare, a tenere la squadra corta. A Bergamo Osimhen non c'era e abbiamo vinto. Poi volete Mertens in campo, ogni volta con questa storia. Abbiamo perso perché non si è tenuta la palla, abbiamo perso dei palloni che non possiamo perdere. Non siamo stati una squadra che ha la convinzione per avere certe qualità. Il gioco dei cambi a commentarle dopo a farlo ne esci mali. De Laurentiis mi brontola sempre perché sostituisco troppo tardi o perché ho sostituito chi non dovevo. Con i cambi ognuno vede quel che vuole".

SPALLETTI A DAZN

Insigne è uscito in lacrime, per il primo tempo che avete fatto la delusione è maggiore rispetto a settimana scorsa?
"Un po' di delusione c'è, la partita è stata condotta per certi tratti bene. Avevamo a che fare con una squadra forte che in certe situazioni ci ha creato qualche problema, però il dispiacere maggiore va sulla parte finale. Avevamo tutti centrocampisti freschi, non siamo stati bravi a gestire la palla come mi aspettavo. Abbiamo preso gol dal punto di vista tattico e di sviluppo evitabilissimo".

Le lacrime di Insigne?
"Non lo so, non l'ho visto. Il fatto di avvicinarsi questo momento dove è costretto a lasciare il campionato e la squadra dove è cresciuto gli lascia sensazioni particolare, bisogna sentire lui. Ha giocato una buona partita e ha assolto il compito quando doveva prendersi le responsabilità".

L'uscita di Lobotka ha tolto certezze al in fase di equilibrio. Metterebbe di nuovo il 3 difensore?
"Terzo difensore o no, già da prima non eravamo fluidi a far girare palla, loro cambiavano sempre gioco sul quinto. Dal punto di vista delle scelte tattiche ci siamo meglio. Senza Lobo la palla ha girato un po' peggio, ma non penso sia dipeso soltanto da lui. Penso sia dipeso soprattutto da quello che si è riuscito a fare con quelli dentro. Avevamo 4 giocatori freschi su 5, bisognava fare di più lì, non ci siamo riusciti. Invece di palleggiare abbiamo alzato la palla ed è diventato più difficile".

Si legge la delusione nei suoi occhi di questo ultimo periodo che non rende giustizia al percorso fatto.
"Vengo caratterizzato da quello che faccio, dal discorso in generale, valutando anche i periodi. Per lunghi tratti abbiamo fatto un buon calcio, sicuramente sempre lo stesso, abbiamo cercato di sistemare qualcosa dentro le partite per le difficoltà che conosciamo del momento. Il risultato di oggi ci penalizza nella classifica, ma rende abbastanza dignità per il calcio giocato. Abbiamo giocato a lunghi tratti un buonissimo calcio, potevamo segnare un altro gol nella prima parte, poi abbiamo sofferto".

Vuole replicare a Mourinho?
"No, dico che dal 1' che sono stato lì che dico alla mia panchina di non avere reazioni e oggi sono stati tutti seduti in panchina. Quando vengono gli altri fanno la squadra di casa, montano addosso a tutti. È una cosa che tornassi indietro non farei, alcuni vengono condizionati".

Si riferisce alla panchina della Roma?
"Parlo in generale, noi siamo stati seduti e facciamo fare il lavoro ai direttori di gara che devono fare. Di Bello è stato giustamente richiamato dal Var perché quello è rigore, gli è successo di non vedere. È una cosa corretta quella che è avvenuta".


PREPARTITA

SPALLETTI A DAZN

Ha parlato di motivazioni per non rimanere nella mediocrità, che motivazioni le dà questa partita contro Mourinho?
"Ogni volta che vado in campo, soprattutto in questo campionato, ci sono avversari preparati e di livello. Ho grande rispetto per chiunque, lui per il suo passato è qualcosa in più, ma non è il mio confronto personale con lui che farà la differenza ma quello che proporranno i giocatori in campo. E la cosa fondamentale è chi vince la partita attraverso la squadra, non fra me e lui".

Oggi è un dentro o fuori per il nel sogno scudetto?
"Sarà così fin quando i numeri non ce lo diranno. Non so le percentuali di possibilità che abbiamo. So le percentuali dell'obbligo che abbiamo, cioè di provare a vincere più partite possibili e oggi è una di queste".

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