Interviste Partita 16/01/2022 20:19

Roma-Cagliari, MOURINHO: «Partita dominata e abbiamo rischiato il pareggio... Sentito la pressione fino alla fine ma dovevamo vincere per forza» (AUDIO)

mourinho

Queste le dichiarazioni di José Mourinho, allenatore della Roma, al termine del match con il Cagliari:

MOURINHO A DAZN

Perché non si riesce a chiudere prima una partita?
Grande domanda, non ho risposta (ride, ndr).

Alla fine ha esultato tanto, quanto è importante questa vittoria?
La vittoria è super importante, è una partita tranquilla in cui si poteva fare subito gol, poi il secondo, il terzo o il quarto nel secondo tempo, ma poi poteva finire 1-1... Rui Patricio fa una grandissima parata, se non sbaglio, su Joao Pedro ma è un gesto tecnico fuori dal contesto del gioco: abbiamo dominato, abbiamo controllato ma poteva finire 1-1 una partita che sarebbe potuta finire 4-0 o 5-0. Di solito in queste partite non senti pressione, ma io l'ho sentita fino alla fine e potevamo perdere punti come nell'occasione della parata di Rui Patricio.

A parte le decisioni sbagliate in fase di rifinitura, le volevo parlare dei due difensori centrali Mancini-Kumbulla. Che tipo di prestazione hanno fatto?
Prima di tutto dammi del tu, siamo amici (Mourinho risponde a Ciro Ferrara, ndr). Per me Kumbulla è stato il miglior giocatore della mia squadra, ha fatto una partita fantastica. Mi dà soddisfazione perché in un determinato momento della stagione è stato in difficoltà, io sono stato molto negativo nel feedback e nell'aggressività con lui in allenamento, ma lui è stato sempre tranquillo, umile ed è cresciuto. Per me è più a suo agio a 3, ed è cresciuto. Ha fatto una partita buona, anche Mancini, così come la copertura dei due giocatori a centrocampo, che con la non avevano chiuso bene come nel gol di Dybala. Abbiamo lavorato su questo e i due giocatori centrali lo hanno fatto bene. Ieri ho finito l'ultimo allenamento con Felix, Tammy, Pellegrini e Zaniolo contro 0 per cercare di dargli fiducia e decidere bene. Ieri hanno fatto bene ma anche qualche decisione sbagliata. A Felix è difficile chiedere di più: l'utilizzo della velocità e profondità, ma non posso chiedergli pace di spirito davanti all'avversario. Tammy soffre di frustrazione, non è capace di nasconderla, lo soffre a questo livello. Zaniolo ha fatto una partita molto molto positiva, per noi è importante per nascondere palla, però subito nel primo tempo sulla palla di Felix deve fare gol di prima, invece ha controllato. Spero che in qualche partita facciamo tanti gol, le opportunità le abbiamo. Ho visto qualche statistica, siamo la squadra con più tiri in porta, mamma mia... Sono stanco, lasciatemi andare... (ride, ndr)

Con questo ciclo di partite davanti potete vedere la vostra vera personalità?
Però abbiamo affrontato il Cagliari e abbiamo fatto fatica a vincere. Era importante vincere e l'ho detto ai giocatori: 4-0, 5-0 o 1-0 era da vincere per forza. I giocatori hanno dimostrato questo sacrificio anche nella sofferenza nel finale. Queste squadre sono nella seconda metà della classifica, ma mi ricordo anche le partite perse con e Venezia e i 2 punti persi con la Samp. Non è scontato vincere queste partite. I ragazzi avevano bisogno della vittoria e per noi è importante.

Quanto le serviva Sergio Oliveira?
Per dire la verità abbiamo bisogno di più Sergio Oliveira: giocatori di performance, di 29 anni, con esperienza, che sanno quello che devono fare in determinati momenti della partita. Non è il regista come lo intendete in Italia, non è Pirlo, ma è un giocatore di cui la nostra squadra ha bisogno. Maitland-Niles ci dà opzioni, Karsdorp è andato in panchina senza allenarsi. Abbiamo fatto il mercato con questi due ragazzi che possono migliorare le opzioni della squadra.


MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

Vittoria che serviva, qual è stato l’elemento che le è piaciuto di più? Oliveira, è uno che si prende le responsabilità, come nel caso rigore: anche in questo è un valore aggiunto?
Il rigore non è la sua dimostrazione di personalità, oggi quando parlavamo dei rigoristi, tutti e cinque i giocatori che erano con me al tavolo volevano tirarlo. Anche Pellegrini e Veretout, che hanno sbagliato gli ultimi. Non abbiamo problemi di personalità e coraggio ad andare lì. Ha tirato bene e ha fatto un gol decisivo, ma la dimostrazione di personalità è nell’organizzazione della squadra, è stato importante in fase difensiva e offensiva. E’ stato importante come criterio, ha sbagliato un passaggio per stanchezza, ha giocato bene, semplice, lui e Veretout hanno fatto molto bene, con la copertura a Mancini e Kumbulla. Ha dimostrato qui la personalità ma non è una sorpresa per me. Se conosco bene un campionato è quello portoghese e lui lo conoscevo molto bene. Non avevo mai pensato che potesse essere possibile il suo arrivo.

Ci sono state occasioni per chiudere la partita.
Magari Mazzarri arriva qui e dice che era una partita da pareggio. Poteva esserlo, ma poteva anche essere da 5 o 6 a 0. E questo è drammatico, scherzavo col dottore che domani devo farmi controllare a Villa Stuart. Per le statistiche magari non ci sono grandi gol sbagliati ma quando parti a centrocampo con 2 contro 2 o 3 contro 3 quella è metà gol, sono tutte occasioni che devono chiudersi col gol. Zaniolo, Abraham, Felix, Mkhitaryan devono fare meglio. Poi la partita è andata in quella direzione, il Cagliari è così che ha vinto le partite, con la costruzione lunga, le rimesse in area negli ultimi minuti, gli angoli con 6 o 7 giocatori oltre i 188 cm. Dobbiamo ‘ammazzare’ la partita, mi devono dare la possibilità di sedermi in panchina tranquillo a bere. Ma dopo due sconfitte, soprattutto l’ultima che è difficile da dimenticare, i ragazzi hanno fatto una partita con personalità, qualità e gioco. Non era facile neanche cambiare tutto con Veretout dentro a 10 minuti dalla partita e Pellegrini fuori. La squadra è stata brava e, non so se Keramitsis ha toccato palla, è uno in più che non dimenticherà che la sua prima partita con la Roma è stata con me.

Il limite principale della Roma ad ora non chiudere le partite?

Abbiamo tanti limiti, diversi problemi. Oggi per esempio e contro la , se la società o Tiago Pinto non avessero preso Maitland-Niles, eravamo morti. Quando non c’è Karsdorp siamo in difficoltà e in alcune posizioni siamo in difficoltà. Viña è da solo, è un po’ la stessa cosa. Ma questi problemi a livello di squadra ci danno più opzioni. Oggi Veretout era in panchina e mi piace molto avere un Veretout in panchina, anche se magari non piace a lui. Come ad Inzaghi, Allegri e Pioli piace avere i giocatori che hanno in panchina. Noi in condizioni normali, senza giocatori squalificati o infortunati, con che torna, avremmo una rosa più equilibrata. Nel gioco si dice che abbiamo problemi difensivi, oggi se pareggiamo 1-1 la gente analizza il gol del Cagliari e trova qualche giocatore che ha sbagliato movimenti. Chi lascia Joao Pedro attaccare il primo palo, chi lascia Nandez. Non ci sono problemi difensivi se vinci 4-0 e per questo per me è difficile analizzare le cose isolate. E globalmente oggi abbiamo fatto una partita per vincere, non facile ma molto facile.

Mkhitaryan e la sua posizione: avrebbe giocato a centrocampo se ci fosse stato Pellegrini?
Certo, ho detto al giocatore che la partita era andata nella direzione che non volevo. Anche a fine primo tempo ho detto che non potevamo arrivare fino alla fine con l’1-0 e se non avessimo segnato dovevamo avere sempre la palla. Sapevo che sarebbe andata così, volevo avere la palla. Veretout ha fatto bene, Mkhitaryan in quella posizione si sente tranquillo e soprattutto mi è piaciuto molto Kumbulla. Lui è cresciuto nella difesa a tre e si sente meglio in quel contesto. Ho chiesto alla linea difensiva di giocare alto e lui lo ha fatto, ha avuto criterio con la palla che da lui usciva sempre pulita. Sono contento, nonostante le occasioni sbagliate. Ma se devo scegliere un giocatore scelgo lui, visto che ha avuto tempi difficili in cui ho perso anche la fiducia in lui dopo la partita di Bodo, ma è un ragazzo straordinario che vuole sempre lavorare e migliorare. E per questo sono molto contento di dire che oggi lui è stato un mio giocatore.