Interviste Partita 18/12/2021 17:10
Atalanta-Roma, MOURINHO: «Spirito fantastico, passo avanti per la mentalità. Ora non battiamo una big da 20 minuti...» (AUDIO e VIDEO)
Queste le dichiarazioni di Josè Mourinho, allenatore della Roma, al termine del match con l'Atalanta:
MOURINHO A DAZN
Oggi forse la più bella Roma della stagione, d'accordo?
Sì, spirito fantastico. I giocatori sapevano che con l'Atalanta non puoi essere mai in controllo per 90' e ci sono periodi in cui soffrire. La squadra è stata forte su tutti i punti di vista, l'arbitro è stato bravissimo per il modo in cui gioca l'Atalanta, per il pubblico con tanta pressione, serviva un arbitro così d'esperienza. Noi bravissimi, con tanta consapevolezza dei pericoli in area. Abbiamo interpretato bene il modo di uscire e creare loro danni. Complimenti ai ragazzi. Uno come Karsdorp ha i parastinchi distrutti, era in difficoltà ma sapeva che in panchina non c'era nessuno per il suo ruolo, si è sacrificato. Poi da 19 mesi, 3 giorni, 24 ore e 30 secondi non si vinceva contro una big, ora sono 20 minuti che non si vince contro una delle top 5.
Ora si può guardare a quelli davanti?
Possiamo guardare, ma possiamo guardare anche la panchina con giocatori giovani inesperti. Una cosa è fare cambi e migliorare la squadra e un'altra fare cambi di emergenza. Dobbiamo anche recuperare i giocatori che sono infortunati, però questa mentalità di oggi deve essere importante per i giocatori. Quando affronti una squadra di questo livello, Atalanta e non voglio neanche parlare dell'Inter che è ad un livello che non si può paragonare, per fare punti contro di loro non basta l'organizzazione tattica e il lavoro tattico, ma serve anche un carattere che oggi i giocatori hanno avuto. Oggi scherzavo con i giocatori prima della partita sul terremoto, che non ho sentito: dovevamo essere noi a sorprendere tutti, soprattutto quelli che tutti i giorni ci ricordavano che da mesi, anni e giorni non vincevamo contro una grande. Ora (guardando l'orologio, ndr) non vinciamo da 22 minuti e mezzo...
L'unico difetto che la Roma ha avuto in questo periodo è stata la rosa corta e un giocatore che segni tanto. Ma lo avete ed è Abraham, può fare 20 gol all'anno?
Certo, perché lo faceva in Inghilterra. Non mi sono mai preoccupato per i gol, ma la mia preoccupazione era che doveva interpretare lo spirito di una squadra che non domina il campionato. Viene da una cultura in cui la sua squadra ha sempre la palla ed è sempre superiore, lui gioca bene e fa gol. Da noi un attaccante che gioca bene non deve solo far gol, ma tante altre cose. Quando oggi eravamo in blocco difensivo basso e non si poteva rischiare nella prima fase, era importante avere un uomo in grado di vincere i duelli con gente come Palomino e Toloi, è cresciuto tanto in questa dimensione di gioco. Non mi preoccupa, farà più gol sicuramente.
Ha attirato la mia attenzione il movimento di Veretout che si sganciava.
Fantastico. Mkhitaryan aveva una missione difensiva più difficile di Jordan. Per pressare i loro tre difensori nel primo tempo Mkhitaryan doveva saltare Toloi e continuare sul terzo a destro. Dall'altra parte Zaniolo faceva pressione sul terzo di sinistra, Jordan era più posizionale e la freschezza di uno era diversa dall'altro. Jordan ha sfruttato bene il movimento. Mi è piaciuta davvero la squadra, che non si sentiva molto ad agio nei momenti di difficoltà e sofferenza nel gioco. In difficoltà non eravamo bravi, c'è stata un po' di crescita ed oggi è stato fantastico vedere questa evoluzione, il modo in cui abbiamo sofferto e siamo entrati nella ripresa bene dopo il gol al 46' del primo tempo. La squadra è rientrata forte, abbiamo giocato veramente bene. Questa vittoria significa un passo in avanti a livello di mentalità.
Zaniolo?
Penso che il gol per lui sia importante, ma guardo le cose che sembrano piccole. Ha avuto un giallo presto e un Nico senza testa e troppo emotivo sarebbe finito fuori o lo avrei dovuto cambiare. Lui ha saputo stabilizzarsi, ha interpretato molto bene il gioco. Mi è piaciuta la sua stabilità emotiva e come ha interpretato il gioco.
MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA
Partita che rappresenta la svolta della stagione considerato l'avversario che avevate di fronte? C'era Dzeko in tribuna, un assist all'Inter?
Non sto pensando alla classifica e all'importanza dei 3 punti, ma più alla trasformazione nella mentalità di una squadra a cui la stampa romana non ha mai fatto dimenticare da quanti mesi, ore, minuti e secondi non vinceva una partita contro una big. Questo per me è la cosa più importante, è un cambio di mentalità. Saper giocare contro una squadra di alto livello significa saper soffrire, saper essere umili, saper affrontare le difficoltà. In partite simili non sei mai in controllo del match: abbiamo saputo soffrire, in modo organizzato. Per me siamo stati fantastici, anche il fatto di andare nello spogliatoio sul 2-1. La squadra è entrata in campo nel secondo con maggiore consapevolezza e stabilità, è la cosa che mi è piaciuta di più. Questa deve essere la svolta: al di là dei punti e della classifica serve questa mentalità. Karsdorp ha avuto una gran difficoltà, sapevo che in panchina non avevo un giocatore di ruolo con cui sostituirlo ma è rimasto lì per 95', anche Smalling non era al 100%, Ibañez lo stesso. A centrocampo hanno pedalato tutti senza fermarsi, i ragazzi in attacco hanno fatto un grande lavoro. Hanno parlato di gol importanti per Abraham e Zaniolo ma non voglio sapere di gol e assist, voglio sapere della mentalità. Ora ci sarà una sfida importante con la Sampdoria.
Ieri ha parlato della programmazione dell'Atalanta, lei si vedrebbe su una stessa panchina per 6 anni?
Nella Roma sì. Sono venuto qui e ho fermato per 3 anni, non bastavano un anno e mezzo o due. E' un tipo di progetto che mi piace, ma serve qualcosa di più. Ora siamo limitati, se questo poco di più arriva in ogni finestra di mercato, unito al lavoro quotidiano e alla crescita dei nostri giovani, fra 2-3 anni possiamo far bene. Guardate l'Atalanta, hanno Piccoli che è un giovane forte, ma alla fine è entrato Muriel, Miranchuk, Malinovskyi. I nostri ragazzi sono scelti quando qualcuno è indisponibile per infortunio. Con qualcosa di più possiamo arrivare dove è l'Atalanta, una squadra da zona Champions.
È un assist all'Inter?
Secondo voi hanno bisogno di assist? L'Inter non ne ha bisogno, ha già una gran rosa
L'ha preparata così?
Abbiamo preparato la partita per vincerla. Ho rischiato tanto, oggi potevamo essere qui a ridere di me. L'Atalanta sarà sempre l'Atalanta, per tutto il loro modo di essere, sarà una squadra sempre così, che dominerà sempre.
MOURINHO A ROMA TV+
Ieri in conferenza stampa dicevo che c’è una cosa che non smette di crescere, è l’empatia. Siamo una squadra, un gruppo dove l’empatia cresce, anche nelle difficoltà, anche con risultati negativi però cresce. Questo per me è una cosa molto molto importante in un progetto di questa natura. Dopo quelli che sono entrati in campo hanno interpretato la gara in modo fantastico. I primi ad interpretarla sono stati i miei analisti, tutti e 4 i ragazzi hanno fatto un lavoro fantastico durante la settimana per preparare le informazioni sui giocatori e gli allenamenti tattici. È stata una grande interpretazione. Dopo abbiamo lavorato, i giocatori erano molto concentrati e neanche un gol al minuto 46, che di solito ti fa sentire il contraccolpo psicologico, non ci ha cambiato. Nel secondo tempo siamo entrati forti, equilibrati, con maturità e con l’ambizione di approfittare in contropiede. Per me è una performance fantastica della squadra, i 3 punti sono molto importanti. Al livello di crescita di squadra e di mentalità ho avuto una sensazione molto positiva.
Anche di personalità perché su un campo difficile come questo se non si vincono i contrasti e le secondo palle diventa complicato.
Si, però bisogna vincere anche controllando le emozioni, bisogna saper soffrire come ha fatto Rick Karsdorp. Bisogna essere equilibrati come Zaniolo che ha giocato con un’ora con un cartellino giallo ma è stato sempre equilibrati. Per me è la squadra ha giocato veramente bene.