Interviste Partita 29/11/2020 23:01
Napoli-Roma, Gattuso: "Giusto che la città soffra per Maradona ma serve buon senso, basta girare senza mascherine"
Il Napoli si impone per 4-0 ai danni della Roma di Fonseca. Al termine della gara il tecnico Rino Gattuso si è presentato ai microfoni dei cronisti per commentare la vittoria. Queste le sue parole.
GATTUSO A SKY SPORT
Questo è il vostro punto di partenza?
Noi abbiamo fatto delle buonissime partite, ma noi dobbiamo giocare con questa voglia e questa intensità. Non dobbiamo sottovalutare nulla, se pensiamo di giocare sempre bene. Mi piace che quando non abbiamo palla copriamo le linee di passaggio come abbiamo fatto oggi, ci mettiamo con il coltello tra i denti e penso che la squadra deve migliorare queste cose perché la qualità c’è. Oggi abbiamo fatto una grandissima partita, mi è piaciuto l’atteggiamento che ho visto oggi, tutti quanti si aiutano applaudono quando sbaglia un compagno, senza mandare affan****, per vincere le partite c’è bisogno anche di questo.
Quanto vi ha aiutato l’onda emotiva per la scomparsa di Maradona?
Si respira un’aria triste, però in questo momento secondo me la città deve avere anche buon senso perché troppa gente senza mascherina. È giusto perché Maradona è una leggenda e lo sanno tutti però in questo momento bisogna fare i bravi perché sennò ne pagheremo le conseguenze tutti quanti. Io capisco l’affetto però da domani spero che si comincino a fare le cose come si deve perché la città sta soffrendo tanto per Maradona ma anche per tutti i negozi chiusi e per l’economia e tutti noi abbiamo il dovere di fare le cose fatte bene.
Hai fatto anche qualche aggiustamento tattico...
Il problema non è una questione di moduli, sicuramente il vertice basso ti dà più equilibrio specialmente quando incontri squadre che amano imbucare come la Roma, ma non è quello...è una questione di come interpreti perché a volte costruivamo con 1-2 giocatori e Fabian Ruiz o Zielinski andavano sotto punta.
Perché questa squadra ogni tanto non ha questo atteggiamento?
Penso che ogni tanto è colpa mia, ogni tanto per non rompere troppo ai giocatori faccio passare determinate cose, ma ho capito che non devo far passare nulla, perché altrimenti non sono me stesso e do qualche segnale negativo ai miei giocatori. Ai miei tempi bisognava parlare poco, ora è diverso. Ai giocatori deve venire la nausea per quanto parlo, sono cambiati i tempi.
Le prestazioni di Zielinski possono metterti in difficoltà per le prossime gare?
Secondo me è uno dei giocatori più forti che abbiamo, il problema è che ha avuto il Covid e non si reggeva in piedi. Gli abbiamo dato minutaggio, sicuramente ancora non ha i 90 minuti sulle gambe per come lo abbiamo visto, ma è un giocatore importante. Ha tutto per diventare un giocatore molto, molto importante.
Visto il calendario intenso non è fisiologico non avere sempre la squadra al 100%?
Lo sappiamo che non possiamo avere la squadra sempre al massimo per la quantità di partite che giochiamo, però bisogna annusare il pericolo, rispettare sempre l’avversario. Anche se stai male e hai mentalità, lo puoi fare. Poi puoi sbagliare qualcosa, ma la mentalità non deve mancare mai. Poi se vediamo i numeri, non so che cosa si aspettano da noi, perché stiamo facendo bene. Io voglio alzare l’asticella, noi siamo forti, ogni tanto giochiamo bene e divertiamo.
Pensi ancora a Juve-Napoli?
Certo che ci penso. Io e la mia squadra sul campo abbiamo fatto 18 punti. Io lo ridico: alle 7 meno 5 io ero sul pullman per partire e in quel momento là la mia squadra aveva molte chance per andare a fare risultato a Torino. A noi ci è andata male. Abbiamo una partita in meno, un punto in meno, spero che la giustizia faccia il suo corso e vedremo. Però la mia squadra ha 18 punti.
Qual'è la squadra da battere?
La squadra da battere è l'Inter. Una squadra fortissima che abbina qualità e forza fisica e poi la Juve perché è una vita che vince e ha una grande mentalità.
Serata particolare, non c'era modo migliore di celebrare Maradona?
"C'è aria di tristezza, questa è una città stupenda anche quando fa maltempo eppure c'è atmosfera di lutto. La città ha fatto di tutto per onorarlo, la squadra anche. Diego rimarrà sempre. È una leggenda, che ha fatto qualcosa di importante. Chi ha avuto la fortuna di vederlo non può dimenticarlo".
Hai ritrovato il tuo Napoli?
"Da quando è arrivato il Covid si fa un altro sport, bisogna essere bravi a trovare le motivazioni. Si fatica senza tifosi, bisogna essere bravi a stare sul pezzo. Anche con il giusto atteggiamento annusare il pericolo e sfruttare la qualità che la squadra ha".
Sul ritorno al 4-3-3: solo un'opportunità legata alle assenze?
"Bisogna guardare bene le partite. È vero che in fase di non possesso difendevamo a tre, ma in fase di costruzione era un due più uno in mediana. Non è una questione di modulo, è una questione di come si interpreta e di voglia di sacrificarsi".
Sulle manifestazioni per Maradona in tempo di Covid
"Bisogna fare molta attenzione, è successa una tragedia. Uno dei più grandi della storia di questa città, ma tutti abbiamo il dovere di fare le cose fatte bene. C'è una popolazione che a livello imprenditoriale non attraversa un buon momento, ma spero che il buon senso prevalga sempre su tutto".
Questa vittoria cambia la stagione del Napoli?
"Non abbiamo niente da cambiare. Abbiamo 18 punti, con una gara da recuperare aspettando che la giustizia faccia il suo corso. Non so quali siano le aspettative degli addetti ai lavori o del club. Questa è una squadra che in dodici partiti ha fatto nove vittorie, stiamo facendo quello che dobbiamo fare. Se qualcuno pensa che non dobbiamo perdere mai non è un mio problema. Dobbiamo giocare col pepe al c***, come fatto stasera".