Interviste Partita 03/07/2020 06:29

Roma-Udinese, MIRANTE: "Non è facile giocare ogni 3 giorni, ma non cerchiamo alibi. Ora dobbiamo mettere più di quanto abbiamo dentro e non staccare la spina"

LP_11459131

Queste le parole del della Roma, Antonio Mirante, al termine della sconfitta casalinga contro l'Udinese.

MIRANTE A SKY SPORT

Squadra involuta, manca la prestazione. Che succede e come se ne esce?
Vorrei avere la ricetta per capire come se ne esce. Non è facile giocando ogni 3 giorni, soprattutto in un momento complicato. C'è da fare gli uomini, con coraggio e professionalità. Nei momenti difficili dobbiamo mettere più di quanto abbiamo dentro.

Sembrate stanchi fisicamente...
Abbiamo quello che hanno le altre squadre. Dobbiamo tirare fuori più degli altri, approcciare meglio alle partite. L'espulsione ha complicato la partita, ma abbiamo fatto meglio in 10 che in 11. Nel secondo tempo, negli ultimi minuti, la squadra era cotta.

Nelle settimane precedenti alla ripresa quanto desiderio c'era nello spogliatoio di ricominciare?
Non c'era lo spogliatoio però (ride, ndr). Non era facile capire le sensazioni, qualche squadra pensava di poter giocare, altre no. Questo ha creato polemiche. Quando si decide di giocare, non si devono trovare scuse. Tutti hanno avuto difficoltà e problemi, non serve e non è giusto appellarsi a questo.


MIRANTE A ROMA TV

Che idea ti sei fatto?
In questo momento è molto difficile analizzare le partite. Potrebbe esserci la componente fisica ma non mi va di cercare alibi: tutti hanno i nostri stessi impegni. Non abbiamo cominciato bene, non abbiamo avuto la cattiveria di chi ha voglia di rifarsi dopo una sconfitta come quella con il Milan. Poi l'espulsione, abbiamo anche giocato meglio ma nell'ultimo quarto d'ora i miei compagni erano stanchi dopo aver rincorso per tutta la partita

Avete parlato nello spogliatoio?
Non bisogna staccare la spina. Non bisogna parlare di 'onorare' la stagione. Dobbiamo avere la fame di vincerle tutte ritrovare la consapevolezza di essere una grande squadra. Sta a noi più 'vecchi' trasmettere questo messaggio ai più giovani. In 4 giorni tutto può cambiare e l'umore può capovolgersi. Contro il dobbiamo tentare di rigirare le cose a nostro favore

Voi leader dovete cambiare il modo di approcciarvi al resto della rosa? O non credete di poter riuscire ad invertire la rotta?
Quando si parla di leader non per forza i 'vecchi' devono richiamare i giovani. Anche noi più grandi abbiamo demeriti. La Roma è da alta classifica e questo deve essere un pensiero comune, non solo per il blasone ma anche per le nostre qualità. Però per arrivarci ci devi credere. Solo così dimostri di essere più forte non solo sulla carta ma in tutto

Perchè gli altri hanno la 'fame' e noi no?
E' difficile parlare di un atteggiamento positivo all'inizio di questa gara da parte nostra. Dopo Milano dovevi impattare diversamente questa partita. Siamo andati sotto e poi rimasti in dieci, e anche con l'uomo in meno abbiamo tenuto il pallino del gioco e creato diverse occasioni. Dobbiamo aggrapparci alle nostre qualità e metterci qualcosa vicino al livello umano. Poi ovviamente devono venire fuori le qualità dei singoli che in questo momento possono darci una mano

In questo momento della stagione c'è tempo per migliorare la condizione fisica?
Non credo che oggi abbiamo corso poco, la condizione fisica passa in secondo piano. Oggi siamo una squadra che ha reagito, mentre in questo tipo di partite bisogna agire. Giocando ogni tre giorni l'entusiasmo può fare la differenza e farti sentire meno la fatica, darti quella determinazione di cui soffri la mancanza quando le cose non vanno