Interviste Partita 02/11/2019 22:43
Roma-Napoli, PASTORE: «Che grinta, volevamo questa vittoria. La Roma e Fonseca mi hanno dato fiducia» (AUDIO)
Queste le dichiarazioni di Javier Pastore, centrocampista della Roma, rilasciate alla stampa al termine del match con il Napoli:
PASTORE A ROMA TV
Grande partita, 11 palloni recuperati oggi, solo una volta hai fatto meglio. Ottimo stato di salute...
Sì, è molto importante star bene fisicamente. Posso fare sforzi che non riuscivo a fare prima. Abbiamo corso moltissimo e la nostra grinta è molto positiva. Abbiamo ambizione, volevamo i 3 punti e siamo andati forte in ogni contrasto. Non solo io, ma tutti i miei compagni. Questa è la strada giusta.
Roma intelligente nella gestione della palla e delle energie...
Sì, e in più contro una squadra che gioca molto bene e che corre molto. Sono molto aggressivi. Abbiamo gestito bene la partita anche se dopo il rigore sbagliato abbiamo perso un po' di entusiasmo. Nel secondo tempo ci siamo ripresi bene e abbiamo fatto una buona gara
Grandissimo stato di forma, vuoi venire a trovarci fin qui su in studio?
Salutiamoci qua (ride, ndr). E' importante essere tutti in forma così l'allenatore ha più scelta per schierare la formazione della prossima partita. Recupero sempre meglio dopo ogni partita, ho giocato diverse partite di seguito e ho più tranquillità.
Il mister ti ha sgridato per la rabona?
Non lo so, ma in quel momento ero più sicuro a dare la palla così che con il destro, tutto qui
PASTORE A SKY SPORT
Uscito tra gli applausi. Cosa si prova in quei momenti?
Sono momenti belli, perché i tifosi seguono sempre la squadra. E' bello uscire così. Tutto dipende da ciò che facciamo in campo e la squadra ora sta facendo cose belle. Dobbiamo ringraziare sempre i tifosi.
Cosa vi ha chiesto Fonseca?
Ci ha chiesto di correre in avanti, di non lasciarli giocare facilmente. Con Edin abbiamo recuperato più palle in avanti, questo ci aveva chiesto l'allenatore.
Siete terzi, che sensazioni hai?
La sensazione è bella perché stiamo facendo le cose bene. L'allenatore aveva detto che aveva bisogno di tempo per migliorare la squadra, il tempo ci sta dando ragione. Vogliamo stare più in alto possibile in campionato.
Hai giocato con tanti campioni, chi ti ricorda Zaniolo?
Ogni giocatore è diverso. Provo felicità e gioia per lui, è un bravo ragazzo e tutti noi dobbiamo aiutarlo a crescere. Ha tanto potenziale, qui sta facendo la differenza e già è nel giro della Nazionale. Gli stiamo dietro sempre, sappiamo che può dare per la Roma. Come squadra stiamo crescendo.
Avverti la fiducia di allenatore e società?
L'ho sentita tanto in questa estate, la società mi è stata vicino. L'allenatore mi ha sempre parlato, queste situazioni mi fanno stare bene. L'importante è che la fiducia sia reciproca. Penso alla Roma.
Hai avuto difficoltà nella scorsa stagione...Chi ti ha aiutato di più?
L'anno scorso è stato molto difficile, non solo per i problemi fisici ma anche perché non mi sentivo importante per la squadra come avevo previsto all'arrivo. Non giocando per tanto tempo, si perde anche la fiducia dei compagni. In estate ho lavorato di più, ho la mia famiglia vicino e sono riuscito ad uscire da quel brutto periodo. La cosa più importante è che con società, allenatore e compagni siamo una cosa sola e quando è così si può andare lontano.
PASTORE IN MIXED ZONE
Una vittoria che rilancia le ambizioni della Roma. Qual è l’errore da non commettere adesso?
Di pensare che abbiamo già vinto qualcosa. Credo che la cosa più importante sia continuare a fare quello che stiamo facendo e di giocare un bel calcio perché i gol stanno arrivando con delle giocate molto belle. Siamo tosti, vogliamo sempre recuperare il pallone e non lasciamo giocare le altre squadre. Siamo la Roma, decide l’allenatore e speriamo di continuare così.
Ce la fai a giocare anche la sesta consecutiva?
Speriamo di sì, l’importante è recuperare bene in questi primi due giorni. Poi sarà l'allenatore a decidere la squadra.
Hai parlato con Manolas dei fischi?
No, non ho parlato con lui. Sono cose che succedono nel calcio, adesso sta giocando in un'altra squadra. La gente non si deve dimenticare delle cose che ha fatto qua. E’ un grande calciatore.
Sei stato tra i migliori in campo, cosa è cambiato con l’arrivo di Fonseca?
Mi ha dato molta più fiducia. Ha parlato molto con me all'inizio del campionato. Ha gestito molto bene i miei allenamenti, adesso sto bene e devo dimostrarlo dentro al campo.
All'inizio non avevo capito perché l’arbitro aveva fermato la partita. Non sono cose belle da fare ma l’importante è che Dzeko e noi giocatori abbiamo chiesto al pubblico di sostenere la squadra senza pensare ad altre cose. L’euforia dei tifosi si è messa subito con noi e non ci sono stati più canti su questa cosa. Non ci dobbiamo pensare, ma non sono cose giuste.
Vi sentite di poter regalare qualcosa di importante ai vostri tifosi?
L’ambizione è quella, voler vincere ogni partita. Io da dentro al campo vedo gli occhi dei miei compagni che sono completamente diversi. Vedo le corse indietro che fanno Kluivert e Zaniolo e ci fanno venire voglia di correre anche a noi. Sono cose che ci portano ambizione: è l’ambizione di vincere senza lasciare nemmeno un pallone perché questo è l’importante.