Interviste Partita 14/04/2019 02:14
Roma-Udinese, RANIERI: "Squadra mai disunita, per la Champions decideranno i dettagli. Tutti dobbiamo fare sacrifici per il bene della Roma" (AUDIO)
Queste le dichiarazioni di Claudio Ranieri, allenatore della Roma, rilasciate alla stampa al termine del match con l'Udinese:
RANIERI A SKY SPORT
Il secondo tempo, la sua miglior frazione dal suo ritorno?
Questo non lo so, so che abbiamo sofferto molto nel primo tempo, abbiamo cercato di togliere loro il contropiede e i primi 5-7 minuti sono stati pericolosissimi. Poi abbiamo preso le misure, non siamo riusciti a fare quello che chiedevo, ma faccio i complimenti ai ragazzi, non si sono mai disuniti. Avevo detto che sarebbe stata difficile e così è stato
Florenzi e Pellegrini?
Avevamo 4 difensori centrali, Marcano ha fatto una grande partita ma dall'altra parte non c'era nessuno in grado di andare in sovrapposizione, c'è riuscito nella ripresa.
El Shaarawy e Dzeko, la Roma ritrova compattezza?
Dovevano ritrovare fiducia e serenità, quando si perde il nervosismo va a mille. Tutti vogliono dare di più e non riescono ad essere squadra. Ora si sacrificano e piano piano ci stiamo riuscendo.
Ha fatto un gran lavoro su Dzeko, ha ritrovato il sorriso. Per tutta la stagione sembrava di cattivo umore. Con i nuovi compiti che ha gioca più volentieri. Su Zaniolo, invece, vedendolo si teme il cammino inverso: spesso perde un tempo di gioco.
La mia sensazione è che Zaniolo è una mezzala a tutto campo, non posso farlo giocare lì con due centrocampisti che devono governare la squadra. Pellegrini è più agile nell’inserirsi, lui riesce a sopperire in un ruolo non suo. Gli chiedo un sacrificio, ma dobbiamo sacrificarci tutti per il bene della Roma.
Lazio e Atalanta, chi le fa più paura?
Tutte quante lotteranno fino in fondo, sarà un particolare a mandare una di queste in Champions e le altre in Europa League. Tutte quante stanno bene, sono ottime squadre, c’è da lottare fino alla fine
RANIERI A ROMA TV
Due vittorie consecutive senza subire gol, non è un caso...
E' quello che dico dall'inizio ai ragazzi, prima o poi il gol lo facciamo e l'importante è non subirlo. Nel primo tempo abbiamo rischiato sulle ripartenze, dove pensavo. Loro sono bravi a ripartire in velocità e buon per me che ho giocatori veloci. Nel primo tempo avevamo un uomo in meno a centrocampo ma dovevo fare i conti con i minutaggi, poi nel secondo tempo ho aiutato Cristante e De Rossi con l'uomo in più.
Cosa hanno dato in più Pellegrini e Florenzi?
Florenzi ha fatto bene ad aiutare Zaniolo, era logico che con Jesus a destra, visto che è un centrale, la manovra non fosse fluida. Mentre con la Samp, dove c'era da difendersi, era diverso.
Grande partecipazione e collaborazione anche di Marcano e Jesus...
Neanche a me è dispiaciuta la prestazione di Jesus, ma non essendo il suo ruolo naturale non poteva fare la sovrapposizione a Zaniolo. D'Alessandro nei primi metri è più veloce di lui, per cui lo aspettava e poi gli prendeva il tempo.
Sui cambi: cosa non ha funzionato nel primo tempo?
Non ha funzionato il raccordo centrale, giocavamo con un uomo in meno. A me andava bene che giocassero palla e non che andassero in contropiede però. Ma dovevamo attaccare lo spazio e non ci riuscivamo. Ho preso questa decisione perché sapevo che De Rossi non avrebbe potuto fare 90'. Florenzi ha fatto solo un allenamento con noi ad altà intensità quindi sapevo che non aveva i 90' ma un tempo sì.
Dzeko e Schick?
E' logico che quando vedo Schick giocare da solo è molto più fluido e tranquillo. Oggi era più Dzeko che rientrava e non Schick, invece secondo me Patrik è bravo tra le linee, invece si faceva marcare.
La vediamo provato però...
Sapevo sarebbe stata difficile e che l'Udinese era in fiducia. Sono provato ma contento.
A che punto siamo con la cura Ranieri?
Piano piano, ancora c'è tanto da lavorare.
RANIERI IN CONFERENZA STAMPA
Schick e Dzeko, aveva detto che avrebbe giocato dall'inizio solo uno dei due...
La mia non è stata pretattica, avevo pensato di giocare con Pellegrini dall’inizio, ma quando faccio i conti la sera prima vado a pesare anche quanto può giocare un giocatore. Sapevo che De Rossi non poteva reggere tutti i 90’, si è immolato per farci fare gol. Ho dovuto mettere le due punte. Ci è mancato un uomo di raccordo, oltre a schermare il centrocampista basso gioca a 1-2 tocchi e cambia l’azione da difensiva in offensiva.
Perché Schick fuori all’intervallo?
Non avevo fatto giocare Dzeko a Genova perché si era allenato poco, oggi aveva fatto la settimana completa. È il goleador principe, scelgo lui perché non è possibile che uno come lui renda sotto la media. Ci sta un anno meno prolifico, ma se lui ci regalerà soddisfazioni abbiamo più possibilità per arrivare dove stiamo lottando per arrivare.
E' riuscito ad entrare nella testa dei giocatori?
Credo mi stimino e vogliano fare quello che chiedo loro. Vorrei di più, non sono mai contento. Ma va bene così. Ci sono caratteristiche particolari, loro erano abituati al 4-3-3, ho cambiato il modo di pensare degli esterni, alcuni non sono abituati. Ci riuscirò pian piano.
Udinese calata con la pioggia?
Credo che l’Udinese ci abbia messo in difficoltà nei primi 5-7 minuti, avevamo parlato molto del contropiede. Dovevamo essere pazienti, girando palla più velocemente di quanto fatto. Il palo è stata più una mischia gigantesca che altro. Sapevo che sarebbe stata una gara difficile. Avevo detto di essere intelligenti e non generosi, per non farci infilare in contropiede. C’è da dire che il gol è nato su una grande invenzione di El Shaarawy.
Cosa consiglierebbe a De Rossi per il futuro?
Sono situazioni particolari, dipende da quello che si sente dentro. Dire basta è molto difficile, perché quando sei giovane ami il tuo lavoro ma più vai avanti e più ti secca lasciare. Come passi i 30 cominci a pensare a quanti anni ti rimangono e questo distacco ti porta a lavorare di più e meglio. Quello che Daniele vorrà fare, lo farà bene.
Ha fatto un gran lavoro dal punto di vista psicologico?
Credo che siano i risultati a parlare. La squadra vuole lottare per raggiungere la Champions League, standone fuori c’è nervosismo. I risultati aiutano a essere più distesi e uniti, anche durante gli allenamenti. Lavoro sotto ogni aspetto, portando la squadra a fare quello che voglio io. Si stanno sacrificando per fare quello che voglio io, lo faranno sempre meglio.
La partita di Jesus e Marcano?
Uno giocava fuori ruolo, un piede sinistro messo a scendere a destra, era preoccupato. Ivan dall’altra parte ha fatto molto bene, essendo un sinistro. Ha fatto una gran partita