Interviste Partita 03/11/2018 22:36
Fiorentina-Roma, MONCHI: "Doveva intervenire il VAR, non possiamo stare zitti. Orsato già protagonista contro di noi. Fiducia in Di Francesco immutata" (VIDEO e AUDIO)
Queste le dichiarazioni di Ramon Rodriguez Verdejo 'Monchi', direttore sportivo della Roma, rilasciate alla stampa a pochi minuti dal fischio d'inizio e al termine del match con la Fiorentina:
POSTPARTITA
MONCHI A SKY SPORT
Soddisfatto di tutto, che cosa l'ha convinta di meno e cosa di più?
"Praticamente nulla. Credo solo il gioco della squadra che invece si è avvicinato a quello che tutti pensiamo possa esprimere questa squadra. La Roma meritava di più. Mi dispiace perché c’è stata una decisione che ha cambiato la partita. Sono qui da 18 mesi, non ho mai parlato di arbitri e non voglio parlarne, penso che il direttore di gara non sia responsabile di nulla. Ma abbiamo la possibilità di utilizzare il VAR, che può essere utile in situazioni come quelle di oggi".
Lei dà un peso determinante all'episodio?
"Loro hanno segnato di rigore, con un rigore che non c’è, come dicono tutti. Bisogna vederlo, dobbiamo fare una riflessione perché non parliamo mai e anche contro la Spal abbiamo subito un rigore contro, mentre a Napoli non è stato dato. L’arbitro è l’ultimo responsabile, ma c’è una persona che non è la prima volta che si rende protagonista di queste situazioni, c’era anche l’anno scorso contro l’Inter (riferimento a Orsato, ndr) per il rigore su Perotti non fischiato. Chiedo un po' di certezza e di giustizia. Sono convinto che nessuno lo faccia di proposito, rispetto gli arbitri ma Roma non può sempre restare zitta. Se dobbiamo parlare, parliamo. Ma non penso sia questa la strada: la strada è utilizzare il VAR. Io sono un difensore ad oltranza del VAR, credo che protegga tutto, prima di tutto gli arbitri. Oggi era una situazione chiara in cui il VAR doveva intervenire"
In base al protocollo del VAR Orsato aveva un po' le mani legate, non ravvisando un chiaro ed evidente errore dell'arbitro. Con il contatto che c'è stato faceva fede l'interpretazione dell'arbitro. Il primo responsabile resta l'arbitro, abbiamo spostato l'attenzione sulla seconda lettura dell'episodio.
"Posso capire tutto ma credo che il VAR intervenga quando c’è un errore in flagranza. Ogni volta che guardo l’episodio mi arrabbio. Non sono d'accordo con lei, l'arbitro è l'ultimo responsabile, c'è una persona che guarda tutto tranquillo e seduto su una sedia... Almeno il VAR deve richiamare l'arbitro per far rivedere un episodio. Non dimentichiamoci che siamo in tanti a lavorare per questa squadra e per questi tifosi"
MONCHI A ROMA TV
Il rigore ha cambiato la partita.
"Purtroppo è così. Non parlo mai di ciò che non è sportivo, ma oggi mi sembra che siamo tutti d'accordo: questo episodio ha cambiato la partita. Questa società è rimasta zitta, senza parlare, ma nelle ultime tre partite abbiamo avuto delle circostanze così così: il rigore a Empoli era così così, idem con la Spal e invece a Napoli una situazione simile è finita con un giallo per il nostro giocatore. E infine oggi. Prima di tutto voglio dire che l'arbitro è l'ultimo responsabile, ma abbiamo gli strumenti per aiutarlo e non sono stati utilizzati, purtroppo capitano sempre con lo stesso protagonista: è successo l'anno scorso contro l'Inter, a Genova con la Samp... Quindi vorremmo che tutti rispettino la VAR, bisogna usare questa tecnologia. Porta giustizia e ne va fatto un uso giusto".
Si riferisce a Orsato?
"Si, ma non voglio nemmeno caricare tutto su di lui. Credo sia stata una situazione strana e che sarebbe importante gestirla".
E' un momento delicato, come va gestito?
"Non possiamo dimenticare che non stiamo andando bene, oltre a parlare del rigore dobbiamo fare una riflessione su noi stessi: credo che oggi la Roma è stata più vicina ad essere la nostra squadra. Oggi non dobbiamo guardare la classifica perchè porta depressione, ma dobbiamo migliorare il nostro calcio. E la strada è più vicina. Oggi fino al rigore avevamo fatto tante cose buone e dobbiamo ripartire da qui, prendendo fiducia e personalità. E' vero che gli ultimi due risultati non sono positivi ma giocavamo in trasferta contro due squadre fortissime in casa loro. A Napoli abbiamo fatto un buon primo tempo oggi abbiamo fatto meglio della Fiorentina. Senza essere contenti, ci sono delle cose che ci aiutano ad essere un po' positivi"
Ma la Roma ha perso punti importanti con le piccole, ecco perchè questi punti sanno di sconfitta...
"Sono d'accordo al 100%, il problema non è pareggiare a Napoli o a Firenze, ma farlo in casa con Atalanta e Chievo e perdere con la Spal. Ora non abbiamo più tempo per sbagliare e un pareggio non sembrerà mai positivo in questo momento".
Come si esce da questi momenti?
"Ho vissuto situazioni più difficili di questa ma siamo sempre ripartiti. La situazione è difficile per tutti e dobbiamo andare tutti avanti, abbiamo un'opportunità importante per fare bene in Champions. Dobbiamo ritrovare fiducia e personalità, nel calcio non contano solo le qualità tecniche ma anche la testa. La squadra ce le ha, ma deve uscire fuori di più. Senza essere contenti, ripeto, magari questi risultati portano fiducia nello spogliatoio".
La Roma avrebbe meritato di vincere, ha fatto bene ha porre l'attenzione su questi episodi. E' il momento di riflettere.
"Bisogna sempre partire dal rispetto, nessuno sbaglia apposta ma siamo la Roma, non possiamo restare zitti e girare lo sguardo dall'altra parte".
MONCHI IN MIXED ZONE
La società ha deciso di non far parlare i tesserati, qual'è il vostro pensiero?
"Prima di tutto va portato rispetto agli arbitri. Questa società ha preso questa strada e non la deve abbandonare cioè quella del rispetto assoluto verso gli arbitri. Anche oggi l'ultimo responsabile è l'arbitro, puo' sbagliare. Mi dispiace però, perché nel calcio italiano c'è il Var e oggi non è stato usato: il Var porta giustizia e difendo il suo uso per proteggere gli arbitri. Se fosse accaduto tutto in normalità, il rigore non sarebbe stato dato e nessuno avrebbe parlato dell'episodio perché tutti siamo convinti che non era rigore. Tutti possono sbagliare, l'unica cosa che contesto è che non sia stato chiamato il VAR".
Non sembra esserci un'identità di squadra. Cosa succede?
"Per vedere cosa succede bisogna guardare la classifica. Oggi abbiamo visto una squadra un po' più vicina rispetto a quello che vuole il mister. Se avessimo perso ero forse più contento, siamo stati anche sfortunati. Dobbiamo ripartire dalle cose che oggi sono state fatte bene. Manca ancora tanto, ma dobbiamo ripartire da oggi senza pensare alla classifica, che non è bella. L'importante è migliorare il livello di calcio, e oggi è stato così. Credo che abbiamo fatto un passo importante contro una squadra complicata".
La squadra non era distratta dalla Champions...
"Si, oggi la squadra è scesa in campo concentrata. Prima del rigore loro abbiamo fatto bene con tante occasioni da gol create, senza dimenticare che giocheremo anche mercoledì. Ora dobbiamo dimenticare questa gara e guardare alla Champions e al match di Mosca, dove siamo primi nel gruppo".
Di Francesco è saldo sulla panchina?
"La fiducia in lui è la stessa di quando lo abbiamo preso".
Zaniolo e Gerson?
"Gerson mi piace, sta crescendo. Il prestito alla Fiorentina è un bene per lui e per noi anche per il futuro. Per quanto riguarda Zaniolo credo lo stiamo gestendo perfettamente. Diventerà un giocatore importantissimo per questa squadra. Ha 19 anni, forza e personalità e in ogni allenamento diventa più forte. Oggi fatto 50 minuti ad alto livello. Lui, Florenzi, Luca Pellegrini e Kuivert saranno giocatori importanti, nonostante oggi abbiano qualche difficoltà".
MONCHI IN CONFERENZA STAMPA
Come mai non c’è Di Francesco? Dovrebbe essere la prima volta che non viene a parlare dopo una partita…
"E’ stata una scelta della società. Credo che io possa parlare di calcio ma anche di cose “non di calcio”. Credo che oggi la società qualcosa la debba dire riguardo a ciò che è successo nella partita. Prima di tutto, credo che se esiste una squadra in Italia che non parla mai di ciò che avviene in una partita, di qualcosa di non sportivo, questa è la Roma. Non abbiamo mai alzato la voce in circostanze in cui ci siano cose che non vanno bene per la squadra. Abbiamo avuto un rigore ad Empoli così così, un rigore contro la Spal così così, un fallo da rigore punito invece con il giallo a Edin (Dzeko, ndr) a Napoli… Oggi credo che siamo tutti d’accordo nel dire che non c’era rigore. Nell’assoluto rispetto che io ho per gli arbitri – forse è impossibile trovare una persona che abbia un rispetto maggiore per gli arbitri -, e credo che anche oggi non sia colpa dell’arbitro. Ma dallo scorso anno abbiamo la possibilità di utilizzare il Var e io sono un difensore di questa possibilità, che purtroppo oggi non è stata utilizzata. E mi dispiace, perché per noi era una partita importante. Abbiamo avuto situazioni simili lo scorso anno contro l’Inter a Roma e contro la Sampdoria a Genova, purtroppo con lo stesso protagonista. Rispettando tutti e sapendo che tutti possiamo sbagliare, io prima di tutti, sono qui oggi solamente per difendere il Var. Voglio che sia utilizzato sempre, quando è giusto farlo".
Pensi che non l’abbia visto? Perché l’impressione è che Orsato – a cui tu ti riferisci – lo abbia visto…
"Lei dove ha visto la partita? Alla tv? Anche io, e penso che qui tutti possiamo dire che quello non è rigore. Poi possiamo parlare del suo utilizzo, del suo non utilizzo, del protocollo… Ma penso che anche il più tifoso della Fiorentina possa dire che non è rigore. L’arbitro è a 130 pulsazioni al minuto, per me è l’ultimo dei responsabili. Ma per fortuna c’è il Var. Parliamo dello stessa cosa accaduta nella semifinale contro il Liverpool, no? Sono situazioni grottesche, che uno fa fatica a capire. Noi dobbiamo anche spiegare le cose ai nostri tifosi, così è il calcio: società e tifosi. Fino a che è stato con noi Umberto Gandini, ora Baldissoni, io: noi non parliamo mai. Continueremo così, ma a volte una difesa… Io voglio solo difendere il Var, solo che sia utilizzato, altrimenti creiamo casini".
La Roma non prende un rigore a favore da febbraio. Vi siete chiesti il perché?
"La Roma è una delle squadre che attacca di più, può essere solo una casualità? Io non sono qui oggi per fare il giudice. L’arbitro è la professione più difficile. Io vorrei solo che il Var fosse utilizzato per tutti, giustamente. Io credo che oggi di almeno una chiamata all’arbitro per andare a vedere la giocata ce ne fosse bisogno".
Che spiegazione ha dato l’arbitro per non andare a vedere il Var, visto che i giocatori lo hanno assediato per due minuti? E voi dirigenti avete avuto modo di parlare con qualcuno della squadra degli arbitri?
"No. L’arbitro ha detto che non aveva bisogno di andare al Var. Noi non abbiamo avuto nessuna spiegazione, ma penso che non sia neanche il momento giusto, visto che siamo ancora 'caldi'. Credo sia più giusto spiegare. Ripeto: io sono qui solamente per dire che il Var è la cosa più giusta che è stata introdotta nel calcio negli ultimi anni. Quindi, se abbiamo questa possibilità per aiutare gli arbitri, cogliamola".
PREPARTITA
MONCHI A SKY SPORT
Napoli e Inter hanno cambiato passo, voi avete perso punti. Il gruppo è in grado di sostenere questa pressione?
"Penso di si, loro non sbagliano e noi dobbiamo vincere per restare al passo, non possiamo aspettarci altro risultato rispetto alla vittoria oggi, altrimenti la distanza aumenterebbe".