Interviste Partita 29/10/2018 03:53
Napoli-Roma, DI FRANCESCO: "Ottima prestazione per la voglia in campo, i giovani vanno aspettati. Dispiace per il gol al 90', ma pareggio meritato"
Al termine del match al San Paolo contro il Napoli pareggiato per 1-1 con la Roma andata in vantaggio con El Shaarawy e raggiunta poi al 90' dalla rete di Mertens, il tecnico della Roma, Eusebio Di Francesco, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa. Queste le sue parole:
DI FRANCESCO A SKY SPORT
Come valuta questo punto?
"Dispiace aver preso gol al 90', anche se devo dire che il Napoli lo ha meritato per quello che è stata la partita. Purtroppo avevo tanti giocatori in condizioni approssimative, finchè non è uscito De Rossi eravamo molto più bravi a gestire le loro pressioni, talvolta anche rischiando però era voluto perchè sapevamo che saltando la loro prima aggressione potevamo essere pericolosi facendoli correre. Invece nel secondo tempo abbiamo corso noi, anche con i cambi siamo non siamo riuscire a invertire la rotta. Alla lunga il Napoli ha meritato il gol finale".
E' soddisfatto della prestazione?
"Dobbiamo crescere, alcuni calciatori devono ancora assorbire la realtà romana che a volte può creare difficoltà ma quando vengono meno i risultati in campionato queste partite si affrontano prima con la voglia di fare risultato e poi magari anche di giocare bene. La squadra lo ha fatto a tratti, molto meno nel secondo tempo. Avevamo troppi problemini per questa gara, a partire da De Rossi e Manolas che ci hanno lasciato per strada e per noi sono troppo importanti".
Uscendo da dietro vi hanno rubato spesso palla, è un rischio calcolato?
"E' quello che urlavo ai ragazzi. Bisogna saper leggere le situazioni ma noi siamo nati e lavoriamo su questi concetti. In alcuni momenti devi essere bravo a far venire in contro l'avversario per scavalcarlo e giocare oltre le linee di pressione. A volte nel primo tempo ci siamo riusciti facendoli correre a vuoto".
Come mai la squadra non si riesce a stabilizzare?
"Stasera è stata un'ottima prestazione dal punto di vista di voler essere squadra e di combattere, questo lo abbiamo messo in campo e stiamo lavorando per questo. Stiamo cercando di ridare un po' di serenità a questi ragazzi anche con i risultati e con il gioco, cosa che non sempre riusciamo a fare ma ci lavoriamo perchè il mio pensiero è dare continuità al lavoro".
Avete concesso troppo sulle fasce, era calcolato?
"La capacità e la bravura è nel non dare continuità alle linee di passaggio. Di testa eravamo favoriti da questo punto di vista. Se questa squadra si fa schiacciare troppo perde d'identità. Io vorrei sempre una squadra più propositiva che difensivista come è successo nel secondo tempo".
Cosa manca ad alcuni giocatori per fare il salto di qualità mentale?
"Vi ricordate Pellegrini lo scorso anno? Ora è un altro giocatore. Ci vuole tempo, i giovani vanno aspettati e fatti crescere. Se oggi avessimo vinto sarebbe stata una grande iniezione di fiducia a tutto il gruppo, invece resta il rammarico del gol al 90'. Bisogna avere la pazienza di crescere passando anche da prestazioni non positive. Sono ottimista perché questa squadra ha le capacità e la voglia di rialzarsi dopo situazioni difficili, la mia bravura deve essere quella di metterli nelle condizioni ideali per fare determinate prestazioni".
DI FRANCESCO ROMA TV
Un punto guadagnato o due punti persi?
"Per come era andata la partita alla fine speravo nei 3 punti, nonostante il Napoli abbia avuto un maggior dominio della gara, quello che non avremmo voluto, ma per tanti motivi, anche un po' fisici, per alcuni problemi vari che abbiamo avuto nel corso della preparazione di questa gara. Eravamo stati bravi a difenderci, compatti perché fa parte anche delle grandi squadre saper soffrire nei momenti di difficoltà. Peccato per l'ultimo gol perché se non ci fossimo schiacciati troppo sulla palla sul primo tiro di Callejon saremmo potuti arrivare ad accorciarlo".
In questa gara la Roma è stata perfetta, poi ha avuto delle amnesie. Questo fa parte della partita?
"Adesso analizziamo sempre le gare sulle amnesie, anche il Napoli ce le ha avute, la capacità è di averne il meno possibile. La squadra è cresciuta nella prestazione e nel desiderio di fare una partita importante a Napoli, anche nella capacità di sacrificarsi contro una squadra che ha battuto tutti. Siamo venuti a fare un risultato importante, eravamo alla ricerca dei tre punti che ci avrebbero rilanciato in questo campionato. Però guardiamo anche il bicchiere mezzo pieno: devo dire che il desiderio di portare a casa i tre punti c'era da parte di tutti, ovviamente siamo venuti a mancare nel secondo tempo sul livello di qualità del palleggio e questo non ci ha permesso di gestire alcuni palloni che sarebbero stati determinanti per poter portare a casa i tre punti".
Il Napoli è più forte o sta meglio della Roma?
Ha dimostrato di essere una squadra forte, che ha degli elementi che secondo me nella prima parte della partita sembrava che andassero anche loro a vuoto nel pressing quando avevamo qualità di palleggio. Nel secondo tempo ci siamo fatti abbassare un po' troppo e non riuscivamo mai a ripartire anche perché per ripartire bisogna indovinare i passaggi o per lo meno essere più lucidi nel gestire alcune palle e questo ti permette di avere maggiore forza, di risalire, di togliere un po' di sicurezza alla squadra avversaria, cosa che nel secondo tempo non siamo riusciti a fare. Alla fine avremmo potuto portare a casa benissimo questi tre punti perché se andiamo a guardare le situazioni abbiamo avuto delle occasioni per fare il 2-0 e paradossalmente è da una palla sbagliata da El Shaarawy su calcio d'angolo che è partita l'azione che ci ha portato sull'1-1".
Punto che fa morale o che fa rabbia?
"Deve far morale. Dà fastidio non aver portato a casa i tre punti ma io so come è stata preparata questa partita con tutte le difficoltà che avevamo nel mettere in campo alcuni giocatori per le varie problematiche fisiche come Kolarov che va ancora in giro con le ciabatte e si mette le scarpe solo per poter giocare e tante altre situazioni al limite. È per questo che possiamo dire che contro una grande squadra in salute la prestazione è stata di ottimo livello".
Sul rigore su Dzeko...
"L'ha toccato con la gamba il difensore. La volta scorsa ci hanno dato un rigore per un episodio simile tra Lazzari e Pellegrini. Perché il Var non è stato chiamato? Non lo so ma dispiace perché sarebbe stato giusto andarsela a riguardare".
Cosa si è detto nello spogliatoio su questo episodio?
"Niente, eravamo più rammaricati per il gol preso e per le troppe situazioni al limite che ci hanno compromesso delle scelte tattiche e dei cambi obbligatori che avrei evitato di fare in determinati momenti della gara".
DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA
Nel secondo tempo vi eravate rassegnati all’idea di difendere il vantaggio?
"Se fossimo arrivati alla fine vincendo saremmo stati bravi. Devo dire che è un po’ la dinamica della gara che l’ha portata lì ma non era il mio desiderio di portare avanti una gara del genere. Abbiamo perso qualità nel palleggio, abbiamo avuto alcune situazioni fisiche particolari che mi hanno costretto a fare dei cambi. L’uscita di De Rossi ci ha tolto il palleggio perché era il giocatore che faceva partire la nostra azione con maggiore qualità. Abbiamo dovuto cambiare alcune cose e dovevamo essere un pochino più bravi e lucidi nel tenere palla. Ti abbassi quando non tieni palla e sbagli tanto tecnicamente. Ci siamo appiattiti troppo e questo ha permesso al Napoli, alla lunga, di trovare il pareggio. Paradossalmente il gol è nato da un’azione nostra di calcio d’angolo con El Shaarawy, che ha fatto un’ottima partita, che ha perso palla e da lì è partita l’azione che ha determinato il loro pareggio".
Come stanno De Rossi e Manolas?
"Non lo so come stanno, so solo che sono dovuti uscire. Chi un problema alla coscia, chi al ginocchio, valuteremo in settimana. Daniele è una cosa che si porta dietro da un po'. Pensavo che durante la gara potesse accusare il problema ma non pensavo così presto".
All’ultimo calcio d’angolo non va a saltare Fazio, è una scelta?
"Sì, è una scelta tattica dovuta anche a quello che i ragazzi interpretano. Eravamo in sofferenza, tanti giocatori erano arrivati fisicamente e abbiamo cercato di tenere palla. Se tu ci pensi era la soluzione giusta perché era il 90′ e, se non avesse perso palla, avremmo parlato in un’altra maniera. Quando stai vincendo una partita fuori casa in sofferenza, ritengo che possa essere una scelta giusta anche se oggi è successo il contrario. Il fatto di poter mantenere una linea aggressiva per non farli ripartire e mantenere palla può essere una soluzione valida nel finale di partita. Ce la insegnavano anche negli ani ’80-’90 questa cosa qua".
Con Cristante la Roma è passata al 4-3-3. Scelta tattica o per il giocatore?
"Per le caratteristiche dei giocatori. Non avrei voluto fare questo cambio ma per mettere a proprio agio Bryan e Pellegrini ho optato per questa soluzione che ha dato buoni frutti in certi momenti e in altri meno. Se l’avessimo portata a casa sarebbe stata una buona scelta".
Il Napoli è l’anti Juve?
"Sì, anche per forza e qualità dei propri giocatori e lo ha dimostrato anche stasera. Sta facendo benissimo anche in Champions. Ritengo che il Napoli sia una squadra forte e in questo momento è la principale antagonista della Juve, lo dimostrano i risultati e la classifica".
Un giudizio su Santon e Olsen?
"Sono molto contento della prestazione di entrambi. Stanno crescendo partita dopo partita, danno maggiore sicurezza al reparto arretrato. Santon ti permette di avere maggiore fisicità in determinate partite e di poter schierare Florenzi, anche a partita in corso, più alto perché ha le possibilità per farlo".