Interviste Partita 25/04/2018 04:54
Liverpool-Roma, DI FRANCESCO: "Chi non ci crede può restarsene a casa, non è ancora finita"
Queste le dichiarazioni di Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, rilasciate alla stampa al termine della gara con il Liverpool:
DI FRANCESCO A PREMIUM SPORT
Ottimi primi venti minuti, poi il Liverpool ha stritolato la Roma…
Non paragoniano questa gara a quella con il Barca. Siamo partiti bene, ma se poi perdiamo tanti duelli difensivi, su alcune palle leggibili.... Perdiamo un po' la testa, la capacità di rimanere in gara. Siamo andati in difficoltà.
Rimpianti per non aver cambiato prima?
Anche i primi 20 minuti c’era equilibrio. I sistemi di gioco non contano quando perdi contrasti e palloni. Tutto il resto non conta. Poi aver messo qualche giocatore più lucido ha dato forza alla squadra. Ben venga questa reazione. Al ritorno ci dobbiamo credere.
Bisogna crederci comunque?
Assolutamente, altrimenti non puoi venire a fare queste partite. Nel calcio tutto è possibile. Sarà una gara differente rispetto a quella con il Barcellona, ma deve esserci il desiderio di ribaltarla. La squadra non ha avuto un buon impatto sulla gara, l’avevamo preparata diversamente.
Chiedeva lei ai suoi difensori di uscire?
È successo quando perdevamo palla in fase di sviluppo. Se loro ci concedono un 3 contro 3 significa che abbiamo qualità di sviluppare gioco. Loro hanno sfruttato il fatto che Manolas ha fatto girare l’avversario. Quando si va a giocare contro certe squadre, avevamo messo in preventivo questo. Abbiamo dimostrato di essere un po' al di sotto rispetto alla nostra forza.
In base alla sua percezione, chance reali di poter recuperare la partita?
Il desiderio ci deve essere, dobbiamo crederci fino alla fine. E ci credo totalmente. non bisogna buttarsi giù in certi momenti della gara, la squadra ha perso troppo la capacità di restare in gara. Ci siamo troppo disuniti. Mi auguro di vedere ben altra determinazione al ritorno.
Perché tanti duelli persi?
Hanno creato sempre superiorità numerica. Se non vinci i duelli, perdi le partite. In una semifinale di Champions trovi giocare di qualità, anche tu li hai, ma oggi abbiamo perso tutti in contrasti in mezzo al campo. Accorciavamo poco con tutta la squadra, ma quando c’è una palla leggibile non puoi rimanere fermo ad aspettare. Erano situazioni facili, che un po'abbiamo reso difficili.
DI FRANCESCO A ROMA TV
Florenzi ha detto: “Avevamo studiato tutto del Liverpool”, quindi cosa è successo?
Le partite non si vincono sulle lavagne, ma in campo, abbiamo perso tanti duelli e quando lo fai non hai la capacità di vincere. Loro hanno sempre vinto sulle seconde palle, abbiamo concesso troppo palleggio, dovevamo scappare prima e leggere meglio alcune giocate, abbiamo perso alcuni dribbling, la differenza la fa l’atteggiamento.
3-0 all’Olimpico poi vinciamo la Champions, diventiamo imbattibili...
Dobbiamo tirare qualcosa in più, meno timore. È quello che voglio al ritorno. Dobbiamo avere desiderio di ribaltare, come fatto con il Barcellona: dobbiamo crederci. Voglio gente positiva che vuole il risultato. La Roma in semifinale non c’è mai stata e abbiamo la possibilità di fare un capolavoro. Possiamo farlo e già l’abbiamo dimostrato, dobbiamo ripeterci. Chi non ci crede, qui e fuori, può restarsene a casa.
Secondo lei, cosa è subentrato? Ci sono stati molti errori tattici.
Non siamo scappati con i tempi giusti, a livello tattico abbiamo fatto alcuni errori e siamo usciti mentalmente dalla partita. Colpa mia, non mi interessa nulla, mi prendo i meriti e anche le colpe. Oggi abbiamo preso i gol che abbiamo meritato ma abbiamo dimostrato l’anima di aver ripreso una partita.
La Roma sembra aver perso delle certezze in alcune situazioni. Perché esce fuori con tanta facilità?
È successo anche in campionato, poi oggi ho cambiato anche degli interpreti, ci mettiamo a pensare troppo a ciò che è accaduto prima, a pensare agli errori. Ad esempio, vinto un duello spalle alla porta con Salah, poi diventa difficilissimo.
Potevi far qualcosa prima nei cambi?
Si può fare tutto meglio prima, io sono il primo responsabile. Giusto prendersi le responsabilità, però adesso vogliamo viverla con l’entusiasmo di fare qualcosa in più, non con la paura di prendere gol. Poi puoi giocare come vuoi. Oggi avevamo qualche giocatore che ha subito la partita come Under, che a volte è stato determinante e oggi ha fatto fatica ad entrare in partita.
Ripartiamo dai 20’ iniziali e 10’ finali.
Poi obiettivamente abbiamo dato una mano a loro con i nostri errori, abbiamo fatto poco bene i compiti generali.
DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA
La Roma ci deve credere?
Deve esserci la speranza, altrimenti non facciamo questo lavoro. Deve esserci il fatto di crederci ancora e non parliamo di miracoli. Tutto questo nasce dal lavoro, come abbiamo fatto col Barcellona ci dobbiamo credere col Liverpool, che ha caratteristiche differenti, ma noi ci dobbiamo credere perché l’abbiamo dimostrato davanti al nostro pubblico che sarà sicuramente numeroso e ci dovrà appoggiare dall’inizio alla fine. Nella storia della Roma è la prima volta che arriva nella semifinale di Champions, è arrivata nell’80 e passa. Tante abitudini a queste partite non ci sono, però questo è un momento di crescita. Poi ribadisco per l’ennesima volta che non è finita e l’abbiamo già dimostrato in passato. Chi non ci crede può restare a casa. In generale ci dobbiamo credere perché è giusto crederci. Siamo tutti rammaricati, io sono il primo colpevole di questa sconfitta in semifinale però di Champions e questo lo vorrei ricordare.