Interviste Partita 17/02/2018 23:04
Udinese-Roma, DI FRANCESCO: "Abbiamo ritrovato certezze. Spalletti? Ho cose più importanti a cui pensare" (AUDIO)
Queste le dichiarazioni di Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, rilasciate alla stampa al termine del match con l'Udinese:
DI FRANCESCO A PREMIUM SPORT - ASCOLTA L'AUDIO
Siete tornati?
Vedevo una squadra in crescita da alcune partite, con il lavoro abbiamo ritrovato certezze e precisione sottoporta. I 5 gol al Benevento ci hanno fatto bene sotto ogni punto di vista.
Under ha sbloccato una partita che dominavate, un fattore importante
E’ normale, ci vuole sempre la giocata di un singolo, ma arriva grazie a idee di gioco e pazienza. Abbiamo aspettato il momento giusto, sapendo che l’Udinese poteva ripartire in contropiede. Ma il nostro atteggiamento tattico, se concede qualcosa, poi ce ne rida altre.
Il cambio di modulo ha funzionato?
Funziona la filosofia, è cambiato il vertice, che ora è basso. Si concede di più ma serviva spostare la testa ai ragazzi, che avevano fatto comunque bene con il 4-3-3. Ci abbiamo lavorato e devo dire che è stato un valore aggiunto, non un indebolimento
Da rivedere i cross.
E’ da rivedere la verticalità, non mi piacciono i cross dalla trequarti per Dzeko, fatti tanto per mettere una palla. Mi piace invece creare situazioni differenti, così invece ci favoriscono gli avversari, raramente si trovano dei giocatori piccoli in opposizione. Sono scelte da migliorare
La dimensione di Under? I carichi di lavoro, ora si corre di più. E’ stato frutto di un lavoro fatto sulla forza?
E’ una scelta oculata dei nostri preparatori, legata alle tante partite. C’era il rischio di avere qualche partita al di sotto, abbiamo osato qualcosa ma serviva per dare continuità. Dobbiamo ancora migliorare nell’approccio alla gara. Under deve fare meglio nelle scelte ma gioca più di squadra, i mezzi tecnici sono evidenti, la sua velocità di esecuzione al tiro è impressionante
La risposta di Spalletti, come si è sentito?
Non devo dare risposte, devo pensare alla Champions e devo spendere energie per la mia squadra e basta. Il resto non mi interessa.
Che percentuali dà alla Roma per la Champions?
Dobbiamo essere bravi a sfruttare il fatto che lo Shakhtar non gioca da molto, abbiamo più continuità rispetto a loro ma restano una squadra molto insidiosa. Non dobbiamo cambiare atteggiamento. La prima cosa è lavorare insieme, cosa che spesso abbiamo fatto alternando.
Non è meglio puntare su Schick visto il momento di Dzeko?
Schick è un giocatore interessante, ha avuto meno continuità di Edin, che oggi si è messo a disposizione della squadra, poteva fare gol ma mi piace la sua predisposizione.
DI FRANCESCO A SKY SPORT - ASCOLTA L'AUDIO
La vittoria più simbolica delle tre consecutive?
Avevamo una squadra molto fisica davanti, oggi noi siamo cresciuti tantissimo. Sapevo che saremmo arrivati a fare gol, come spesso succede abbiamo sprecato molto, ma con Under abbiamo trovato un ragazzo fantastico. Teniamocelo stretto.
Under è diventato completo.
Con i giovani, come sempre, ci vuole pazienza. La prima cosa è la disponibilità del calciatore, lui ha sempre lavorato per ritagliarsi degli spazi. La crescita passa dagli allenamenti e lui lo ha sempre fatto con serietà, ancora meglio quando è tornato dalle vacanze e se l’è meritato.
Gran gol.
Grande preparazione del tiro, nasconde il calcio fino all’ultimo. Con il lavoro è riuscito a migliorare, staccandosi dall’avversario e accentrandosi. Poi deve migliorare nelle scelte, ma fa parte della crescita.
Avete creato tanto e concesso zero. I due gol nascono da pressioni ultra offensive da parte degli attaccanti. Squadra sempre alta e compatta, non facile in un campo così difficile…
Devo dire che lo abbiamo fatto in passato meglio che nell’ultimo periodo, oggi lo abbiamo ritrovato. La differenza la fanno gli attaccanti in questo. Oggi volevo togliere il giro palla a Danilo levando ampiezza ad una squadra che gioca a 5, poi siamo cresciuti anche fisicamente perché il mio calcio è dispendioso. Oltre alla qualità abbiamo bisogno anche di continuità fisica.
In trasferta avete sempre fatto bene. Il prossimo step è aumentare il ritmo in casa?
Può essere, anche se abbiamo sempre fatto bene in tante altre gare, dove meritavamo di più. Oggi la cosa che ha fatto la differenza è la compattezza. Abbiamo sempre giocato nella loro metà campo con tanto pressing, giocando sempre dall'altra parte e concedendo solo lanci lunghi. E qualcosa che stiamo ritrovando e di questo sono molto felice. In casa si, dobbiamo ritrovare il giusto ritmo, deve essere un nostro vantaggio.
Alla fine, quando disse che gli altri vincevano tirando con un tiro solo a chi si riferiva?
Adesso penso alla Champions, qualcosa di più importante. Lascio le interpretazioni, ognuno può pensare quello che vuole. Quella che ho detto è una qualità, non un difetto. Perché noi non ci riusciamo. E' sano cinismo. Il riferimento poteva essere a chiunque, ma era legato alle capacità di essere cinici al momento giusto, come successo alla Juve a Firenze. Non è un difetto, ma una qualità. Era una considerazione su questo, punto.
Niente paragoni della Roma di un anno fa.
Assolutamente no, la Roma di un anno fa ha fatto benissimo e non posso far altro che togliermi il cappello.
DI FRANCESCO A ROMA TV
Una vittoria importantissima perché sono tre punti pesanti e Roma solida per tutti i 90’ con la testa giusta.
Siamo cresciuti, ho visto la squadra che anche su qualche errore ha mantenuto sempre l’equilibrio giusto e ha creato tanto come fa solitamente ma concedendo poco.
La Roma ha risposto colpo su colpo alla fisicità e alla pressione dell’Udinese.
La pressione costante l’abbiamo fatta noi, magari abbiamo lavorato male con i due mediani, ma abbiamo fatto bene, abbiamo avuto maggiore determinazione ad aggredire gli avversari.
Gioco troppo per vie orizzontali che tu non ami, e a volte si sono perse opportunità di giocare, oggi poco movimento in alcune circostanze senza palla.
Non possiamo pretendere si faccia sempre con continuità, ma concordo e quando l’abbiamo fatto, meglio nel finale, abbiamo creato tanto.
Vittoria importante su campo difficile, ma la mia preoccupazione è Under: cosa bisogna fare per proteggerlo da questo momento di esaltazione?
Il lavoro sta a me e all’ambiente che ha intorno. È la prima cosa che gli ho detto lunedì di continuare a lavorare con umiltà e non leggere tutto quello che ora l’ambiente dice.
Si vede qualcosa di differente in fase offensiva, anche se restano i soliti errori sotto porta.
In alcuni momenti potevano verticalizzare prima e di più, secondo me oggi la differenza è il contrario: siamo stati più bravi nelle fasi di pressioni.
Un occhio allo Shakhtar, sul fraseggio e velocità mette paura.
Si, è una squadra che sa che vuole e dobbiamo cercare di toglierle linee di passaggio, non perdere la volontà di essere aggressivi, questa gara va giocata con grande intelligenza, considerando che si gioca sui 180’.
DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA
Oltre alla vittoria che si porta via da questa partita?
La squadra crescendo, per atteggiamento ha concesso poco agli avversari. Deve essere questo il nostro marchio di fabbrica, cosa che ci è mancata negli ultimi tempi
Cosa manca ancora per rivedere la Roma di mesi fa?
Le vittorie aiutano ma la squadra mi è piaciuta, abbiamo creato tanto come in passato, sicuramente non facevamo gol ma il volume di gioco era sempre stato alto. La differenza è che non abbiamo concesso nulla. O molto meno del solito. Con questo sistema di gioco capita di recuperare palla tra le linee. La squadra sta crescendo, anche se deve ancora migliorare.
Il suo giudizio su Alisson, che ha salvato il risultato anche oggi?
Il suo intervento è stato legato a un omento di confusione, avevamo concesso un’occasione assurda. Alisson ha avuto grande personalità, adesso è uno dei migliori portieri in circolazione e ne siamo contenti.