Interviste Partita 23/01/2010 22:29

JUVENTUS-ROMA: interviste - Ranieri: "I dirigenti Juve? Non li ho salutati, ora contento a casa mia"

RANIERI a SKY SPORT



“Sono contento soprattutto per tifosi. Felice di quello che ho fatto due anni a Torino, ma ora sono più contento a casa mia”

Per è stato più una sacrificio non iniziare dal primo minuto o giocare tanti minuti?

“Sarò sincero, Francesco si stava allenando solo una settimana e non lo volevo rischiare. Martedì abbiamo poi un’altra partita difficile da dentro-fuori e con tre giorni di allenamento in più posso fargli migliorare la condizione fisica e il lavoro col pallone. Avevo paura nel metterlo e speravo di non dover farlo entrare”

I centrocampisti in linea…

“Anticipo la risposta, ho capito la sua domanda. Siamo partiti col rombo poi visto che la attaccava sulle fasce soffriva
che era sul centro sinistra e doveva aprirsi. Allora ho portato Perrotta esterno, così da avere due corridori sui lati per difendere e attaccare e li ho rimessi a quattro”

In mezzo alla difesa ancora Burdisso, c’è voluto carattere per metter in discussione Mexes. Poi Cassetti era in grande difficoltà ad inizio stagione ed ora titolare. Infine Pizarro, anche per te inamovibile. È così la tua Roma?

”La mia Roma è cambiata nella mentalità. Ogni allenatore ha una sua cultura e esperienza. Quando dissi scordatevi il bel gioco era per far capire quanto fosse importante far punti e non prendere gol. Pian piano ci siamo assestati, i giocatori con problemi fisici come Taddei e Perrotta si sono ritrovati. Roma compatta che gioca un buon calcio, mi seguono e maggior soddisfazione per me non esserci”

8 vittorie e 3 pari nelle ultime gare, la Roma non è da scudetto, ma gioca da scudetto

“Lo scudetto è una parola grossa, lasciamolo all’Inter, ci sta provando il Milan a metter i bastoni tra le ruote. Noi stiamo lottando per entrare in , ci sono tante squadre. Era importante vincere per mandare ancora più sotto a e cercare di prendere punti sulle altre ottime squadre”

Chi ha salutato e chi no degli ex?

“Un po’ tutti quelli che ho incontrato prima di scendere, in campo. Non ricordo bene chi sì e chi no”

Anche i dirigenti?

“I dirigenti non li saluto, ho salutato Ferrara”

 

RANIERI a MEDIASET PREMIUM

Avrebbe mai immaginato una situazione simile, di fare ben undici punti in più della nelle gare che lei ha diretto? Avrebbe pagato di tasca proprio per vincere stasera, vero?

"Io pagherei ogni cosa per vincere perchè il mestiere dell'allenatore è far punti, e sfruttare al massimo la rosa di giocatori che si hanno a disposizione. Non avrei pagato perchè affrontavo la , la mia ex squadra, non m'interessava era importante la vittoria proprio perchè affrontavamo una squadra che lotta cvome noi per entrare in
e la volavamo mantenere sotto, ci sentiamo riusciti.Ma questo non significa che la lotta sia terminata, la lotta comincia adesso perchè adesso mancano 17 gare alla fine del campionato e le pretendenti alla
League sono molte, noi in questo momento siamo in posizione privilegiata, sappaimo che il campionato è lungo, come adeso abbiamo il vento in poppa può cambiare... Stiamo lavorando affinchè questo vento si riesca sempre a prenderlo dalla parte giusta".


E' innegabile che una serata così la rende molto orgoglioso? Dove volete arrivare?

"Sono felicissimo, credo di avre lavorato benissimo nei due anni alla .Il rimproverop è proprio quello, se non fossimo arrivati terzi il primo anno, forse sarebbe stato tutto molto normale.Invece essereg giunti terzi il primo anno e secondi il secondo ha fatto un pò stravolgere e pensare che ormai la strada era in discesa, io quello che ho fatto l'ho fatto bene e sono stato benissimo qui a Torino.Pazienza per l'ultimo periodo, per me l'importante è lavorare con giocatori che ti seguono, che si crei un buon feeling con la società".


Questa partita la Roma l'ha saputa anche rimontare, con ghrande compattezza di gruppo, una dote che lei è riuscito a trasmettere a questo gruppo...

"La forza di questa strada sta nella qualità dei giocatori unita al carattere, se sono stato 10 anni all'estero qualcosa avrò di più di qualcun altro... Tutto quello che ho lo do ben volentieri alla mia squadra".

Abbiamo visto grande affetto, baci e abbracci con i suoi ex giocatori...ha incontrato proprio tutti quelli che non voleva incontrare stasera?

"Quelli che volevo incontrare li ho incontrati".

In casa grande cammino, 8 vittorie e 2 sconfitte, in trasferta non un cammino da grandissima.Questa vittoria può daere convinzione per andare a giocarsela su tutti i campi?

"Si poteva mancare la vittoria importante fuori casa, ma quello che mancava era la concentrazione come si è visto a Cagliari, in una partita che era chiusa 2-0 per noi, non c'era stata partita però abbiamo perso due punti importanti ma questo fa parte di un campionato.Sicuramente andremo a prendere questi 2 punti da qualche altra parte.la squadra ha sempre lottato, ha ripreso molte partite negli ultimi 15 minuti, io sono molto contento dell'atteggiamento mentale di questi ragazzi.Oggi siamo riusciti a restare sereni, sapevamo che la sarebbe partita molto forte, cercando di metterci sotto ma non ci siamo disuniti quando siamo andati in svantaggio".


Riise da quando siete andati in superiorità numerica è diventato devastante, ha fatto l'attaccante aggiunto, ha fatto espellere Buffon e ha fatto il gol decisivo, è stata una tua invenzione?

"Si, l'ho spronato ma quelle sono intelligenze tattiche del giocatore.Io l'ho esortato ad attaccare con più forza, lui mi diceva che non cambiavamo mai gioco.Ma io gli ho detto di non preoccuparsi e inserirsi, che sarebbe arrivata. Lui ha cominciato a spingere perchè è un ragazzo generosissimo, ma oggi aveva badato per lo piu' a coprire, ma quando eravamo in svantaggio era il momento di rischiare".