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Interviste AS Roma 17/12/2025 10:33

CRISTANTE: "Siamo un bel gruppo. Gasperini? È riuscito a trasmettere le sue idee alla squadra"

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IDEALISTA.IT - Bryan Cristante è il protagonista del secondo episodio della terza stagione della rubrica 'A casa dei campioni', realizzata dal sito dedicato al mondo dell'immobiliare. Ecco le dichiarazioni del centrocampista sulla sua avventura alla Roma.

Sei a Roma dal 2018 e ormai qui sei di casa: ci dici quali sono i pregi e i difetti di questa città? 
"Sette anni sono un pezzo di vita, diventeranno otto a fine stagione. A livello professionale non mi ero mai fermato tanto in un posto. La città è bellissima, non la scopro io. Ha tantissimi posti da scoprire, anche se la vivi da molto tempo. Difetti? diciamo il traffico". 

Quali sono le zone che ti piacciono di più e i luoghi che preferisci frequentare? 
“Devo dire che non esco tantissimo, quando non sono al campo, resto a casa in famiglia e mi piace godermi un po’ di tranquillità. Senza dubbio mi piace il centro di Roma, la zona del Colosseo, i luoghi storici, dove davvero capisci la grandezza della città”.

In queste stagioni in giallorosso, quali sono i momenti più belli che hai vissuto? 
“La vittoria della Conference League, con l’abbraccio della città intera, praticamente tutta riversata sulle strade. In generale, è sempre bello giocare in casa con lo Stadio Olimpico sempre pieno. È un fenomeno che si è evoluto negli anni, le prime due stagioni qui non era così. Poi, da dopo il Covid, ogni partita è stato un crescendo”. 

Quest’anno hai dato il benvenuto a un allenatore che è stato molto importante per te ai tempi dell’Atalanta, che effetto fa averlo a Roma? Lo hai trovato cambiato in qualcosa? 
“No, anzi, è sempre il solito mister Gasperini. Carico, voglioso di fare bene e di trasmettere le sue idee alla squadra. Ci è già riuscito dopo i primi mesi di lavoro. E in campo si vede”. 

Nello spogliatoio chi sono i compagni più simpatici e chi i più “rompiscatole”? 
“Siamo davvero un bel gruppo, non è una frase fatta. Come in ogni ambiente lavorativo, convivono diverse personalità. Noi che siamo qui da più anni, come il sottoscritto, oltre a Lorenzo Pellegrini, Gianluca Mancini, Stephan El Shaarawy, cerchiamo di far capire ai più giovani dove si trovano e la responsabilità che comporta indossare questa maglia”. 

Di te spesso si dice “è il giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere”. E, in effetti, hai giocato sempre con tutti i mister che hai avuto. Qual è il tuo segreto? 
“Nessuno in particolare (ride, ndr). Mi metto a disposizione degli allenatori, cerco di fare il mio lavoro sempre al meglio, con le mie caratteristiche”. 

Se un tifoso volesse venire per la prima volta allo stadio e ti chiedesse cosa non dovrebbe perdersi della partita, da veterano dello spogliatoio cosa gli consiglieresti? 
“Beh, senza dubbio il momento dell’inno Roma Roma, pochi minuti prima del calcio d’inizio. È una delle cose più emozionanti che si vedono in assoluto in uno stadio di calcio”.

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