Interviste AS Roma 03/08/2025 12:37
Roma Primavera, Nardin: "Il ritiro a Pinzolo è molto importante, ci aiuterà a crescere" (VIDEO)

La Roma Primavera sta svolgendo il proprio ritiro estivo a Pinzolo, e proprio dal Trentino il difensore classe 2007 Federico Nardin ha parlato ai microfoni ufficiali del club. Ecco di seguito la sua intervista.
Siamo nel mezzo del ritiro a Pinzolo, dicevi che sei stato grande frequentatore di questi posti, ma in vacanza e cambia un bel po'...
"Sì, diciamo che qui con la squadra fatichiamo di più. Sono venuto per nove anni di fila in estate con la famiglia e mi sono sempre trovato bene. Ma c'era tutta un’altra atmosfera".
Quanto permette di fare gruppo un ritiro del genere?
"Questo è il mio primo ritiro con la squadra. Non me lo aspettavo così: si lega con i compagni in modo eccezionale e diverso rispetto a quando siamo a Trigoria. Stiamo bene, viviamo nuove esperienze e respiriamo un’aria diversa".
Tu hai già preso parte a un ritiro con la prima squadra. Quanto aiuta i più piccoli un ritiro così in Primavera ad avvicinarsi al professionismo?
"L’anno scorso mi sono trovato bene in prima squadra. Quest’anno capisco quanto possa aiutare nel far avvicinare i più piccoli all’ambito prima squadra. Questo ritiro soprattutto sembra proprio quello di una prima squadra".
Le strutture, i campi, le doppie sedute: che cosa terresti e che cosa invece cambieresti?
"Terrei tutto. Tutto aiuta a crescere, anche le cose che non immagini. Quest’ambiente, l’essere soli perché c'è poca gente: tutto questo ci aiuta a concentrarci sugli obiettivi".
Quali sono gli obiettivi di squadra e personali, per questa stagione?
"Quelli del gruppo sono quelli che ci aiutano a raggiungere gli obiettivi personali. Vogliamo arrivare in fondo, crescere il più possibile e soprattutto creare un gruppo. Se c’è un gruppo, automaticamente si arriva fino in fondo".
Ti dispiace andartene da questo ritiro per raggiungere la Nazionale?
"Sì, mi dispiace perché vorrei viverlo fino in fondo. Ma quando chiama la Nazionale è un onore e si risponde sempre di sì".
C’è un blocco importante di romanisti in Nazionale che ha vinto. Quanto è bello rappresentare la Roma lì?
"Per me è un onore grandissimo e speciale. Andare in Nazionale e farlo venendo da un club così importante, con dei ragazzi che alla fine diventano degli amici, così forti e così legati fra noi, è una cosa unica".
Parlate della semifinale Scudetto della passata stagione come stimolo?
"Ne parliamo poco, perché fa male. Ma lo stimolo dentro di noi c’è e ci sarà sempre. È stata una sconfitta che ha fatto molto male, ci ho pensato tutta l’estate. Ma sono quelle sconfitte che ti aiutano a crescere e ripartire più forti di prima".
L’anno scorso qualche rallentamento dal punto di vista fisico. Speri in più continuità?
"Vorrei avere molta più continuità rispetto all'inizio dell'anno scorso, purtroppo ci sono stati gli infortuni. Ma quest’anno sono molto concentrato, focalizzato e voglio dare il massimo, senza distrazioni, e aiutare il gruppo il più possibile".
Hai fatto uno scatto mentale? Ti senti più maturo e più pronto per aiutare il gruppo?
"Esatto. Dopo un anno complicato, tra alti e bassi, mi sento molto più maturo anche a livello personale. Penso di poter dare qualcosa in più anche ai più piccoli, aiutandoli con la mia poca esperienza e facendogli capire quanto possa essere importante anche un singolo allenamento o un ritiro come questo, che può veramente aiutarci”.
Pensi che sia l'anno dell’ultimo step prima del sogno?
"Penso che lo dimostrerò".