Cosa hai imparato dalla tua prima stagione in Serie A e dal calcio italiano?
“Prima di tutto ritengo che il calcio in Italia sia sottostimato, non è quello che le persone pensano o dicono. Posso dire che prima di venire sentivo tante persone affermare che la Serie A non fosse di un livello sufficiente, che le squadre non fossero forti abbastanza. Beh, posso dire che si sbagliano di grosso. Dalla prima partita che ho giocato, contro il Sassuolo, ho capito che il calcio italiano è molto di più rispetto a quello che dice la gente. Sono rimasto molto impressionato dalla qualità dei giocatori anche nelle squadre meno attrezzate. Ogni squadra vuole tenere il pallone, vuole attaccare, non resta solo sulla difensiva ad aspettare che l’avversario commetta errori. Vogliono giocare a calcio, divertirsi e fare punti. Per me è stato veramente impressionante, perché non mi aspettavo un così bel modo di giocare da tutte le squadre. Per questo posso dire che venire in Italia è stato un bene per me”.
Ovviamente questa stagione si aprirà senza i tifosi sugli spalti, ma c’è la speranza che ritornino presto all’Olimpico. Quanto ti hanno impressionato i romanisti la scorsa stagione? Segnare al debutto ti ha aiutato a presentarti?
“È stata una grande sensazione. Ovviamente è doloroso vedere gli stadi vuoti, noi giochiamo sempre per i tifosi e vogliamo che vedano i nostri gol e le nostre vittorie. Vogliamo dare loro gioia e sensazioni positive. Ma ovviamente capiamo tutto quello che sta succedendo ora. Gli stadi sono chiusi per loro, per tenerli al sicuro e per non correre rischi di nuove infezioni. Speriamo di risolvere presto questo problema e di rivederli allo stadio molto presto per sostenere la nostra squadra”.
Hai avvertito il sostegno dei tifosi sui social media, anche se erano assenti allo stadio?
“Da quando sono arrivato ho sentito subito il supporto dei tifosi, ovunque: nello stadio, nella città, nei ristoranti, persino attraverso i social media. Abbiamo tifosi davvero attaccati alla squadra e sono felice di averli al nostro fianco, perché ci danno la spinta giusta per giocare bene per loro”.
La squadra si è rinforzata con Pedro. È un giocatore che conosci bene, dai tempi in cui giocavi in Premier League. Quali qualità pensi che porterà alla squadra?
“Un grande giocare e una grande persona. Non abbiamo avuto ancora la possibilità di parlare molto ma sono sicuro che avremo il tempo per farlo. Come giocatore lo conoscono tutti, è un grande calciatore, ha vinto tutto nella sua carriera e ha giocato nei migliori club, come il Barcellona, il Chelsea e ora la Roma. Penso che il suo contributo sia veramente importante per raggiungere i nostri obiettivi. Ovviamente dovremo aiutarlo ad ambientarsi e a prepararsi al nuovo campionato, ma sono certo che con un giocatore del genere potremo fare una bella stagione".