Interviste AS Roma 08/05/2019 03:38

NZONZI: "Futuro? Sono concentrato sulla Roma, poi vedremo..."

Trigoria, sessione di allenamento dell'AS Roma

BEIN SPORTS - Al portale sportivo, prima del match col  terminato 1-1, ha rilasciato una lunga intervista il centrocampista della Roma, Steven Nzonzi, arrivato la scorsa estate nella Capitale. Tra obiettivi prossimi e futuro, le parole del francese:

Roma meglio in questo finale di stagione...
"Abbiamo 4 partite ( 1-1, disputata dopo l'intervista, ndr) da giocare che faranno la differenza e che spero ci permetteranno di raggiungere i nostri obiettivi".

Il cambio in panchina tra e ha avuto un effetto positivo?
"Con lavoriamo bene, soprattutto fisicamente. Si lavora molto con il pallone ed è una cosa che ci ha fatto bene mentalmente e dal punto di vista fisico. Sta andando molto bene".

Il calendario di questo fine campionato è molto impegnativo.
"Non ci sono scuse, dovremo vincere. Sarà la squadra più preparata a livello mentale che farà la differenza".

Come spieghi le difficoltà della Roma in questa stagione?
"Tutte le stagioni sono complicate. Non so se negli anni precedenti la squadra ha vinto tutto. Faremo un bilancio alla fine, ci sono ancora delle partite che possono fare la differenza. Non so se questo sia stato un anno di transizione, ma dovremo dare il massimo in ogni partita".

Come reputi la tua prima stagione in Italia?
"Mi piacciono le sfide e i cambiamenti, sono cose che ti permettono di crescere. È dai momenti di difficoltà che si impara, e ciò passa anche per il cambio di  Paese, di cultura o di campionato. Devi essere in grado di adattarti, di continuare a lavorare, questo per me è un bene. Per fare un bilancio personale aspetto la fine della stagione".

Hai giocato in Premier, nella Liga e in Serie A, qual è il campionato più difficile?
"Tutti sono impegnativi e difficili. Dalla televisione sembra che la Serie A sia meno difficile della Premier ma quando ci giochi capisci che non è così. È un campionato molto tattico, dove ci sono meno spazi quindi è difficile. La Liga è più tecnica. In Premier amo i campi di gioco. Sono campionati diversi e difficili, devi sapere come adattarti e questo dipende anche dall’allenatore con cui lavori".

La Roma è stata eliminata agli ottavi di , come valuti il cammino in Europa?
"Ci siamo qualificati agli ottavi, abbiamo fatto un buon lavoro, ma sono i dettagli a fare la differenza. È su quelli che vieni giudicato. Contro il Porto abbiamo perso ai tempi supplementari, potevamo anche vincere, sarebbero bastati altri cinque minuti. Si è deciso ai dettagli".

In cosa ti senti di dover ancora migliorare?
"In ogni cosa. Non mi pongo limiti e sono uno che vuole sempre migliorare, indipendentemente dall’età. Sono un centrocampista e questa è una posizione nella quale devi essere il più completo possibile. Cerco di migliorare in attacco, in difesa e nel recupero del pallone".

È stata dura riprendersi dopo la vittoria del Mondiale?
"Ho provato a concentrarmi subito sulla nuova stagione ma ci sono stati dei problemi derivanti dal lavoro svolto. Non mi sentivo fisicamente al top, ma non era dovuto alla vittoria della Coppa del mondo. Sono contento di non aver avuto infortuni gravi e di aver giocato molte partite".

Cosa ti rimane di quella vittoria? 
"È sempre un piacere ricordarla, è un successo che rimarrà inciso per tutta la vita, ma bisogna concentrarsi sulla quotidianità della stagione".

Cosa è cambiato nella tua vita di tutti i giorni? 
"Forse la gente in Francia mi riconosce un po’ di più, ma io sono abbastanza discreto e non faccio nulla per espormi".

La stampa in Italia parla di un tuo addio alla fine della stagione…
"Non guardo a queste cose, le persone che mi stanno intorno non mi riferiscono nulla perché sanno che non mi piace. Non ascolto ciò che la gente dice o dove dicono che mi mandano. Per ora sono concentrato sulla Roma, poi vedremo…".

VAI ALL'INTERVISTA ORIGINALE