Interviste AS Roma 09/11/2018 20:10
FAZIO: "Con la Samp dobbiamo vincere e dare un segnale. Abbiamo la squadra per risalire la classifica"
AS ROMA MATCH PROGRAM (F. VIOLA) - Quando è arrivato alla Roma non era ancora "Il comandante". Domenica saranno passati 830 giorni da quel 3 agosto 2016 e ora è per tutti “il comandante”, dentro e fuori dal campo. Quello che poteva essere il soprannome per una buona prestazione fatta è diventato un sinonimo di Federico Fazio. Indicativo è l’hashtag che utilizza sui social, nelle foto con suo figlio, #comandantino. Alla vigilia dell’ultimo appuntamento di questo tour de force prima della pausa per la nazionali, il difensore argentino fa il punto della situazione su quanto di buono fatto e quanto da sistemare: “Dobbiamo migliorare ancora, ma anche guardare con ottimismo le cose positive che abbiamo fatto fino ad ora”.
Partiamo dall’ultima gara di Champions: contro il CSKA è arrivata una vittoria importantissima per la Roma.
“Sì, era una partita difficile ed era importantissimo vincere; avevamo vinto all’Olimpico, ma è stato determinante fare punteggio pieno anche in trasferta. Loro in casa avevano battuto il Real Madrid in una partita sorprendente. Non siamo ancora aritmeticamente qualificati agli ottavi, ma volevamo questi sei punti, per noi, per la squadra e per il girone di Champions”.
Possiamo sbilanciarci?
La qualificazione è un po’ più vicina…
“È stato importante vincere, ma dobbiamo ancora incontrare il Real e il Viktoria Plzen, dove farà freddo a dicembre.
Abbiamo fatto due ottime gare e in questo momento è giusto essere positivi e partire da queste prestazioni per guardare avanti e continuare in questa direzione”.
È una Roma in crescita, ma in realtà con un rendimento a due velocità, altalenante: ottimo in champions e con qualche battuta d’arresto in campionato. Il motivo?
“In Champions stiamo facendo bene, ma in campionato non occupiamo il posto dove dovremmo essere. Abbiamo la squadra per poter esser più in alto in classifica e la cosa più importante ora è affrontare partita dopo partita. Domenica arriva la Sampdoria all’Olimpico, dobbiamo vincere e dare un segnale. Poi pensare agli impegni successivi”.
Cosa manca a questa squadra?
“È il momento di essere positivi e vedere alle cose buone che abbiamo fatto. Con i nostri tifosi domenica dobbiamo vincere e scalare la classifica”.
La scorsa settimana abbiamo intervistato Olsen che ci ha detto di trovarsi bene e si vede anche in campo. Sta cancellando i dubbi con cui era stato accolto al suo arrivo?
“La società credo, come noi compagni, è molto contenta di lui, tutti lo siamo. È arrivato in un paese nuovo, in una lega nuova, si è ambientato e si vede che cresce giorno dopo giorno, partita dopo partita. Siamo tutti molto contenti del rendimento di Robin”.
In generale nell’ultimo periodo è cresciuto il rendimento di tutto il reparto difensivo…
“Ogni anno tutte le squadre sono diverse, lo siamo anche noi. Non voglio dire se siamo migliori o peggiori, ma è stato importante trovare la fiducia partita dopo partita. Ora pensiamo alla Samp”.
Contro la Fiorentina ha segnato Florenzi, con il CSKA Manolas e lei ha segnato al derby: è una difesa di bomber?
“Una squadra forte si vede anche per come sfrutta le palle inattive. Nel calcio di oggi una gara può essere cambiata dal minimo dettaglio, da un episodio. È un aspetto su cui lavoriamo tanto e si vede”.
Domenica arriva la Sampdoria che non è in un gran momento, viene da un pareggio e due sconfitte…
“Ad inizio campionato hanno fatto molto bene, con un allenatore che li fa giocare bene, nella rosa ci sono giocatori forti. Però noi dobbiamo pensare a alla Roma e fare una grande partita”.
Tornerà anche Defrel, che conoscete già.
“Sì Gregoire ha iniziato molto bene il campionato, segnando tanto. Sarà bello ritrovarlo ma la cosa importante è fare tre punti”.
Schick può esplodere?
“Schick ha delle grandi qualità, in allenamento si vede che ha voglia di migliorare, penso che si sbloccherà, è un bravissimo ragazzo e si merita di segnare. Ma fa sempre un gran lavoro per la squadra”.
Quel lontano 3 agosto del 2016 quando ha firmato il primo contratto si sarebbe mai aspettato di diventare il leader di questa squadra?
“No, non me lo potevo immaginare. Mi sono ambientato subito e in poco tempo ho fatto più di 100 partite e penso di poter fare molto di più. Qui sono felice, mi sono sentito benissimo dal primo minuto e voglio ripagare la fiducia che sento sempre di più, in campo”.