Interviste AS Roma 31/03/2017 21:06
PAREDES: "Dobbiamo vincerle tutte"
AS ROMA MATCH PROGRAM (F. VIOLA) - Una settimana di sosta, l’ultima prima del rush finale nel quale la Roma sarà impegnata nella gara di Coppa Italia contro la Lazio e poi le ultime 9 giornate di campionato. Leandro Paredes, con i pochi compagni non impiegati in nazionale, ha sfruttato questi giorni più tranquilli per ricaricare le batterie. “Una buona occasione per stare un po’ di tempo con la mia famiglia e i miei amici. Quando si gioca ogni tre giorni ho poco tempo da passare con i miei figli”, racconta il centrocampista argentino.
La sosta per le nazionali è arrivata al momento giusto per la Roma?
“Sì, secondo me ci voleva proprio. Dopo essere usciti con il Lione, dovevamo assolutamente vincere la partita contro il Sassuolo E poi riposarci un po’ era la cosa migliore per noi”.
A proposito di amici, sembra essere molto legato al gruppo degli argentini, è così?
“Siamo un bel gruppo gli argentini qui a Roma ma anche con tutti gli altri compagni mi trovo bene. Ho un bel rapporto con la squadra, ma certamente il tempo che passo i miei connazionali è di più”.
Questa è l’ultima pausa prima della fine della stagione, cosa si aspetta?
“Mi aspetto il massimo sia personalmente sia per il gruppo. Cercheremo di vincere tutte le partite che mancano per arrivare più in alto possibile”.
All’Olimpico sarà di scena l’Empoli: in toscana ha passato una stagione, come è andata?
“Bene, ho vissuto un anno grandissimo ad Empoli. Un bel gruppo con un bravissimo allenatore. Sono stato benissimo, ringrazio tutta Empoli”.
Cosa si è portato dietro di quella esperienza?
“Tanto. Una città che mi ha voluto bene e mi ha trattato benissimo”.
È rimasto in contatto con qualcuno di loro?
“Si, parlo spesso con molti di loro”.
Il loro attuale allenatore Martusciello ha detto di lei: “Paredes sa far cantare il pallone E vede il gioco come pochi”.
“Il mister ha creduto sin dal primo giorno in me, ho passato una stagione bellissima con lui (era viice di Giampaolo, ndr). Mi ha aiutato tanto, lo ringrazio perché è un ottimo allenatore e un grandissimo uomo”.
Ha anche detto che la vede come centrocampista centrale della nazionale argentina. Ci pensa alla SELECCION?
“Ci penso spesso. E devo dire che mister Martusciello me lo ha detto sin dal principio. Sono tranquillo e cerco di fare il meglio alla Roma. Se farò bene qui avrò le mie opportunità”.
Anche il presidente dell’Empoli Corsi ha recentemente detto “È un calciatore fortissimo e merita di alzare la Champions League, spero lo possa fare nei prossimi anni con la Roma”.
“Lo ringrazio per le belle parole per me. È stato molto bravo con me. Insomma tutti ad Empoli mi hanno aiutato dal presidente ai compagni di squadra”.
Anche Spalletti conosce bene Martusciello che lo ha allenato, cosa vi ha detto dell’Empoli?
“Stiamo preparando al meglio la partita, lavorando duro”.
L’Empoli vive un momento difficile con sei sconfitte alle spalle, quali sono i rischi di una partita di questo tipo contro una squadra cosiddetta piccola?
“I rischi sono tanti, loro potrebbero fare la partita perfetta contro di noi. Il nostro compiti è stare tranquilli e portare a casa il risultato”.
Nella gara di andata il migliore fu Skorupski e finì in pareggio senza gol segnati.
“Speriamo che questa volta non sia così, è importante vincere”.
Il 4 aprile ci sarà il derby di ritorno di coppa Italia, una gara difficile Dove la Roma deve recuperare due reti per arrivare in finale.
“Sì è molto difficile; abbiamo un derby da recuperare con due gol di distacco. Dobbiamo fare due gol per metterci in partita. Però dobbiamo stare tranquilli e prima pensare all’Empoli, che è una gara molto importante”.
Una gara simile a quella contro il Lione, cosa dovrà fare di diverso la Roma?
“Dobbiamo entrare in campo come abbiamo fatto con i francesi in casa. A mio parere abbiamo fatto una grandissima partita purtroppo però siamo usciti, la colpa credo sia un po’ per sfortuna. Però se giochiamo come abbiamo fatto in Europa League sicuramente porteremo il risultato a casa”.
Cosa è mancato in generale nel doppio confronto contro il Lione?
“Abbiamo dato tempo al Lione, gli abbiamo regalato la seconda frazione di gioco. Se avessimo giocato come il primo tempo o come la gara di ritorno il risultato finale sarebbe stato diverso”.
Nella gara di ritorno c’era l’Olimpico pieno, quanto conta il supporto del pubblico?
“Per noi è molto importante quando i tifosi sono dietro di noi. Dagli spalti ci danno tanta forza, spero che continui ad essere così anche nelle ultime partite della stagione”.
Nella gara contro il Sassuolo avete giocato in modo un po’ diverso con lei regista e due intermedi, Nainggolan e Strootman. Cosa cambia quando invece gioca con due centrocampisti?
“Mi trovo bene lo stesso, non cambia tanto. Sicuramente devo stare più vicino alla difesa quando giochiamo a tre perché gli altri due possono andare più alti”.
In cosa pensa di dover ancora migliorare?
“Devo migliorare ancora tantissimo in tutti gli aspetti. Cerco di fare quello che mi viene chiesto in allenamento e credo che se continuerò ad impegnarmi possa aver ampi margini di miglioramento”.
Qualche cosa che le chiede Spalletti nello specifico?
“Sicuramente mi chiede di migliorare nella fase difensiva, di stare vicino alla difesa e non lasciare tanti buchi come capita giocando in due. Io cerco di fare quello che mi chiede il tecnico e allenarmi ogni giorno secondo le sue indicazioni”.
Un aspetto in cui è già molto migliorato sono le conclusioni da fuori. Contro Torino e Sassuolo ha segnato due grandi gol, forse dovrebbe provarci di più?
“Si, magari ma non mi capita così frequentemente di trovarmi davanti alla porta. Magari succedesse tre o quattro volte ogni gara, ma quando mi capita cerco di approfittarne”.
L’Ultimo periodo forse è stato un po’ complicato: cosa non deve fare la Roma e cosa invece si deve portare dietro di questo periodo difficile?
“Dobbiamo cercare di fare le nostre partite, continuare a fare il nostro gioco come sappiamo. Se facciamo il nostro gioco e diamo tutti il massimo porteremo risultati a casa. Poi certamente non dobbiamo più ripetere quello che è successo nel secondo nel secondo tempo a Lione…”.