Interviste AS Roma 10/11/2016 00:52

SZCZESNY: "La Juve è la favorita per lo scudetto, ma noi possiamo detronizzarla. Alisson? E' una grande persona, oltre che un grande portiere"

szczesny spalle

LACZYNASPILKA.PL - Il  della Roma ha rilasciato un'intervista al portale web ufficiale della nazionale polacca, soffermandosi sull'attuale stagione dei giallorossi e sul dualismo con l'altro estremo romanista . Queste le parole del numero 1 polacco.

Funziona il sistema secondo cui sei titolare in Serie A e riserva in Europa League?
"Mi piace, molto".

Ti piace guardare i match di Europa League?
"Mi fa piacere che stiamo andando bene, siamo primi nel girone, e dopo la vittoria per 4-2 contro l'Austria Vienna ci manca poco per qualificarci alla fase a eliminazione diretta. Non ho ancora esordito in Europa League, non so di cosa sappia dalla prospettiva di un giocatore".

Le gerarchie sono decise, con te numero 1 e 12?
"Io gioco in Serie A, Ali in Europa League, sono felice anche se so che nel calcio tutto può cambiare all'improvviso"

In allenamento c'è competizione?
"Sana. è una grande persona, molto modesto e, soprattutto, un grande , se è il primo del Brasile".

Il primo della Roma è nazionale polacco, il secondo è quello del Brasile.
"Penso che la Roma ha due portieri forti e li usa nelle varie competizioni. Diamo sempre di più in allenamento".

può imparare qualcosa da te e te da lui?
"Ali è più giovane di me solo di due anni. Non sono un così d'esperienza, ma posso insegnargli qualcosa. Ho anche un ego abbastanza grande per poter dire che che voglio imparare a lui. La competizione ci aiuterà a migliorare le nostre abilità, non è un cliché".

Sei migliorato a Roma?
"Sicuramente sì, mi sento al meglio fisicamente. Di certo non sto sprecando tempo qui".

Le differenze nel difendere in Inghilterra e in Italia?
"Oh cavolo, potremmo parlarne per ore! Abbiamo poco tempo e le differenze sono molto grandi. La questione più importante è la preparazione tattica, difensiva e offensiva".

parla molto coi giocatori?
"Non deve spiegare nulla, l'allenatore sta lì per prendere decisioni. Mantiene la disciplina, ma non c'è problema a stabilire contatto coi giocatori. È bello lavorare con lui".

Quali sono gli obiettivi della Roma in questa stagione?
"Scudetto, Europa League, Coppa Italia. La Roma ha ambizione e tradizione, così come un'ottima squadra".

Non pensi che la possa uccidere la competizione?
"È la favorita, ma la Roma è tra le squadre che possono detronizzarla".

Probabilmente non avreste dovuto perdere punti in modo stupido...
"Il massimo sarebbe stato non perderne proprio. In Serie A tutti perdono punti, anche la . Non penso che la sia tanto meglio della Roma".

Buffon è un così speciale come si dice e si scrive?
"È unico. Indipendentemente da chi gli sta davanti, è sempre concentrato e non perde motivazione per ottenere successi con la e la nazionale. Per me non è solo un'icona del calcio italiano, ma un fenomeno mondiale, uno dei migliori calciatori della storia".

Sull'Europa League.
"L'approccio a questa competizione è esemplare. L'eliminazione col Porto è stata dolorosa, ma la vita va avanti. Siamo dove siamo e abbiamo buone possibilità di andare più avanti possibile. Dobbiamo approcciarla professionalmente e l'Europa League, più vai avanti e più diventa interessante, più attraente. Non nego che la Roma ha appetito di un grande successo in Europa League".

Puoi fare shopping a Roma?
"I fan mi riconoscono, poso per fotografie, firmo autografi. Non ho problemi, è il fascino di essere un grande giocatore in un grande club".

E non ti manca l'atmosfera degli stadi inglesi?
"Il calcio in Inghilterra e in Italia ha il suo fascino. In entrambi i paesi, l'atmosfera allo stadio è fantastica, ma sicuramente differente. Non ci penso, faccio il mio lavoro".

Come ti senti a essere il numero 12 in nazionale?
"Non mi sento il numero 12, vengo sempre al campo per lottare per un posto in porta. Mille volte ho risposto a domande simili. In nazionale credo che il mio posto dovrebbe essere in porta, una sana rivalità è un fattore positivo e l'interesse più importante è quello della squadra".

Vinceremo con la Romania?
"Lo spero, vinceremo. Sicuramente daremo tutto".