ROMA RADIO - Kevin Strootman, centrocampista della Roma tornato titolare nella partita contro il Genoa dopo due anni di assenza per infortunio, è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica ufficiale della Roma. Queste le sue parole:

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Come hai vissuto il giorno prima del rientro?

E' stato un giorno lungo, la notte prima non ho dormito bene, pensavo a tante cose era tanto che non giocavo. MI sentivo un po' nervoso, anche in campo ma poi volevo giocare e vincere la partita.

Ti aspettavi subito un bel calcio per togliere la paura?

No ma anche in allenamento le prime settimane nessuno è entrato forte e io dicevo che dovevano entrare forte perchè dovevo prepararmi per giocare.

Come hai visto la Roma in campo?

Il primo tempo abbiamo creato tanto, anche dopo il 2-1, abbiamo giocato subito, volevamo vincere e fare il secondo e il terzo gol. Una bella partita per noi e per i tifosi, abbiamo vinto e questo è molto importante.

Con te la squadra aumenta in carattere...

Me lo dicono molti ma io voglio vincere come tutti i giocatori, forse faccio qualcosa di più per vincere, gli altri parlano con i piedi io forse do segnali in altri modi. Io faccio il mio lavoro e voglio vincere.

Come vi avvicinate a Roma-Chievo e Torino-Napoli?

Il nostro obiettivo è vincere le prossime due partite, con il Chievo non sarà facile ora tutte le squadra vogliono vincere. Ma noi dobbiamo prendere i tre punti e poi vedere il Napoli.

Il prossimo anno?

Voglio fare tutto con la squadra, essere pronto dall'inizio, ma ora dobbiamo concentrarci su queste due partite.

Metteresti la firma per arrivare a 40 anni come Totti?

Si, è incredibile. Le ultime partite è stato importante, è difficile, è il nostro capitano. Lui entra in campo e cambia la partita. Sempre un piacere giocare con lui.

Spalletti?

Ha cambiato qualcosa a Roma, ha fatto bene.

I tifosi?

Sono incredibili, penso a tanti club e un giocatore che non gioca per due anni di solito non è amato. Qui mi hanno sostenuto sempre e io voglio dare qualcosa indietro. Voglio ringraziare tutti, ma lo voglio fare in campo non a parole.