Interviste AS Roma 03/04/2016 00:45
KEITA: "Giocare con la Roma è un orgoglio immenso. Garcia? Se è finita male è colpa di noi giocatori"
ROMA TV - Il centrocampista della Roma Seydou Keita è il protagonista della nuova puntata di 'Slideshow', programma del canale tematico giallorosso.
"Il bacio alla maglia? Ho baciato il simbolo del club, sono cose che fai spontaneamente, senza calcoli. Ho giocato molti derby ma a Roma è complicata tutta la settimana che lo precede".
In Francia, partita derby tra Lens e Lille.
"I derby del nord sono molto tesi, i tifosi aspettano questa partita per tutto l'anno. La città si gioca la supremazia, sono gare importanti per il club, per i giocatori e per i tifosi".
Un altro derby, quello tra Sevilla e Betis.
"Questo è in trasferta, sono gare incredibili. Quando le guardi, da una parte vedi i tifosi vestiti di biancorosso e dall'altra di verde, raramente ho visto una cosa simile, una cosa inaudita. Il calcio rappresenta la vita per loro. Quando sono stato a Siviglia non ho mai perso il derby, forse li abbiamo vinti tutti. Tranne al Lens, ho sempre avuto la fortuna di vincere i derby. Qui ci sono Kanoute, Luis Fabiano, Dani Alves, poi sono andato a Barcellona con Dani Alves".
Con Laporta.
"Il giorno della firma del contratto col Barcellona. È un gran signore, era la realizzazione di un sogno. Ero partoto da Lens e poco dopo sono arrivato lì, ho bruciato le tappe ma sono contento, sono i frutti del mio lavoro. Era una conquista per me e per la famiglia, ma anche per il Mali e per l'Africa, è una cosa che capita una volta sola nella vita, ne vado fiero. Ero orgoglioso, quando giochi in una grande squadra come il Barcellona è così, ma non è stato il giorno più bello della ma vita".
Il Clasico
Questa è una grande rivalità. Il mondo intero guarda questi derby I tifosi aspettano queste partite come tutto il mondo del calcio. Sono partite che riempiono di gioia, almeno quelle che ho giocato. Forse ne ho perso solo uno di Clasico. Ho avuto la fortuna di vincere quasi sempre contro il Real. Queste partite sono sempr emolto tese, durante la settimana che precede queste partite si parla solo di quella partita. La pressione è maggiore e i migliori giocatori del mondo sono riuniti sullo stesso campo.
Messi-Cristiano Ronaldo
Li rispetto molto, fanno la mia stessa professione e fanno cose inimmaginabili. Conosco bene Messi, ci ho giocato 4 anni. Con Cristiano non ho mai giocato ma lo rispetto molto. Non posso scegliere uno di loro due perché per me sono entrambi dei fenomeni che rispetto. La rivalità è fra loro due anche se non c'è nessuna necessità di proclamarli rivali. Sono i migliori da 5-6, quando vince uno il pallone d'oro, l'altro è secondo e viceversa.
Mourinho-Guardiola
Non potrei considerarla un'altra rivalità. Sono stato con Pep 4 anni, Mourinho non lo conosco ma merita grande rispetto, e uno dei migliori allenatori al mondo e non sono io a dirlo, tutti la pensano così. Due grandi allenatori che hanno già vinto tutto in carriera. Da Pep ho imparato molto, con lui diventa tutto più facile e la testa è importante per giocare nelle sue squadre.
Una sua esultanza con la maglia del Barcellona
Non mi ricordo la partita, anche se avrò segnato 6 reti con il Barcellona in quella stagione. Molti dicono che è facile segnare con il Barcellona e in parte è anche vero. Stavo ringraziando Dio per aver segnato.
Con la nazionale
Questo è orgoglio vero per me. Puoi giocare in Europa, ma difendere i colori della propria nazione è un onore enorme, non è nemmeno facile da spiegare perché si tratta di un orgoglio enorme rappresentare il tuo paese, la tua famiglia, i tuoi amici. Contrariamente a quello che accade in Europa, qui c'è una pressione incredibile per il solo fatto che non stai giocando solo per te stesso ma anch eper i tuoi genitori, la tua famiglia, i tuoi amici: si tratta di orgoglio vero. Il mio popolo mi ha dato tanto e continua a darmi tanto, quindi è una grande gioia
Maglia per Nelson Mandela
Ho firmato questa maglia per lui quando era ancora vivo. E' molto importante per gli africani e per tutto il mondo, tutte le persone che si sono ispirati a lui. E' stato un esempio che per quanto mi riguarda posso considerare migliore di me. Sono pochi quelli che hanno un comportamento simile al suo. Non l'ho conosciuto ma è stato un uomo straordinario
La presentazione con la Roma
Un giorno di grande felicità, era dopo il mio ritorno dalla Cina. Ho giocato per sei masi a Valencia e sono stati mesi bellissimi. Non è stato facile per me venire a giocare alla Roma perciò alla fine anche giocare alla Roma è un orgoglio immenso. Quel giorno ero molto contento di me stesso, quando stavo in Cina la gente diceva che ero finito eppure sono riuscito ad arrivare qui ed era il mio secondo anno. Ero fiero di me stesso e giocare per questa squadra. Tra l'altro per un calciatore straniero le squadre italiane sono l'inter, il Milan, la Juventus e la Roma. Poterci giocare mi rendeva molto fiero. Sono felice di continuare a difendere i colori di questa squadra
Rudi Garcia
L'ho conosciuto qui alla Roma. Abbiamo stabilito subito un ottimo rapporto, lui conosce molto bene il calcio. Mi ha dato molto e ha dato molto anche alla Roma. Arrivare secondi due volte di fila non è stato facile, anche se il nostro obiettivo e anche il suo era arrivare primi. In un campionato con tante squadre forti non era male, anzi è stato un ottimo risultato. Lo rispetto molto, se è finita male è colpa nostra, di noi giocatori. Il risultato ottenuto da una squadra dipende sempre dai calciatori. E' un uomo per cui ho molto rispetto
Juventus-Roma
Questa è la nostra rivalità, quella partita fu molto complicata, la Roma meritava il pareggio o magari anche di vincere. Alla fine abbiamo perso ed è stata una sconfitta strana. Giocammo molto bene ma perdemmo. La società e i tifosi comunque erano stati fieri di quello che abbiamo fatto in campo, per coma abbiamo lottato per la maglia della Roma in una partita con episodi controversi. Avevamo appena giocato contro il City e avevamo giocato bene, in una partita molto intensa. In questa foto in cui protestiamo con l'arbitro si vede che eravamo molto uniti, anche se è sempre difficile giocare quando si perde stavamo giocando bene.
Prima rete con la Roma
Questa è la mia prima rete ufficiale con la Roma. Ero molto contento e ho baciato lo stemma della squadra sulla maglia. Sono gesti spontanei, quando ti senti bene in un posto sono cose che fai con spontaneità e naturalezza. Dietro c'è Daniele ed era contento per me, infatti sorride. Tengo foto come queste sul mio cellulare, è stato un sollievo quel gol
Con Totti
Qui è con Checco, ci rispettiamo moltissimo. Prima di venire a giocare qui per me Francesco era una persona che ha giocato più di 20 anni nello stesso club. Per un giocatore come me che ha giocato in tante squadre è qualcosa di bello e difficile. Riuscire a farsi adottare e amari di tutti bisogna essere forti. La sua preparazione ogni anno non cambia. Non è evidente, ma gioca ancora a 39 anni. Io sono molto più giovane di lui e mi chiedo come faccia ad essere ancora in campo. Bisogna essere veramente professionale. Abbiamo un grande rapporto, nutriamo molto rispetto reciproco. Lui è una persona estremamente umile e non si è mai montato la testa. Tutto quello che ha fatto per la squadra parla per lui, la sua umiltà è una cosa che adoro, rispetto sempre e ascolto le persone umili. Per tutto questo abbiamo un ottimo rapporto. Inoltre è una persona onesta e posata. E' una cosa davvero meravigliosa, straordinaria, il fatto di non aver mai cambiato maglia. Nessuno lo dimenticherà mai.
De Rossi cede la fascia di capitano a Keita
Qui mi pare che Daniele si infortunò e mi diede la fascia da capitano. Per me rappresenta il rispetto la fascia, il rispetto incondizionato. Quando uno si comporta bene dentro e fuori il campo si merita il rispetto e questa è una conseguenza. E' la dimostrazione che qui mi sono meritato il rispetto dei compagni, del club, dei tifosi. Sono stato estremamente contento di indossare quella fascia. Un giorno dirò ai miei figli che ho giocato con diversi club e con ciascuno di questi, almeno una volta, ne ho indossato la fascia. Però non capita a tutti di indossare quella della Roma, nonostante sia qui da solo due anni. Daniele e Francesco hanno reso questo momento uno di quelli che ricorderò anche quando smetterò di giocare.
L'ultimo derby contro la Lazio
Questo è il derby dell'anno corso . Ne ho giocati molti di derby ma qui il derby è una settimana complicata è una settimana difficile ricca di tensione in scui ci si gioca la supremazia della città. E' un grande motivo di orgoglio, tutti i giocatori della squadra nella settimana del derby sono sotto pressione, perché tutti vogliono vincerlo a tutti i costi, anche noi stranieri quando veniamo qui, pur non avendo gli stessi stimoli dei romani, lo capiamo dall'approccio a questa settimana che è davvero straordinario. Quando abbiamo vinto questa partita eravamo felicissimi come i tifosi. Dopo il derby rilasci un bel po' di tensione perché ti senti bene e hai vinto, sei fiero di te perché in città sono tutti orgogliosi di te. Sono un professionista, so che ogni partita è importante ma quando si tratta di derby è come se in palio ci fossero più di 3 punti in palio. Qui provavo una gioia immensa, lo vedete dai sorrisi dei miei compagni, si vedono i denti di tutti (ride, ndr), non è una gioia da poco. Io, quando giocavo nel Barcellona, nel Siviglia, nel Lens sono sempre entrato in campo per far bene perché è il mio onere professionale, e odio quando non gioco bene e non riesco a dare il massimo. In tutte le partite, e non solo i derby, sono sotto pressione perché provo sempre a dare il massimo, le preparo tutte nello stesso modo. Quando vuoi fare troppo giochi male, magari ti stanchi troppo in una partita e la successiva giochi male. Bisogna sempre dare il massimo ma essere concentrati su ogni partita. Ho sempre dato il massimo in carriera in ogni squadra e se Dio vuole domenica entrerò in campo e darò il massimo. Se lo farò, la gente me ne sarà riconoscente.
L'infortunio
Ho dovuto giocare anche con le infiltrazioni, questo giorno non potevo giocare ma ero contento perché stavo con i miei figli. Per me la famiglia viene prima di tutto, è molto importante. Farò il massimo per la mia famiglia perché è tutto quello che ho.
Con Spalletti
Abbiamo un rapporto di rispetto, di grande rispetto. Quando è arrivato il primo giorno e abbiamo parlato ho scoperto che anche lui rispetta le persone che si presentano ogni giorno e lavorano, che non perdono tempo che rispettono il club e la maglia della Roma. E' molto esigente, ma molto riconsocente con le persone che si impegnano, ho un ottimo rapporto con lui, di rispetto reciproco.