Interviste AS Roma 26/03/2016 03:34
PEROTTI: "Vorrei giocare al fianco di Totti. Spero che Sabatini resti"
Diego Perotti, attaccante della Roma, ha rilasciato un'intervista nel corso del 'Media Day' che si è tenuto oggi a Trigoria. Queste le sue dichiarazioni:
Il tuo arrivo a Roma era dato per fatto a dicembre, poi ci sono stati alcuni intoppi e sei arrivato a fine gennaio. La trattativa ha rischiato di saltare?
Non lo so, io in quel momento pensavo solo al Genoa. Sapevo che la Roma mi stava cercando ma finché non c’è stato nulla di concreto sono rimasto tranquillo. La trattativa si è chiusa l’ultimo giorno di mercato ma non ho mai sofferto per questo. Sarebbe stata una mancanza di rispetto nei confronti del Genoa.
Lo spogliatoio giallorosso come ha reagito alla notizia dell'addio di Sabatini?
Spero che resti, ha fatto un bel lavoro alla Roma. Non lo dico solo perché mi ha portato qui, ha lavorato sempre molto bene e spero che resti. Se dovesse davvero decidere di andarsene, gli auguro il meglio come glielo augura tutta la squadra.
Quando sei arrivato a Roma pensavi che avresti fatto coppia con Totti più spesso?
Quando arrivi in una squadra come questa, che ha una leggenda come lui credo che sia normale voler giocarci insieme e cercare di imparare il più possibile. E’ l’emblema di questa squadra e m piacerebbe tantissimo giocare al suo fianco.
Credi che continuerà a giocare?
Vedo che si allena, credo che se lui vuole continuare a giocare può farlo, ha le capacità per farlo. Quando hai i piedi come lui non c’è bisogno di correre o fare altre cose, lui è un giocatore unico, di giocatori così ne esce uno ogni mille. Penso che Francesco possa continuare a giocare.
In molti ti paragonano a Totti per come giochi nel modulo di Spalletti, trovi anche tu delle somiglianze?
E’ una mancanza di rispetto per un giocatore che ha fatto più di 300 gol nella sua carriera. Io cerco di fare il meglio, ma non c’è paragone tra me e Francesco.
A marzo hai conosciuto il presidente Pallotta. Che impressione hai avuto?
Mi sembra un uomo tranquillo, non è il solito presidente. E’ una persona semplice, che riesce a esprimere la propria vicinanza ai giocatori.
(romanews.eu)
Quali differenze hai notato tra la Liga e la Serie A? Pensi che il campionato possa tornare ai livelli degli anni ’80 e ’90?
Non so se c’è tanta differenza, il calcio Italiano è molto più tattico e più fisico, può essere che è come dici, ma non penso che il calcio spagnolo sia il migliore al mondo, secondo me in Inghilterra si gioca il miglior calcio e poi si sta lavorando per far tornare il calcio Italiano in alto, con la Juventus che lo scorso anno è arrivata in finale e quest’anno ha giocato bene contro il Bayer Monaco e noi che siamo arrivati a giocare contro il Real Madrid, penso che le squadre Italiane stiano tornando ad essere come quelle ti qualche anno fa
Non le pesa il fatto di aver firmato il contratto con la Roma a gennaio ed aver conosciuto il presidente Pallotta solo qualche settimana fa? Non ritiene che la lontananza del presidente sia un problema?
No, perché io non gioco per il presidente, non devo averlo vicino per fare bene il mio lavoro, io faccio quello che mi piace fare, quello che volevo fare fin da piccolo. Mi alleno con gli allenatori, con i miei compagni quindi non penso che avere il presidente vicino o lontano sia un problema.
Infrangere il tabù dell' omosessualità è in genere difficile, nel mondo del calcio sembra essere un'impresa impossibile. È davvero così o il calcio italiano secondo te è pronto a rompere il muro del silenzio?
No, non so perché ma nella società questo argomento sia ancora tabù, come se fosse qualcosa di strano: siamo nel 2016 e credo che tutto quello che si fa con amore sarà più importante è più bello di tante cose, penso che dovremmo avere più testa e lasciare alle persone di fare la loro scelta di scegliere con chi vogliono vivere e formare una famiglia e dobbiamo lasciare tutto tranquillo.
Spalletti l'ha sempre schierata in posizione centrale da “falso nueve” o da trequartista dietro Dzeko. Pensa che questo potrà esser ilsuo ruolo in futuro o preferirebbe giocare esterno sinistro?
No no, tutti e due i ruoli mi piacciano, certo quando non gioca Edin (Dzeko, ndr) devo correre di più perché devo andare a fare il centrale e qualche volta la mezzala quindi quella è l’unica differenza, ma mi piace giocare con i grandi giocatori. Ed Edin è uno di quelli. Ho giocato tante volte esterno sinistro e mi viene più naturale, il ruolo che sto facendo adesso l’ho fatto a Genova un anno fa. Però mi sento bene e mi piace anche se, devo dire la verità, ho giocato a sinistra per tutta la mia carriera e in quella posizione mi ci trovo molto bene.
(insideroma.com)