Interviste AS Roma 14/11/2015 22:00
DE SANCTIS: "Vogliamo che la gente torni allo stadio. Rinnovo? Non abbiamo fretta, posso dare ancora tanto. Strage a Parigi? Notte terribile"
Morgan De Sanctis, portiere della Roma, è stato avvicinato dai cronisti durante il TedX Youth in corso all'Auditorium Parco Della Musica per rilasciare qualche dichiarazione riguardo alla strage di Parigi di ieri notte: "È stata una notte terribile per tutti quanti, sicuramente per chi è stato coinvolto direttamente, ma anche per quelli che da casa si sono resi conto di quanto stava accadendo". Uno degli attentati è stato commesso all'esterno dello stadio dove era in corso l'amichevole tra Francia e Germania. Dentro l'impianto erano presenti Garcia, Digne e Ruediger: "Se li ho sentiti? Noi siamo perennemente in contatto attraverso un gruppo squadra e il nostro team manager (Manolo Zubiria, ndr) ci ha informato che le persone della Roma che erano a Parigi stavano tutte bene. Non c'era soltanto Garcia, ma anche Digne e Ruediger". "Ho sentito spesso dire in queste ore che non ci sono aggettivi per descrivere quanto accaduto e sono d'accordo - aggiunge -. D'altronde chi può rimanere indifferente rispetto a delle cose che ci coinvolgeranno tutti per il resto della nostra vita?".
Tornando alle questioni legate al campo, De Sanctis ha detto la sua su Szczesny che non ha mai nascosto il desiderio di tornare a giocare all'Arsenal: "Lui è stato onesto sotto tutti i punti di vista, avrebbe potuto dire altre cose ma è stato onesto: è un giocatore dell'Arsenal, sta bene a Roma e ha detto tutto quello che doveva dire. Diamogli fiducia a prescindere da quelli che saranno gli eventi futuri che potrebbero non dipendere dagli interpreti"
Proprio il portiere polacco, al momento, lo ha superato nelle gerarchie di Garcia: "Negli ultimi tempi ho sempre giocato ma nella mia carriera ho fatto anche il secondo o il terzo portiere. Con un po' di presunzione dico che per coerenza sia giusto comportarsi come sto facendo, perché è giusto che un professionista si comporti così. Bisogna essere coerenti e non cambiare il proprio atteggiamento in base a quanto si gioca. Vorrei che questo venisse apprezzato e credo che già venga apprezzato, in quanto penso solo all'interesse del collettivo"
(ansa)
Il portiere giallorosso, poi ha parlato anche della questione tifo e curve: "Bisogna distinguere tra i tifosi, che sono la maggior parte, e altri che non so come definire. Non si deve generalizzare, perché non è corretto. Rispetto all'episodio dello scorso anno la federazione ha fatto un intervento forte. Per quello che riguarda l'affetto, noi vogliamo che la gente torni allo stadio. Io non ci sono mai stato da tifoso, o comunque mai nell'ultimo periodo, quindi considero sacrosante certe rivendicazioni. Ma devono capire che per noi è fondamentale che siano al nostro fianco. Tornino e si comportino nella maniera giusta. Si accorgeranno che le istituzioni accetteranno di rivedere certe posizioni in nome della normalità".
Riguardo al suo futuro, invece: "Con un pizzico di presunzione dico che posso ancora dare tanto, perché mi sento bene. Il mio ruolo adesso è fare il professionista, anche se quasi sempre in carriera mi è capitato di giocare titolare. E continuerò perché è giusto così, è troppo comodo cambiare atteggiamento a seconda che si giochi o meno, nessuno scrive sui contratti che sei primo, secondo o terzo portiere. La mia priorità resta la Roma, la squadra della città dove ho deciso di vivere a fine carriera. Ma non c'è un appuntamento fissato con i dirigenti per parlare di rinnovo. Potrebbe essere a dicembre o anche dopo, non abbiamo fretta".
(corrieredellosport.it)