Interviste AS Roma 30/10/2014 19:08

MIA HAMM: "Un onore essere stata eletta nel CDA della Roma, la squadra della città"

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ROMA RADIO - Ha parlato ai microfoni dell'emittente radiofonica ufficiale dell'As Roma Mia Hamm, ex calciatrice e nuovo membro del CdA della società giallorossa. Ecco le sue parole:

Perché ha deciso di entrare nel cda della Roma?
Quando la gente parla di un club di caratura mondiale si riferisca anche alla Roma. Per me è un onore, un privilegio farne parte. Può essere un modo per far crescere il calcio negli Stati Uniti.

Come è stata contattata dalla Roma?
Ho ricevuto una mail dal presidente Pallotta. Poi mi ha chiamata, mio marito lo conosce perché giocava a baseball a livello professionistico a Boston. Quando ci ha invitato ci ha parlato del cambiamento che sta facendo qui: quando mi parlava della Roma e dei prossimi passi mi ha chiesto di entrare nel cda. Sono rimasta colpita e sorpresa per questa opportunità.

Cosa rappresenta per lei questa opportunità?
Penso che questo sport, il calcio, sia globale, ha una storia nel mio paese. Non è uguale a quanto accade in Italia, ma sono contenta perché Pallotta inserendo personalità così uniche nel loro genere, pensa di poter far crescere il calcio negli Stati Uniti.

Quale sarà il suo ruolo?
Come qualunque membro voterò decisioni che riguardano il club ma ancora bisogna definire bene come potrò inserirmi in questo gruppo. Vedendo la lista dei membri ci sono varie diversità in tutti i settori. Conoscendo Pallotta sfrutterà le abilità di ogni membro, io ho un nome importante negli Stati Uniti e potrò raccontare i valori e gli obiettivi del club qui. Sono molto contenta di questa opportunità.

Ha già visitato Roma?
Sì, ci sono stata diverse volte.

Quante cose conosce della squadra Roma?
I miei genitori vivevano a Roma quando facevo l'Università. Venivo diverse volte l'anno, seguivo le partite della squadra in TV. Quando cammini per Roma capisci che la Roma è la squadra della à. Sono passati venti anni e ora ho questa opportunità per servire il club e provare a renderlo il migliore del mondo.

Era già tifosa del club prima di essere eletta membro?
Assolutamente.

Tontenta di tornare a Roma?
Come no, c'è una storia incredibile. Ho tanti bei ricordi con i miei genitori, hanno ancora tanti amici qui. Venni per il mondiale nel '90 e non vedo l'ora di tornare, e provare a dare il mio contributo nel miglior modo possibile.

Conosce ?
So benissimo chi è ma non ci siamo mai conosciuti. Lo ammiro infinitamente.

Il calcio femminile in Italia?
C'è un grande potenziale di crescita, in primis per la storia e la passione nei confronti del calcio. Negli States non era tradizionalmente uno sport maschile. Conosco la forza e la fiducia in me stessa, rivedo questo in tante ragazze negli Stati Uniti: questo sport conferisce tanta fiducia in se stessi.

Ricordi, miglior momento?
Avevo quattro anni, non ero grande abbastanza per giocare a calcio. Ma ricordo che seguivo gli allenamenti dei miei fratelli più grandi sperando che mio padre mi autorizzasse ad entrare in campo. Non vedevo l'ora mi dicesse: "Ok Mia, adesso puoi giocare". Il momento che più ricordo è stato il Mondiale nel '99 negli Stati Uniti: il progetto prevedeva di giocare in stadi piccoli. La nostra leader Marla Messing, decise di farci giocare negli stadi più grande del paese. Era un onore vedere 70.000 persone negli stadi per assistere alle nostre partite.

Speriamo di vederla presto qui a Roma
Non vedo l'ora di tornare, sono molto onorata per essere stata scelta. Farò il mio meglio per questo club.